Ecco perché è importante lavarsi le mani dopo aver usato il bagno in ufficio

Oggi ricorre il World Toilet Day, una giornata istituita dalle Nazioni Unite nel 2001, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni verso le molte persone che, in tutto il mondo, ancora oggi non hanno accesso a servizi igienici adeguati. Anche nei Paesi occidentali, d’altra parte, alcune buone pratiche comportamentali e di igiene sono ancora sottovalutate, specialmente nei luoghi di lavoro. A partire da quella più basilare di tutte: lavarsi le mani dopo essere stati in bagno. Secondo una ricerca commissionata dall’azienda Initial, mentre l’84% degli intervistati sostiene di lavarsi le mani dopo aver utilizzato i servizi, ma il 37% dello stesso campione ammette anche di non lavarle quando è di fretta. Scenario reso ancora più interessante da due fattori curiosi: il 33% degli intervistati utilizza lo smartphone quando va alla toilette e il 12% addirittura porta del cibo in bagno, a testimonianza di come l’utilizzo dei servizi igienici venga spesso associato ad altre attività che nulla hanno a che fare con l’igiene personale. Se queste sono le premesse, non stupisce che il 42% degli intervistati dichiari di non stringere la mano a persone che sono appena uscite dal bagno. Inoltre, dallo studio emerge un altro dato importante: il 49% degli intervistati dichiara di pranzare alla propria scrivania: un’altra cattiva abitudine che favorisce la diffusione di germi. “Il rischio biologico può essere considerato senza dubbio trasversale ai diversi luoghi di lavoro – commenta Luca Peretti, Quality, Safety, Health & Environment Manager di Rentokil Initial Italia. Infatti, in questi ambienti sono molti gli spazi comuni e gli oggetti a disposizione di tutti, dalla macchina del caffè alle maniglie delle porte, passando per i computer e i telefoni. Secondo i nostri studi, chi lavora in ufficio viene a contatto con oltre 10 milioni di batteri ogni giorno. Le mani contaminate possono trasferire questi batteri fino a 5 superfici e contagiare fino a 14 altre persone attraverso il solo tocco.Ma cosa possono fare i datori di lavoro per i propri dipendenti per diminuire i rischi? Una delle motivazioni date da chi non si lava le mani è la mancanza di sapone o salviette/asciugamani (20%), mentre il 16% ammette di uscire subito dal bagno a causa dei cattivi odori. Sebbene le buone abitudini igieniche dipendano in primis dal singolo individuo, le condizioni soddisfacenti in cui si trovano i servizi e la sensibilizzazione rispetto all’importanza della pulizia delle mani possono giocare un ruolo importante nella prevenzione di rischi per la salute.

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