Il settore delle lavanderie industriali è caratterizzato da una concorrenza elevata, a causa della presenza di numerosi operatori, nelle aree della Sanità, dell Alberghiero e Ristorazione, e nel segmento del lavanolo. La competizione è essenzialmente basata sul prezzo, ad eccezione di alcuni ambiti, in cui è molto più rilevante la qualità del servizio erogato.Il giro d'affari del settore si è attestato sui 1.646 milioni di euro nel 2018 (+1,5% rispetto al 2017), con un trend in crescita, ma con tassi più contenuti, a causa del rallentamento del quadro macroeconomico nazionale.Le tre aree che lo compongono sono state caratterizzate da andamenti differenti: l’area della Sanità, che rappresenta quasi il 46% del fatturato settoriale, è stata influenzata dalla riorganizzazione in ambito sanitario, ed evidenzia un calo, mentre risultano in aumento le altre due aree, Alberghiero e Ristorazione e Collettività e Industria. La prima in particolare, che rappresenta il 38,8% del fatturato settoriale, beneficia della crescita del settore turistico, mentre il segmento Collettività e Industria (15,3% del totale) conserva un trend positivo, influenzato dalla crescente attenzione alla sicurezza dei processi produttivi.In particolare l'area Sanità si è attestata sui 756 milioni di euro (-1,2%), con il segmento del lavanolo, il principale in termini di giro d'affari, che ha registrato un calo del 2%, mentre i servizi di sterilizzazione biancheria e strumenti chirurgici sono cresciuti rispettivamente dell’1,2% e del 2,2%.Per il 2019 si prevede un andamento ancora positivo del settore, ma con tassi differenziati dei tre segmenti individuati: si attende un ulteriore calo del lavanolo (-1,7%), e la crescita (+1,6%) della sterilizzazione di strumenti chirurgici.A causa dell’andamento positivo del settore turistico, ci si aspetta un ulteriore incremento (+3%) dell’Alberghiero e della Ristorazione.L’area Collettività e Industria mostrerà un aumento del 2,8% per la crescente attenzione e importanza degli abiti da lavoro e dei DPI e per l’incremento dell’outsourcing.Descrizione e segmentazione del settoreLe imprese che operano in questo ambito erogano prevalentemente servizi di pulizia, disinfezione e sterilizzazione e noleggio. L'attività delle lavanderie industriali, comprensiva anche del noleggio, riguarda biancheria piana (asciugamani, tende, lenzuola, federe, ecc), tappeti, piumoni, materassi e guanciali, abiti da lavoro e DPI, set sterili per sala operatoria.Le lavanderie industriali che attuano esclusivamente o prevalentemente l'attività difinissaggio e lavaggio per l'industria tessile sono escluse dall’analisi.Il settore è suddivisibile nei seguenti segmenti, in relazione al servizio erogato e al mercato finale di riferimento:
- Sanità pubblica e privata (strutture ospedaliere, cliniche, istituti di cura), che può a sua volta essere segmentata in lavanolo, sterilizzazione di strumentazione chirurgica, sterilizzazione biancheria.
- Alberghiero e Ristorazione
- Collettività e Industria (industria/commercio/servizi, scuole, istituti di pena, comunità militari, sociali e religiose).
