Il Senato approva il Codice appalti

Il Senato ha approvato in via definitiva il testo che consegna al governo il compito di riformare gli appalti, sulla base di ben 72 criteri direttivi. I tempi per il recepimento delle nuove direttive europee (da importare nel nostro ordinamento entro il 18 aprile 2016), sono molto stretti e il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha confermato di voler completare in un colpo solo tanto il recepimento delle direttive Ue (23, 24 e 25/2014 su concessioni, appalti e settori esclusi) tanto il riordino dell'intera normativa sui contratti pubblici. «Con l'approvazione del codice - ha detto in Parlamento il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio - si apre una stagione nuova per l'economia e il Paese. Aumentiamo la credibilità anche nei confronti degli investitori internazionali». Mentre Stefano Esposito, il senatore Pd che ha guidato il lavoro al Senato, «questa legge cambierà radicalmente il mercato degli appalti. Si tratta di una delle riforme più importanti per il paese». Questi i contenuti principali, alcuni dei quali subito in vigore:

  • drastica riduzione delle norme, certezza del diritto e semplificazione dei procedimenti;
  • rafforzamento delle funzioni dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) nell’ambito del settore degli appalti;
  • rafforzamento delle funzioni di organizzazione, di gestione e di controllo della stazione appaltante e introduzione di un sistema, gestito dall’ANAC, di qualificazione delle stazioni appaltanti;
  • centralizzazione delle committenze e riduzione del numero delle stazioni appaltanti;
  • revisione e miglioramento dell’efficienza delle procedure di appalto utilizzabili da CONSIP;
  • istituzione di un elenco, a cura dell’ANAC, di un elenco di enti aggiudicatori di affidamenti ‘in house’;
  • procedure non derogabili riguardanti gli appalti pubblici e i contratti di concessione e il divieto di affidamento di contratti attraverso procedure derogatorie, tranne per urgenze di protezione civile;
  • riduzione degli oneri documentali ed economici a carico dei soggetti partecipanti alle gare;
  • criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV) per l’aggiudicazione degli appalti pubblici e delle concessioni misurata sul miglio rapporto qualità-prezzo.
TESTO DELLA DELEGA

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