Obiettivo: la qualità del servizio

La IX Conferenza Nazionale ANID della disinfestazione accompagna la Disinfestazione verso il Pest mangement in una dimensione Europea
Sembra passata una vita, ma fino a pochi anni fa era consuetudine sentire, da parte dei disinfestatori, frasi del tipo «dai, costa steto a vardare queo che i scrive ne l’eticheta» o peggio ancora «insoma, voto metare un fia più de prodoto per copare tutti sti strafanti che i gira par ea casa»…una vita fa, oggi siamo in Europa.Sarà forse un regolamento biocidi sempre più incalzante, o le nuove normative sulla derattizzazione, ma anche in Italia sta maturando un sentimento nella disinfestazione che, da semplice servizio di soppressione di entità indesiderate sta evolvendo in Pest Management. Proprio in questo periodo si è svolta la IX° Conferenza Nazionale della Disinfestazione, promossa da ANID, che ha dato come titolo alle sue due giornate di studio “Dalla Disinfestazione al Pest Management in una dimensione europea”. Presso la sede della Camera di Commercio di Parma, forse troppo piccola per poter ospitare il numero di persone che avevano sete di conoscenza, si sono vissute otto sessioni di lavoro (tra loro complementari e di approfondimento), delle più importanti tematiche legate alla disinfestazione in Italia con un occhio attento a quanto avviene nel resto della Comunità Europea. È stata quindi una sorpresa gradita durante la 1° sessione: “Problematiche e metodologie di controllo delle cimici dei letti” vedere in azione dei cani opportunamente addestrati per il loro monitoraggio, dopo aver appreso da Clive Boase – autentica autorità europea in materia di Cimici dei letti - le metodologie di controllo in essere nei Paesi anglosassoni. Nella 2°sessione: “Il controllo degli insetti striscianti nell’industria alimentare” si è analizzato come contenere tali infestanti e i danni che gli stessi possono causare nei processi industriali, e quindi i rischi che ogni ditta che si occupa d’igiene ambientale può anche procurare per un servizio non corretto e non a norma. A questa sessione si sono associate con una perfetta logica anche le due successive, la 3° sessione: “Gli insetti volanti – Le principali specie e le loro caratteristiche” e la 4° sessione: “Gli infestanti blattoidei (vecchi e nuovi)”, che hanno permesso di evidenziare nell’ampiezza tutti quelli che possono essere i problemi dati da questi insetti, non solo nelle aziende alimentari ma anche in realtà che spesso non vengono considerate ma per le quali un corretto disinfestatore dovrebbe sempre sapere come porsi: gli allevamenti. Importante da ricordare come per una corretta gestione degli infestanti, siano essi striscianti che volanti, viene in aiuto ai disinfestatori una norma che è la UNI 11381:2010, norma nazionale applicabile da parte delle imprese che erogano il “servizio di monitoraggio insetti” presso le aziende alimentari che ha lo scopo di definire un metodo per progettare e realizzare sistemi di monitoraggio. Questa norma non è però solo per le ditte di disinfestazione, ma risulta essere anche un utile strumento per le Aziende della filiera alimentare che vogliano dimostrare di avere sempre sotto controllo il proprio sistema di monitoraggio degli insetti come garanzia per una migliore igiene dei prodotti alimentari. Sessione innovativa è stata la 5° sessione: “Pulizia vs Disinfestazione: due realtà completamente diverse”, infatti si è potuto analizzare quali grosse differenze sussistono tra chi accompagna ai servizi di pulizia la disinfestazione, facendo di questa un qualcosa di complementare, e chi invece ha fatto della disinfestazione la sua professione, andando ad analizzare anche la novità data dalla norma UNI EN 16636:2015 “Servizi di gestione e controllo delle infestazioni (pest management) – Requisiti e competenze”che descrive finalmente in maniera univoca i requisiti dei servizi professionali per la gestione e il controllo dei parassiti e contiene requisiti chiari su come assicurare che i servizi di disinfestazione siano di alto livello sia dal punto di vista professionale sia qualitativo.Tale norma è maturata grazie alla direttiva europea (2006/123/CE) che, incoraggiando lo sviluppo di norme tecniche volontarie europee per facilitare compatibilità e qualità dei servizi ha visto, grazie al Comitato CEN/TC 404 (Services of pest management companies), alla CEPA (Confederazione Europea delle Associazioni di Pest Control) e l’Eurogroup for Animals nell’arco di quattro anni il vaglio della norma la quale