Sono i punti programmatici del nuovo presidente, che intende conferire all’Associazione un respiro internazionale
Bruno Ferrarese è il nuovo presidente AfidampFAB, per il biennio 2016/2017. È stato eletto all’unanimità dal rinnovato Consiglio Direttivo (vedi Box), sulla base di un programma ambizioso, che ha subito avviato, non appena diventato operativo a tutti gli effetti. Lo abbiamo incontrato per capire, appunto, quale sarà il nuovo corso di AfidampFab e quali gli obiettivi che si propone di conseguire. «L’associazione è molto attiva – ha voluto precisare il nuovo presidente -. Negli ultimi anni, grazie all’ottimo lavoro svolto da chi mi ha preceduto e attuato dallo staff interno, di grande competenza e professionalità, AfidampFab si è andata via via affermando come punto di riferimento per tutta la filiera del cleaning: sono stati attivati tavoli di lavoro molto interessanti, le istituzioni ci considerano interlocutori da cui non si può prescindere, abbiamo portato il nostro contributo per valorizzare il mondo del cleaning e diffondere una cultura che non è mai stata scontata. I Cam, la scuola, il nuovo codice degli appalti, il Forum Pulire eccetera: sono tutti ambiti in cui il ruolo di Afidamp è stato determinante. Ma il ruolo principale di AfidampFAB, da statuto, è quello di creare le condizioni per ampliare il business dei nostri associati. Ed è in quella direzione che ci muoveremo in questo biennio». Cambierà, pertanto, il ruolo di AfidampFAB? «No, assolutamente. Tutto quello che finora è stato attivato continuerà a vivere e a essere perfezionato. A tutto questo, però, vanno aggiunti ulteriori obiettivi, che devono avere come scopo prioritario quello di espandere il business degli associati. E su questo punteremo, attraverso un programma preciso, che si sviluppa lungo tre direttrici». Ce le può illustrare? «Come è noto a tutti AfidampFAB, attraverso AfidampServizi, realizza la fiera Pulire, che nel corso degli anni si è posta come diretta “concorrente” di Issa Interclean, raggiungendo risultati di tutto rispetto e acquisendo una internazionalità molto importante. Ma ora dobbiamo renderla ancora più internazionale, aprendo la manifestazione a nuovi mercati, finora non considerati con particolare attenzione, ma che sono pronti ad adottare, per quanto riguarda il cleaning, sistemi e tecnologie moderne. Sono i nuovi paesi in via di sviluppo, con grandi potenzialità tutte da verificare, ma sulla carta interessanti, che per le nostre aziende si possono tradurre in opportunità. Vale la pena di affacciarsi in quelle realtà». Quali sono questi nuovi mercati emergenti? «Per esempio quelli africani. Parlo di paesi come l’Etiopia, che ha un interessante tasso di crescita, oltre il 7%, così come il Ghana, il Camerun, Il Senegal, la Costa d’Avorio, il Marocco. E parlo dei paesi di religione sciita, come l’Iran, o dei paesi turcofoni, come il Kazakistan, l’Ubzekistan, il Turkmenistan, il Tagikistan: tutti paesi di religione musulmana, sciita, che una volta facevano parte dell’Unione Sovietica, ma che sono rientrati nell’orbita della Turchia, in quanto la loro lingua originale è turca». Perché questa precisazione rispetto alla religione sciita? «Perché la maggioranza dei paesi di religione islamica professano il sunnismo, e in quei paesi – vedi Arabia Saudita, Dubai, Egitto eccetera – siamo già presenti. L’Iran, invece, è a stragrande maggioranza sciita e si pone come guida di quei pochi paesi che si riconoscono in questa branchia dell’Islam. Ebbene, dopo anni e anni di embargo, finalmente l’Iran è stata riaccolta nel consesso internazionale. È nuovamente possibile avere rapporti d’affari, come è stato confermato dal recente viaggio del presidente Rouhani in Italia, un viaggio che ha aperto prospettive di commercio per oltre 14 miliardi di Euro. È dunque un paese che offre grandi opportunità, che AfidampFAB deve valutare per i suoi associati. Dobbiamo aprire Pulire a questi soggetti, dobbiamo trovare distributori in quei paesi». Ma la situazione geopolitica, così instabile, soprattutto in quelle aree, non presenta rischi? «Certamente, ma noi non ci occupiamo di politica, bensì di affari. E in affari il rischio maggiore è l’immobilismo. Le nostre aziende hanno una forte vocazione all’export, e noi, come guida del settore, dobbiamo cercare nuove strade, aprire nuovi canali. La