Carrelli e Attrezzature: il segmento guadagna il 3,5%

Secondo i dati di Afidamp, a fine 2016 il comparto delle Attrezzature valeva in totale 69,5 milioni di Euro, a fronte dei circa 67 milioni del 2015 (+3,5%). Non sono ancora stati diramati i dati ufficiali per il 2017, tuttavia, tra i produttori, è unanime il giudizio di un anno molto buono, con crescite più consistenti rispetto al precedente sia sul mercato interno che in ambito internazionale.Nel 2016 il segmento Carrelli e Telai è cresciuto del +0,5%, per un valore di 31 milioni circa, quello degli Accessori del +8,7%, con 19,4 milioni; i Tessili, hanno fatto registrare un +4,1%, per 17,5 milioni, mentre le Garze monouso sono scese di un -7,2%.Le opinioni dei produttoriLoris Giustetto AD di VDM commenta: «Il 2017 è stato un anno molto soddisfacente, caratterizzato da importanti investimenti in Ricerca e Sviluppo, che ci hanno permesso di incrementare le vendite. Anche questi primi mesi del 2018 ci stanno dando risultati incoraggianti e promettenti, per cui proseguiremo nella nostra politica di attenzione alle esigenze di mercati sempre più sensibili alle innovazioni». Anche per Denis Scapin, Direttore Commerciale Italia di TTS Cleaning: «Il 2016, il 2017 e i primi mesi del 2018 sono stati decisamente positivi per quanto riguarda il mercato italiano; all’estero, invece, abbiamo notato una contrazione in alcune aree, particolarmente sensibili a offerte low cost. Noi di TTS, tuttavia, siamo tranquilli perché possiamo confidare nella qualità dei nostri prodotti, frutto di trent’anni di esperienza e fattore determinante nella scelta dei consumatori».Buoni risultati pure per Kristian Trevisan, Area Manager Italia di Filmop International Srl: «La nostra azienda ha riscontrato, sia nel 2016 che nel 2017, una buona ripresa e anche il 2018, a oggi, ci consente di essere cautamente ottimisti. Siamo fermamente convinti che la chiave per superare il periodo di incertezza che ha caratterizzato in passato i mercati siano state l’innovazione e la qualità: la nostra missione è trovare soluzioni in grado di rispondere efficacemente alle necessità sempre differenti della nostra clientela ed è per questo motivo che investiamo da sempre nella ricerca».Una ricerca tutta verde, per un’azienda che, da sempre, innova nella direzione della sostenibilità; per continuare con le parole del manager: «La concretezza dell’impegno di Filmop è riscontrabile in una serie di certificazioni conseguite: da quella ambientale UNI EN ISO 14001:2015 alla certificazione PSV - Plastica Seconda Vita e alla certificazione Ecolabel UE per la nostra frangia in microfibra Rapido Super, per cui i nostri prodotti PSV sono in linea anche con i requisiti delineati nei CAM. Sembra essere fin troppo facile parlare di green al giorno d’oggi, ciò che fa la differenza è operare in maniera tangibile in direzione della sostenibilità, sia per chi produce prodotti e sistemi che salvaguardano l’ambiente, sia per chi li sceglie.E il mercato sta già premiando chi opera tutele concrete». Un mercato che dà indicazioni precise, come spiega Loris Giustetto, AD di VDM: «Crediamo che ascoltare il cliente in modo continuativo e, quindi, rispondere puntualmente alle sue esigenze, sia l’elemento che contribuisca attivamente nella ricerca e sviluppo di sistemi e attrezzature adeguate; attraverso il nostro dipartimento R&D e il dipartimento marketing ci impegniamo quotidianamente per introdurre nuovi prodotti e servizi: per noi è fondamentale essere in grado di lavorare su tutti i fronti simultaneamente, innovarsi rapidamente e sviluppare soluzioni sempre più eco-sostenibili. Da sempre studiamo materie prime riciclabili al 100%, tessuti resistenti ai continui lavaggi, inoltre progettiamo i nostri carrelli in modo che tutti i possibili elementi usurati si possano sostituire, riducendo, quindi, il più possibile i rifiuti da smaltire».Azienda che ha un DNA decisamente “green”, fin dai tempi in cui “verde” veniva considerato ancora solo un colore, è FALPI, il cui titolare, Andrea Loro Piana ha perseguito con determinazione un nuovo modo di produrre, anticipando quelli che sarebbero diventati i mantra di oggi: utilizzo di pannelli solari per alimentare con energia pulita la propria produzione, riduzione dell’impatto ambientale, attenzione all’intero ciclo di vita del prodotto (di Falpi il primo EPD - Environmental Product Declaration), economia circolare eccetera. Una politica premiata, come conferma Loro Piana: «Già il 2016 aveva fatto registrare un andamento positivo, ma l’anno scorso è stato decisamente ricco di soddisfazioni; la sensazione è stata quella degli anni precedenti la crisi e, anche se la cautela non deve mai mancare, non possiamo che dirci soddisfatti di quanto realizzato, e moderatamente ottimisti per il prossimo futuro». Un ottimismo che investe, a parere di Loro Piana la produzione italiana che può contare sul supporto delle recenti politiche fiscali: «I vantaggi fiscali ci hanno convinto ad anticipare di qualche anno gli investimenti previsti, con più ottimismo e fiducia nel futuro; abbiamo notato una forte accelerazione nei piani di sviluppo di molte aziende e siamo convinti che queste attività innescheranno un circolo virtuoso che darà benefici all’economia nazionale». All’estero, a giudizio di Andrea Loro Piana, siamo riconosciuti per fornire carrelli di elevata qualità a prezzi interessanti; l’offerta italiana si posiziona a un livello medio-alto: «Le aziende del nostro paese, ormai, sono sinonimo di serietà e responsabilità, nell’immaginario della clientela estera; al di là dei prodotti, apprezzati per design, materiali, criteri di realizzazione e qualità complessiva, con prezzi adeguati, il Cleaning italiano si distingue per essere composto da aziende solide e affidabili, con servizi di consegna garantiti e assistenza premium».«Per crescere, in un mercato competitivo come quello dei Carrelli, è necessario incuriosire, offrire novità e ampliare le gamme di offerta - è la convinzione di Gabriella Bianco, Communication & PR Manager di IPC -. Il segmento sta diventando piuttosto “affollato”, con il crescente interesse per le Attrezzature da parte di molti player». Il comparto delle Attrezzature si è quindi trasformato in un’arena competitiva di tutto rispetto, con livelli qualitativi dell’offerta già piuttosto elevati e una notevole tensione, che spinge le aziende a “non dormire sugli allori”, infatti, ha continuato Gabriella Bianco: «Oggi la clientela è più esigente e, oltre ai contenuti consolidati come la sostenibilità, la multifunzionalità e il risparmio di detergenti, chiede soluzioni specifiche per le sue necessità e prodotti modulari ed espandibili, per integrare nuovi servizi nell’offerta, senza dover cambiare i carrelli. Non più prodotti adattati o adattabili, ma sistemi progettati ad hoc, in base a scopi definiti, con contenuti scalabili e trasformabilità nel tempo, al variare delle specifiche necessità».[gallery link="file" size="medium" ids="15462,15463,15464"]

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