Lo scorso 16 ottobre, presso la sede di Viale dell’Astronomia, si è tenuta la prima assemblea generale di Confindustria Servizi Hygiene, Cleaning & Facility Services, Labour Safety Solutions, il nuovo soggetto confindustriale che raccoglie le imprese nel settore dei Servizi, con una platea potenziale di oltre 44mila aziende, per oltre 25 miliardi di euro di fatturato.La nostra è un’idea di società giusta, siete in piena sintonia programmatica con il nostro sistema confindustriale – ha detto il numero uno di Confindustria Vincenzo Boccia – una realtà in cui si coniugano i tre punti di forza di Confindustria: identità, servizi, rappresentanza. Non un semplice sindacato di imprese, ma un attore sociale, con un’identità forte, che rappresenta un ponte tra gli interessi delle imprese e gli interessi del Paese.“Vorrei manifestare tutta la mia gratitudine per essere stato scelto quale primo Presidente di quella che possiamo definire la grande famiglia del mondo dei Servizi” – ha detto Lorenzo Mattioli. “L’incipit chiaro al percorso venne dato nel 2015 dal Past President di Confindustria, Giorgio Squinzi, al quale rivolgiamo il nostro più affettuoso pensiero: il progetto fu subito definito come “strategico” e da affrontare con “un disegno innovativo”.È partendo da tali basi e grazie al cammino indicato dall’attuale Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che ne è stato convinto fautore, che ANIP-Confindustria (Associazione Nazionale Imprese di Pulizia e Servizi Integrati, A.N.I.D. (Associazione Nazionale Disinfestazione), ASSOSISTEMA (Associazione Sistema Industriale Integrato di beni e Servizi Tessili e Medici Affini) e UNIFerr (Unione Nazionale Imprese esercenti attività di Pulizia e Servizi Integrati Ferroviari), uniti da una visione comune, hanno dato vita ad un percorso che ha preso le mosse dalla rinnovata esigenza di dare sempre più respiro alle problematiche espresse dalle aziende loro Associate, per fornire soluzioni tese a migliorare e sviluppare la rappresentatività e l’immagine dell’intero settore.https://www.youtube.com/watch?v=iZxJNTd0B6c“Ciascuno di noi – ha aggiunto Mattioli – è stato da subito consapevole che collaborare con settori affini significa mettere a fattor comune le rispettive esperienze; significa aumentare la “massa critica” sovente necessarie affinché le proprie istanze trovino costruttiva risposta; significa incrementare il “fronte comune” anche per sventare le insidie che interessi esterni, a volte del tutto contrapposti ai nostri, possono purtroppo tendere.”
Anonimo 5 anni fa
Ottima iniziativa