concorrenza è forte, dobbiamo cercare di batterla sul tempo». Come pensate di muovervi? «Per attirare nuovi distributori dalle nazioni emergenti, occorre sapere comunicare nella loro lingua. E qui veniamo al secondo punto del mio programma. Tutta la comunicazione di AfidampFAB e della Servizi dovrà essere realizzata nelle lingue principali dei vari paesi a cui rivolgiamo la nostra attenzione. Sinora la nostra comunicazione è stata bilingue – italiano e inglese –, ora dovrà diventare polilingue: arabo, persiano, francese, portoghese, turco e così via. Dal cartaceo al web, ogni documento dovrà essere comprensibile alle nuove realtà commerciali. Anche i filmati della nostra TV dovranno essere doppiati o sottotitolati». Un programma ambizioso… «Ambizioso ma assolutamente necessario. Così come è necessario a mio parere – e arriviamo al terzo punto del programma – rendere Pulire una fiera attiva 365 giorni all’anno». Che cosa intende dire? «Che Pulire non può esaurirsi nei tre giorni della manifestazione ogni due anni. Occorre mantenerla sempre “viva”. Pertanto abbiamo pensato di realizzare un portale web, dove gli associati possano aprire una loro pagina, in cui inserire i loro prodotti. Una sorta di catalogo elettronico, in modo che i visitatori possano entrare quando lo desiderano per cercare macchine, attrezzature, detergenti, a seconda delle loro necessità. Il visitatore deve avere la possibilità di vedere e comparare materialmente le merci che gli interessano. Se poi è intenzionato a comperare, ogni azienda ha anche la possibilità di vendere direttamente via web, pubblicando i prezzi in una sezione apposita, accessibile solo attraverso password. In pratica è ciò che avviene in fiera. Tutti possono accedere gratuitamente agli stand, ma poi le trattative commerciali vengono effettuate in maniera riservata». Ma una simile opportunità non va a scapito dell’affluenza in fiera? «No, perché il portale è concepito come un supporto alla fiera. Sul sito si vedono tutti i prodotti, ma in fiera si possono provare, valutare direttamente. Si fa una prima selezione e in fiera si va a colpo sicuro. Sul portale si entra in contatto con le aziende, ci si fa un’idea di affidabilità, e poi si va a verificare di persona». Come sono stati accolti questi suoi punti programmatici? «Prima di candidarmi al Consiglio Direttivo ho effettuato un’indagine personale presso gli associati, sottoponendo loro questo tipo di programma e ricavandone valutazioni positive e incoraggiamenti. Ne ho parlato anche con lo staff di Afidamp e di Afidamp Servizi e anche in questo caso le reazioni sono state positive. In effetti sono stato eletto al consiglio con un alto numero di preferenze e mi sono quindi proposto per la presidenza, dichiarando esplicitamente che avrei perseguito questo tipo di programma. Sono stato eletto all’unanimità. C’è ovviamente qualche resistenza, ma, lo sappiamo tutti, spesso il nuovo sconcerta. Io credo che non appena si avranno riscontri positivi anche le naturali diffidenze svaniranno». Lei vede un ruolo sempre più internazionale per AfidampFab. E a livello nazionale come intende rafforzare il ruolo dell’Associazione? «Il lavoro di Afidamp, in tutti questi anni, è stato molto proficuo, lo ribadisco, per cui continueremo nella direzione intrapresa, a coltivare contatti istituzionali e professionali, a perseguire programmi congiunti con i nostri partner. Ma il mio intendimento è quello di esportare all’estero questo “format”, ossia prendere contatto con le associazioni europee, di fabbricanti e di imprese, aprire tavoli di lavoro europei e mondiali. Le competenze all’interno di Afidamp ci sono. Occorre qualche piccola integrazione, ma siamo pronti ad affrontare il futuro con grande determinazione». Il nuovo Direttivo AfidampFAB Il 15 dicembre scorso l’Assemblea di AfidampFAb ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo che rimarrà in carica fino al dicembre 2017. Sono risultati eletti: • Gianfranco Bonotto dell’azienda Tre Colli • Giuseppe Del Duca,di Isal • Bruno Ferrarese di Idrobase • Davide Lago di Eureka. • Matteo Marino di Kemika, • Francesco Pasquini di Lucart • Michele Redi di IPC Ready System, • Giuseppe Riello di Ghibli & Wirbel. • Giampaolo Ruffo di Comac Bruno Ferrarese è stato nominato Presidente, e vicepresidenti sono stati eletti Gianfranco Bonotto e Davide Lago.