Camera d’albergo: guida alla corretta pulizia

Articolo tratto dallo Speciale Cantieri del numero di gennaio/febbraio 2019. Clicca qui per sfogliare online tutta la rivistaPer prevenire le patologie, in generale, è bene adottare particolare attenzione e adatte contromisure per gli ambienti ad alto uso promiscuo. Le patologie provocate dalla trasmissione di microrganismi attraverso le superfici degli arredi e delle suppellettili costituiscono da sempre un problema rilevante: responsabili ne sono la polvere, i residui, i rifiuti che si creano e possono generare situazioni a rischio, proprio per la grande frequenza di contatti tra le persone e la grande movimentazione delle attrezzature. Nonostante l’uso di nuove tecnologie per garantire la pulizia, il rischio di una diffusione di cariche batteriche negli ambienti rimane alto.

In albergo si muovono e si alternano persone provenienti da ogni parte del mondo, che possono essere portatrici delle più svariate patologie.

Il fattore più importante è determinato dunque dalla pulizia degli ambienti e dall’igiene della persona che opera all’interno della camera, la cameriera ai piani. Compito primario per il quale viene assunto il personale ai piani è la pulizia delle camere. Sebbene questa possa apparire un’operazione semplice, in realtà lo diventa solo se svolta con grande professionalità e motivazione. Pensare, per esempio, che grazie al proprio lavoro il cliente sarà soddisfatto e pagherà il conto convinto di aver ricevuto un ottimo servizio – portando di conseguenza guadagno all’albergatore e contribuendo a sostenere lo stipendio anche del personale ai piani – può essere un ottimo punto di partenza.Il pulito conforme alle esigenze di un ambiente come l’albergo si ottiene operando su tre fronti, è perciò necessario:
  • determinare i punti critici del locale;
  • istruire il personale sulla corretta applicazione della prassi igienica, operativa e personale, dotandolo di un set operativo adeguato che sia nel contempo efficiente ed efficace;
  • condividere e partecipare alle attività di controllo

Tecniche di intervento e formazione del personale

Le tecniche di intervento si suddividono in obbligatorie e quelle scelte in base alle situazioni. Quelle obbligatorie appartengono a operazioni che si devono compiere, come:
  • evitare di trasportare acqua sporca;
  • evitare che i panni sporchi siano a contatto con altri componenti del set;
  • evitare che un panno venga usato per pulire più superfici;
  • evitare inutili operazioni di lavaggio nel corso delle altre operazioni di pulizia;
  • evitare che i prodotti miscelati con acqua ristagnino o si deteriorino.
L’istruzione del personale deve imperniarsi su tre temi:
  • capire e condividere il motivo degli interventi;
  • utilizzare le tecniche e il relativo uso degli attrezzi;
  • preoccuparsi dell’igiene della persona e del rapporto con i clienti e colleghi.
Tutto il personale addetto deve trovarsi in condizioni sanitarie idonee e comunque tali da non essere causa di contaminazione. In qualsiasi momento il personale deve potere dimostrare la propria idoneità mediante il libretto sanitario, aggiornato in base ad apposite visite e analisi mediche, e che deve essere conservato presso la sede di lavoro. A tale scopo, l’operatore è tenuto a denunciare ai responsabili eventuali problematiche relative al proprio stato di salute, con particolare riferimento a malattie, che possano essere causa di contagio.Prima dell’inizio del rapporto di lavoro, il personale deve essere sottoposto a visita medica così come ogni qualvolta se ne verifichi la necessità per cause clinico-epidemiologiche (per esempio in seguito a malattie respiratorie, gastrointestinali, infettive, ferite e così via). Soltanto a seguito del parere positivo del medico, riportato nella documentazione da archiviare, potrà riprendere il lavoro. La corretta tecnica di intervento deve fare riferimento alla corretta prassi igienica, la stessa igiene personale ha delle priorità e alcune regole semplici da rispettare, come ad esempio: lavare le mani prima di iniziare a pulire il locale, mantenere la divisa in buono stato, i capelli raccolti, le scarpe chiuse. Inoltre, è necessario collaborare e condividere le attività di controllo, che devono avere una base operativa rappresentata da schede che riportano le domande relative a ogni parte soggetta a controllo e dove sarà riportato l’esito, mentre altri schemi più descrittivi saranno utilizzati per controllare gli aspetti comportamentali. Il piano degli interventi scandisce ogni giorno le operazioni da svolgere e allo stesso tempo consente la gestione e il controllo degli imprevisti tipici dell’attività dell’albergo. 

Come procedere? Clicca qui per leggere le indicazioni passo per passo nell’ultimo numero dello Speciale Cantieri

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