Caratteristiche e analisi della domanda: committenza pubblica e privataI principali elementi che influenzano la domanda di servizi di lavanderia industriale sono:
- quadro economico generale;
- scelte di politica economica nazionale, come risorse destinate alla sanità pubblica e tagli alla spesa sanitaria;
- scelte e strategie delle aziende clienti in ambito delle politiche di outsourcing;
- evoluzione della struttura industriale e commerciale nazionale (chiusura di attività, fallimenti, ridimensionamenti produttivi;
- introduzione di prodotti alternativi, come ad esempio il monouso nel settore della ristorazione
La domanda del settore è costituita da soggetti privati e pubblici che decidono di esternalizzare certi servizi no core, risolvendo così problematiche legate ad esempio all'utilizzo di personale dedicato, alla dotazione di macchinari e spazi specifici, o all'adempimento di normative ambientali. I potenziali clienti per le lavanderie industriali sono: strutture sanitarie pubbliche e private, case di riposo, alberghi, ristoranti, bar, industrie di trasformazione, commercio e servizi in genere, scuole pubbliche e private, istituti e realtà il cui personale indossa divise e uniformi.Il cliente pubblico e il cliente privato hanno caratteristiche e dinamiche diverse: la committenza pubblica si interfaccia con pochi e consolidati fornitori, che seleziona emettendo bandi pubblici che stabiliscono requisiti tecnici precisi. Le commesse gestite sono pluriennali, e tendono ad essere rinnovate col tempo.La domanda pubblica è generalmente più stabile di quella privata, perché la committenza pubblica non applica strategie di delocalizzazione.Le Leggi Finanziarie degli ultimi anni hanno tuttavia imposto vincoli alla spesa sanitaria, inducendo gli Enti ospedalieri a ridurre la spesa per i servizi, scaricando sui fornitori degli stessi la ricerca di migliore efficienza, attraverso richieste di sconto o tramite la proroga dei contratti in essere, evitando di indire nuovi bandi che permetterebbero di adeguare i prezzi delle commesse alla dinamica dei costi industriali.Pur dando la garanzia del credito, i clienti pubblici hanno di solito tempi di pagamento generalmente molto più lunghi rispetto alla clientela privata.La committenza privata non è obbligata ad indire gare pubbliche e può quindi scegliere liberamente i propri fornitori sul libero mercato senza vincoli particolari, creando così concorrenza tra le imprese.Nel settore alberghiero, la domanda è anche influenzata dall’andamento dei flussi turistici.Analisi e caratteristiche dell’offertaLa struttura dell'offerta è caratterizzata dalla presenza rilevante di società di piccola dimensione e a carattere locale. Lo scenario competitivo nazionale, nel quale operano 1.173 imprese, vede la presenza di:
- pochi grandi gruppi industriali e cooperativi, che operano su scala nazionale, caratterizzati da struttura organizzativa integrata e
complessa;
- poche aziende di medio-grandi dimensioni controllate da multinazionali;
- un elevato numero di piccole e medie aziende, prevalentemente specializzate in un'area di business;
- un numero preponderante di micro-aziende attive in ambito locale, in particolare nell'area alberghiero e ristorazione, che rappresentano la tipologia prevalente dell'offerta settoriale.
Mentre le aziende leader operano su tutto il territorio nazionale, cercando di spingersi anche sui mercati esteri, la maggior parte delle aziende del settore è attiva nell'ambito della propria regione e possiede solamente un sito produttivo.Nel settore operano prevalentemente aziende specializzate nell'attività di lavanderia industriale, includendo il noleggio e i servizi di sterilizzazione biancheria e strumenti chirurgici. Il livello di specializzazione è fondamentale nell'erogazione di alcuni servizi di lavanderia industriale, per i quali sono necessari l'impiego di particolari macchinari, ad esempio nell’ambito della sterilizzazione, e il rispetto di procedure controllate e standardizzate.Le aziende diversificate sono attive, nella maggior parte dei casi, nella vendita di prodotti e servizi affini al core business, come biancheria, abiti da lavoro e DPI, prodotti per la pulizia e l'igiene, panni per la pulizia industriale.Opportunità e rischi futuriLe opportunità per le aziende del settore si evidenziano nei termini dell’andamento positivo del settore turistico in Italia, per quanto riguarda l'area Alberghiero e Ristorazione, nello sviluppo sviluppo di servizi integrati, per quanto riguarda la Sanità, e, nel caso dell’area Industria e Collettività, crescente attenzione alla sicurezza dei processi produttivi che riguardano lo sviluppo del servizio di noleggio, trattamento e ricondizionamento degli abiti da lavoro.Eventuali minacce per il settore possono concretizzarsi nel caso si sviluppi una concorrenza elevata e basata prevalentemente sul prezzo, nei tempi di pagamento elevati della Pubblica Amministrazione, in particolare della Sanità, che determinano un'alta esposizione finanziaria per le aziende del settore, nell’utilizzo di prodotti monouso nell'ambito della ristorazione e, infine, nella razionalizzazione delle risorse in ambito sanitario, con la conseguente riduzione delle spese per acquisizione di servizi da parte delle strutture ospedaliere.