Sono numerosi i lettori che ci scrivono per avere consigli per quanto riguarda la loro attività. Sono richieste che ci inorgogliscono, in quanto danno un senso concreto alla nostra attività. Coerentemente allo spirito di servizio che ci anima, abbiamo deciso con la pubblicazione della rubrica ‘L’Esperto risponde’ di dare risposte precise e puntuali, rivolgendoci a professionisti che si contraddistinguono per esperienza e competenza.L’esperto di questo mese è Giovanna Barberis*, che i nostri lettori già conoscono e apprezzano, perché autrice del “Percorso di Formazione” edito dalla nostra casa editrice.RIMOZIONE DEI CAPELLIQuel “filo” di sporcoLo sporco è un “nemico” infido, perché quando pensi di avere trovato il sistema ideale per eliminarlo – libero o aderente che sia, grasso, magro, organico eccetera – quando sei sicuro di avere perfezionato le tecniche per il tipo di ambiente in cui operi, quando hai la certezza di avere individuato gli strumenti (macchine, attrezzature, prodotti) “giusti”…. c’è sempre quella variabile che ti ricorda come il nemico sia pronto a manifestarsi sotto altro aspetto e a creare un fastidioso disagio, soprattutto in situazioni delicate.Prendiamo, per esempio, le SPA. Sono luoghi che devono essere impeccabili, dal punto di vista igienico-sanitario. Le operazioni di pulizia devono seguire un protocollo rigoroso, soprattutto nelle aree umide - piscine riscaldate, saune, bagni turchi, ma anche vasche di reazione con acqua fredda, docce, vasche di galleggiamento e aree relax – dove più facile è la proliferazione di batteri, per cui occorre procedere a un cleaning meticoloso e a una altrettanto meticolosa sanificazione.Complicazione fastidiosaEd è proprio un aspetto particolare della pulizia di queste zone a creare difficoltà negli operatori del cleaning. Ho ricevuto numerose richieste di “aiuto” per debellare nemici insidiosi, in quanto sembrano inamovibili: i capelli, che si aggrappano alle superfici delle vasche, delle piscine, dei pavimenti e non vengono rimossi, per quanti sforzi si possano fare.Approfitto di questo spazio per rispondere a tutti.La parte visibile del capello, il fusto o stelo, è costituito dalla cuticola, formata da minuscole scaglie di cheratina sovrapposte in strati (da 6 a 10, a seconda dello spessore del capello), disposte obliquamente, a “scaglie” embricate, con l’estremità inferiore attaccata alla corteccia e quella superiore staccata, con aspetto quindi a spiga di grano. E tutti sappiamo come sia aggrappante una spiga di grano!Inoltre, il capello, è dotato di una forte carica elettrostatica, per cui la sua “adesività” è davvero forte.Fatica inutileI metodi tradizionali di scopatura e lavaggio delle superfici sono inadeguati alla rimozione dei capelli, soprattutto se le superfici, come la maggior parte di quelle delle SPA, sono umide o bagnate.La scopa piatta non li solleva, la scopa rigida non li raccoglie e neppure l’aspirapolvere normale è consigliabile, in quanto il contatto con l’acqua lo danneggerebbe. L’aspiraliquidi non ha sufficiente forza aspirante per staccarli dalle superfici, che, peraltro, sono quasi sempre ruvide, antiscivolo. Proprio la loro struttura complica ulteriormente le operazioni di scopatura.Esiste in commercio una sorta di velina, che simile alla lana di vetro, che aiuta, ma non elimina le particelle più piccole, come i capelli degli uomini o i peli delle barbe.Come fare?Io suggerisco un sistema che ho sperimentato con successo. Utilizzate un telaio piatto, su cui monterete un pad scrubber in microfibra, quello, per intenderci, che di solito si utilizza per eliminare lo sporco più resistente dalle cucine. La composizione del pad unisce, alla microfibra, un filo di nylon, che ne aumenta il potere abrasivo e consente, quindi, di asportare con facilità dalle superfici bagnate o umide capelli e/o peli.Una volta eliminato questo tipo di sporco, si deve procedere con la sanificazione delle superfici, cospargendole con un prodotto sanitizzante antibatterico, e al successivo lavaggio con macchina lavasciuga pavimenti o, se manuale, con telaio e questo tipo di pad, che serve sia per la scopatura che per il lavaggio.E a casa?Vorrei accennare allo stesso problema che si verifica anche nei bagni domestici. D’altra parte, anche noi operatori del cleaning abbiamo una casa e una vita privata!Dalle vasche da bagno, dalle docce e dai lavandini, i capelli o i peli si rimuovono raccogliendoli con la carta igienica. Non ci sono panni o spugne che possano fare al caso, in quanto sarebbero solo un ricettacolo di peli che li renderebbe pressoché inutilizzabili.Anche a casa, una volta rimossi peli e capelli, si deve procedere alla sanificazione delle superfici e al successivo lavaggio con la spugna accoppiata.Le proposte delle Aziende1) Diversey propone Jonmaster Pro Scouring Mop, le strisce abrasive in poliestere rimuovono facilmente lo sporco.2) Power-Fur è la proposta di Filmop, panno in microfibra con fasce spazzolate in polipropilene per la rimozione dello sporco ostinato, 45 cm, con supporto per sistema a velcro.3) IPC Tools propone Pad Spot. L’alternarsi della microfibra bianca a pelo rasato e degli inserti neri abrasivi, crea una combinazione in grado di garantire un’accurata rimozione dello sporco.4) Tri WET1-STRIP di TTS è un panno fronte-retro con lato lavaggio superfici lisce e lato abrasivo per la rimozione di sporco incrostato.*Giovanna BarberisDopo anni alla guida di BBR, di S. Donato Milanese, prima azienda in Italia ad aver ottenuto la Certificazione di qualità per i servizi di pulizia (Iso 9000:2000 n. 657/2003). Ora Giovanna Barberis - che nel 2006 ha vinto l’Europe Award per le imprese europee più innovative - si occupa a tempo pieno della formazione. Il suo impegno continua in questa direzione, per migliorare la professionalità degli operatori del cleaning, perché siano in grado di fare riconoscere la qualità del proprio lavoro e operare con orgoglio professionale.