di Francesca ScelsiIl mercato oggi è molto più flessibile e veloce del passato; sono molto più veloci anche i cicli di vita del prodotto e i cicli di vita delle aziende che infatti si sono accorciati notevolmente. Il consumismo a cui siamo esposti fa sì che le richieste del consumatore siano sempre più sofisticate e che con sempre più rapidità, si cerchi e si desideri qualcosa di nuovo (basti pensare alla frequenza con cui cambiamo il nostro smartphone). Questo fa sì che il ciclo di vita dei prodotti si sia accorciato notevolmente con la conseguenza che alcune aziende non riescono a stare al passo e in alcuni casi, se non innovano, chiudono. Per cui le carriere di oggi sono molto più ricche di cambiamento del passato; all’interno di uno stesso arco temporale, oggi una persona fa molti più passaggi fra aziende rispetto al passato. Inoltre in passato era l’azienda ad occuparsi della pianificazione del percorso di crescita e sviluppo della persona ma oggi l’ownership di questa attività si è spostata alla persona stessa.La progettualità di carriera è una competenza importante da costruire e detenere per muoversi nel mercato del lavoro odierno. Nell’ultima sessantina d’anni il mercato del lavoro qualificato ha funzionato come una scala mobile. Tendenzialmente, dopo essersi laureati, si otteneva un impiego come entry-level alla base della scala mobile, magari in grandi aziende e, nel corso degli anni, venivano offerte opportunità di crescita e di formazione da cogliere. A mano a mano che l’esperienza aumentava si poteva scalare la gerarchia aziendale e questo senza particolari meriti o sforzi, semplicemente impegnandosi adeguatamente e con la necessaria competenza era previsto e prevedibile questo tipo di crescita.Oggi la scala mobile è inceppata su più livelli, a partire dalla base, dove molti giovani, anche se istruiti fanno fatica a entrare stabilmente nel mercato.Quindi più che in passato, la persona deve sviluppare capacità imprenditive che le consentano di creare il proprio futuro professionale, sia dentro che fuori le aziende.CAPACITÀ IMPRENDITIVACompetenza imprescindibile oggi per un professionista o un giovane che voglia muoversi fluidamente nel mercato del lavoro e che voglia essere incisivo per la propria carriera, è la capacità imprenditiva, ovvero la capacità di lavorare con spirito e competenze imprenditoriali anche in imprese non proprie; si passa dal concetto di occupazione al concetto di occupabilità (employability). Ovvero la capacità delle persone di adattarsi alle mutevoli situazioni di mercato, reinventandosi ruoli e mansioni, utilizzando il proprio mix di competenze tecniche, manageriali, creative.Il concetto di occupabilità cambia l’idea del percorso di formazione prefissato e stabile. Inoltre, la stessa capacità imprenditiva sarà quella che ci consentirà di approcciare la carriera professionale come se fossimo noi un’azienda.La nuova sfida del mercato del lavoro odierno è saper costruire la propria progettualità e sviluppare competenze imprenditive. Per far fronte a questa necessità sempre più persone si rivolgono alla figura del consulente di carriera, un professionista in grado di aiutare il proprio cliente a mappare le capacità, conoscenze, competenze, interessi, valori della persona, per affiancarlo nella definizione di un percorso di crescita professionale sostenibile e allineato con i propri desideri. Insieme al consulente di carriera si svolgono diverse attività, fra cui l’orientamento professionale e il bilancio delle competenze.Attraverso il bilancio delle competenze si svolge un’attività di mappatura e analisi della propria identità professionale che è fondamentale per costruire una progettualità di carriera realizzabile. Il consulente di carriera è inoltre preparato sui trend relativi al mercato del lavoro (nuove professioni, competenze maggiormente richieste) ed è inoltre esperto delle tecniche di ricerca del lavoro, potendo così fornire supporto operativo e pratico alla ricerca attiva del lavoro.BILANCIO DELLE COMPETENZEIl bilancio delle competenze è un servizio di valutazione delle competenze, capacità, attitudini, valori e aspirazioni professionali che viene realizzato attraverso una consulenza individuale che facilita il confronto e la discussione e con l’utilizzo di alcuni strumenti come i questionari.Il primo motivo, quello più importante per cui questo strumento è utile nel cambiamento professionale è che serve per definire un obiettivo professionale oppure per ridefinirlo.Non è importante quale sia il nostro storico professionale, attraverso il bilancio potremo trarre informazioni preziose sulle nostre caratteristiche personali e sulle competenze trasversali che abbiamo maturato anche nelle esperienze di studio ed extraprofessionali.Il bilancio delle competenze aiuta inoltre a fare il punto della situazione; è un momento di stop, nel quale l’individuo avrà modo di rielaborare il proprio percorso, analizzare le scelte fatte, prendere nuove consapevolezze su chi è e su cosa sa fare, oltre che sul “dove” vuole andare.L’attività di bilancio delle competenze fa parte di un percorso di consulenza di carriera e aiuta inoltre l’individuo a comprendere come comunicare meglio verso il mercato la propria value proposition.Sappiamo bene quanto sia fondamentale oggi approcciarsi al mercato del lavoro (che si è trasferito online nella sua interezza) utilizzando una comunicazione efficace, soprattutto su servizi di rete sociale in cui mettiamo in evidenza le nostre caratteristiche e interessi di carriera con l’obiettivo di essere visti. Se lasciamo al caso la nostra comunicazione e non mettiamo bene a fuoco cosa comunicare e come farlo, rischiamo di non essere incisivi e perdere opportunità interessanti. L’orientamento professionale è in realtà utile a prescindere dal fatto che si sia in cerca di un nuovo lavoro. Per crescere professionalmente nella propria azienda è fondamentale avere fatto una buona valutazione delle proprie skill e definire, anche insieme al proprio responsabile, un possibile percorso di crescita. Questo ci permetterà di selezionare compiti, mansioni da eseguire che siano il più possibile indirizzati verso il prossimo step di carriera che si vuole raggiungere. In questo processo è molto importante anche darsi degli obiettivi con una scadenza temporale ovvero definire entro quando prevediamo di acquisire una certa competenza e come lo faremo. Da questa analisi scaturisce un vero e proprio action plan nel quale individueremo la strada migliore per reperire una certa competenza o conoscenza. Alcuni esempi? Iscriversi a un corso di formazione, ottenere una certificazione professionale, chiedere di poter partecipare a uno specifico progetto oppure chiedere di essere affiancati a un collega in grado di formarci su quello specifico item.