Tenuta a battesimo da Governo e Confindustria nel corso di una due giorni di dibattito e confronto che ha visto l’unità di intenti di tutte le associazioni che oggi rappresentano il comparto del Facility Management
Il mondo del Facility Management ha deciso di uscire allo scoperto e ha chiamato a una due giorni di dibattito e progettazione tutti gli attori, italiani ed europei, di un comparto “Labour Intensive” in continua e costante crescita in Italia, in controtendenza rispetto ad altri settori penalizzati dalla crisie in grado di offrire una prospettiva importante in termini economici, ossia 135 miliardi di Euro come mercato potenziale complessivo. È partita da questi dati la due giorni - 30 novembre e 1 dicembre 2015 - L.I.F.E. (Labour Intensive Facility Event), svoltasi a Milano presso il Nhow Hotel, e aperta da una sessione plenaria cui sono intervenuti come relatori: Giorgio Squinzi, Presidente Confindustria, Lorenzo Mattioli, Presidente Anip che ha promosso l’evento, Andreas Lil, Direttore Generale Feni, Francesco Alberoni, Sociologo, con la partecipazione di Luigi Casero, Vice Ministro all’Economia e alle Finanze. Importante la presenza del Governo, che equivale al riconoscimento ufficiale di un settore sinora “trascurato”, per distrazione, dalle istituzioni, tanto più che il Vice Ministro ha riconosciuto che «il Facility Management offre numeri impressionanti, sia a livello nazionale che europeo, oltre a presentare notevoli potenzialità di crescita. Ritengono che buona parte dell’economia pubblica, ma non solo, dipenderà dalla capacità di rendere ancora più appetibile e redditizio il patrimonio immobiliare». E in effetti Lorenzo Mattioli, presidente di Anip, aprendo i lavori ha dichiarato che nei prossimi anni il Facility Management si propone di toccare quota 3,5 milioni di occupati, incrementandolo del 40% rispetto agli attuali 2,5 milioni. Una crescita nella continuità, per un comparto “Labour Intensive”, che dal 2005 al 2012 è cresciuto del 68%, passando da 27.399 imprese coinvolte a 46.027. Non solo, i numeri dicono – fonte CNEL – che per ogni miliardo di euro speso in appalti si creano fra gli 11.000 e i 16.000 occupati. E i numeri potrebbero crescere ulteriormente nel caso di una forte spinta in direzione del “Green Act”, cioè della riqualificazione energetica dei patrimoni immobiliari pubblici, grazie a potenziali 400.000 posti di lavoro, che andrebbero ad aggiungersi ai 236.000 già creati. A fronte di questo quadro, il mondo dei servizi sempre sottovalutato e considerato un semplice partner dell’industria ha ora ottenuto un riconoscimento formale, sia da parte delle istituzioni, sia da parte di Confindustria, sia come settore produttivo primario capace di trainare in maniera determinante lo sviluppo economico del paese. Infatti Anip (Associazione Nazionale Imprese di Pulizia e Servizi Integrati) si è emancipata da Fise ed è entrata in Confindustria, sancendo ufficialmente la nascita dell’industria italiana dei servizi. E Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, ha affermato che «con l’ingresso di Anip in Confindustria si apre una fase nuova nella rappresentazione del vasto mondo imprenditoriale del Facility Management e dei servizi ambientali». Una fase che si è aperta concretamente proprio con LIFE, che, nei vari tavoli tematici, ha avuto intensi momenti di dibattito e di confronto, durante i quali il comparto dei servizi ha interloquito con esponenti del mondo politico, economico e imprenditoriale, che, all’unisono, hanno chiesto un nuovo sistema di gestione degli appalti che sappia garantire trasparenza, controllo della legalità, qualità dei servizi offerti, consentendo ai cittadini di diventare protagonisti nella valutazione di un determinato servizio. Grande, pertanto, l’attesa per il Nuovo Codice degli Appalti, ormai in dirittura d’arrivo, che, recependo le Direttive Comunitarie, dovrebbe portare semplificazione, trasparenza e maggior qualificazioni dei servizi. Obiettivi per i quali il comparto del Facility Management ha avanzato concrete proposte che sono state accolte dal Governo, come ha assicurato il Vice Ministro Casero, soprattutto in merito alla riduzione delle stazioni appaltanti, alla loro qualificazione e al ruolo centrale che dovrà avere la Consip nella gestione degli appalti. In effetti, ha esemplificato Casero «il governo ha confermato l’impegno assunto lo scorso anno sulla manutenzione dell’edilizia scolastica all’interno del programma Buona Scuola, che troverà nella Legge di Stabilità le risorse necessarie, ossia 350 milioni di euro nel triennio 2014/16». La due giorni di LIFE ha dimostrato come il mondo dei servizi rappresenti il vero motore della società e ha ribadito la volontà di continuare ad avere un ruolo di protagonista non solo nella riforma della Legge sugli Appalti, ma anche nel dibattito sulla revisione della normativa sul lavoro, perché, ha sostenuto a gran voce il presidente Anip, «il futuro occupazionale passa da una legislazione sul lavoro che deve procedere flessibilità e qualficazione».