sarà adottata anche da 33 paesi europei, andando a modificare precedenti norme pubblicate a livello nazionale fra cui Francia e Spagna. La seconda giornata di lavori 6° sessione: “Il controllo dei roditori: evoluzione e prospettive” è entrata nel merito di come si stia evolvendo il concetto di derattizzazione da un controllo classico a calendario con utilizzo di anticoagulanti di seconda generazione, a un controllo secondo la “Direttiva Biocidi (Direttiva CE 98/8 Allegato 1)” e la “Risk Mitigation Measures for anticoagulat rodenticide sas biocidal products”, che hanno portato a dei cambiamenti sostanziali, con interventi di derattizzazione che potranno durare massimo 6 settimane così come esplicitato nelle Schede Tecniche dei biocidi attualmente in uso, per limitare sempre di più fenomeni di avvelenamento secondario di specie no-target. Vista però la complessità della materia vedremo di approfondire successivamente per meglio sviscerare il tutto. Unica nota negativa di tale parte è come per questo servizio non sia ancora stata predisposta una norma tipo la UNI 11381:2010, che si completerebbe pienamente e darebbe una garanzia piena è per i servizi nelle aziende agroalimentari. Nella 7° sessione: “Tecniche innovative nel Bird Control”, sì è messo in evidenza come anche il mercato di questi servizi si stia sempre più sviluppando e come gli stessi siano più vicini a una interpretazione di Integred Pest Managment, dalla programmazione degli interventi alle norme sulla sicurezza e lo smaltimento del guano. Di particolare interesse è stato il richiamo a come compilare i moduli e le descrizioni dei pericoli/rischi. Molto esaustivi i due relatori hanno evidenziato che non è importante quanto si scrive, ma quello che si scrive. Per finire l’8° sessione: “Tradizione ed innovazione nella disinfestazione” ha voluto evidenziare che lo scopo finale di noi disinfestatori è quello di arrivare, sebbene con nuove e più stringenti normative, alla soluzione del problema e alla soddisfazione del cliente, ovvero l’eliminazione dell’infestante. Un mezzo efficace è stato brillantemente esposto nel come gestire in tempo reale i dati ispettivi, di monitoraggio e documentazione dei risultati. Definire in poche parole cosa può essere rimasto dopo questi due giorni di lavori non è facile, ma neppure impossibile. Penso che tutti i partecipanti ora siano più consapevoli che il nostro settore, avendo a disposizione un minor numero di molecole utilizzabili (vedi direttiva biocidi) inizino a focalizzare come sia necessaria una maggiore professionalità, non solo dei dirigenti ma, e soprattutto, dei tecnici in campo. A complemento di quanto esposto riporto alcuni riferimenti sulle norme UNI menzionate rimarcando che il punto di eccellenza a parer mio è l’integrazione dei dati (che devono essere precisi) e i servizi svolti. Non trovo nulla di più pertinente che il polinomio: anamnesi>diagnosi>terapia>prognosi. G.Dassi UNI 11381:2010 http://www.pr.camcom.it/promozione/innovazione-tecnologica/moduli-e-documenti-sezione-innovazione-2013/guerra-uni-1 UNI EN 16636:2015 http://www.disinfestazione.org/news/associazione/item/459-standard-uni-en-16636-accordo-anid-enti-di-certificazione.html http://www.iasis.ie/Documents/Final Draft prEN 16636 Pest Management Services - Requirements & Competences.pdf Attenzione:Il documento di cui sopra, non è una norma europea.è distribuito per la revisione e commenti.Essa è soggetta a modifiche senza preavviso e non deve essere indicato come una norma europea (infatti risale al 2014, ma rende l’idea del processo metodologico, oltre tutto la norma nella stesura definitiva è ormai operativa dal 2015 - GD). Contenuto Foreword & Introduction 1) Portata 2) Referenze & Normative 3) Termini e definizioni 4) L’approccio professionale alla gestione dei parassiti 5) Flusso di processo del servizio professionale • Contatti con il cliente • Ispezionare e valutare • Valutare infestazione, identificare i parassiti e condurre una ricerca delle cause • Analisi del cliente e del/dei rischi • Definizione dei campi legali • Determinare la gestione dei parassiti • Proposta finale • Formalizzare la proposta (contratto) • Fornire il servizio concordato • Lo smaltimento • Formalizzare i servizi svolti con le raccomandazioni al cliente • Conferme • Monitoraggi & controlli 6) Competenze e Requisiti • Competenze • Gestione delle attrezzature • Fornitura e istruzioni all’uso dei PMC/Biocidi • Documentazione • Assicurazioni

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