Quando si dice “a regola d’arte” ci si rifà al tempo dellecorporazioni delle arti e mestieri, i cui membri, disponevano di dettagliati regolamenti riguardanti l’utilizzo di determinati materiali, strumenti, procedure e soluzioni realizzative volte a garantire la qualità del prodotto o del servizio finale. Erano artigiani. Ed erano anche artisti. Non a caso la radice delle due parole – ‘art’ - è identica.
E oggi, nell’era dell’industrializzazione spinta, nell’era della robotica, dell’automazione, si può ancora parlare di arte, relativamente a manufatti che devono competere su un mercato sempre più aggressivo?
Si può, se, mutatis mutandis si torna al significato originario del termine: scelta attenta e accurata dei materiali, in termini di qualità e di funzionalità, strumenti che supportino e non escludano la manualità, procedure e soluzioni realizzative volte a garantire la qualità del prodotto o del servizio finale. È il caso di Raffaello e Donatello, i due carrelli di Falpi - nomen omen - sono nati espressamente per soddisfare, con un prodotto di qualità pensato appositamente, le esigenze di cleaning di locali particolarmente delicati come le grandi cucine della ristorazione collettiva.
Per quanto possano essere ampie, di solito le cucine sono ingombre di macchinari e attrezzature, che riducono notevolmente gli spazi. Gli strumenti per il cleaning, pertanto, come i carrelli, devono adeguarsi a queste condizioni e, nello stesso tempo, essere dotati di tutto l’occorrente per pulire con accuratezza e precisione, e consentire agli operatori di muoversi agevolmente e con rapidità. Pertanto Donatello e Raffaello sono stati ridotti di dimensioni – infatti la base misura 40x40 cm – ma sono stati elevati in altezza, per essere maneggevoli e, nello stesso tempo, potere essere attrezzati di tutto l’occorrente strettamente necessario.
Quindi, via il sacco portarifiuti, perché nella ristorazione collettiva la raccolta dei rifiuti avviene secondo regole ben codificate e segue un percorso stabilito che li porta al conferimento in contenitori a norma; e spazio a più ripiani, sui quali riporre quanto necessario, dai panni ai prodotti, ai telai, al rotolo di carta che è alloggiato in un ripiano che lo protegge per evitare di essere bagnato. Nelle cucine della grande ristorazione le alte temperature dei fuochi e dei forni, la grande quantità d’acqua per il lavaggio di frutta e verdura o l’evaporazione dovuta alla cottura degli alimenti, producono molta umidità. Pertanto le attrezzature devono essere robuste e pressoché inalterabili. Perciò i carrelli Donatello e Raffaello, personalizzazioni della gamma YOYO, hanno la struttura in acciaio inossidabile e i componenti in plastica della massima qualità e robustezza, per poter sopportare il particolare microclima e, nello stesso tempo, per potere esser a loro volta puliti anche con prodotti aggressivi senza subire alcun inconveniente. Insomma, carrelli a regola d’arte.