Linea Guida “La cultura del pulito”: TERZO VOLUME, OTTAVO CAPITOLO

3.8.1 La nota di caricoDetergentiMateriali di consumo (panni, spugne, ec.)Attrezzi di avvicinamento (asta telescopica, elevatori, ecc.)Attrezzi per il trasporto(carrelli, ecc.)Macchine (lavasciuga, spazzatrici, ecc.) La qualità (conformità) del prodotto “Il Pulito”, si ottiene in stretta connessione con un numero di panni sufficiente per completare le operazioni in programma.Con questo metodo si limiterà il rischio di rovesciare del liquido e soprattutto si eviterà di interrompere le operazioni di pulizia per risciacquare e pulire dei panni che successivamente avrebbero distribuito sulle superfici una soluzione non perfettamente pulita.Il lavaggio e il recupero dello stato d'uso conforme dei panni sarà effettuato al termine della globalità delle operazioni, ed eseguito in un apposito locale.Sono state attivate tutte le protezioni possibili ma chi proteggerà l'operatore della pulizia dallo stress provocato da un'attività considerata non gratificante?Ma come ci si protegge dall'ineducazione delle persone inquilini od ospiti dell'ambiente che, sottovalutandole problematiche derivanti dallo sporco, ne accentuano la formazione e non collaborano affinché le attività predisposte in tal senso conseguano gli obiettivi prefissati? Occorre sensibilizzare le persone sui rischi che un ambiente malsano riserva alla salute e sui riflessi negativi che la trascuratezza dell'aspetto estetico riflette sull'immagine.La funzionalità e l'agibilità di un locale sono fortemente condizionate dalla pulizia dello stesso, è necessario sviluppare costantemente i programmi di comunicazione all'interno degli ambienti utilizzando ininterrottamente gli strumenti informativi più efficaci. Questa situazione dipende dalla mancata sensibilizzazione sia degli addetti alle pulizie che degli utenti delle stesse. È necessario proteggere e prevenire questo stato di cose, coinvolgendo periodicamente le maestranze in incontri che trattino il tema della pulizia in quanto bene sociale, in quanto importante attività di prevenzione per le malattie ed elemento che agisce sull'immagine pubblica di una nazione e sulla dignità di un individuo.L'innesto delle barriere contro lo sporco tende a ridurre la formazione dello stesso; fanno parte delle barriere antisporco tutti quei materiali e tutte quelle operazioni che tendono a prevenire e ridurre la formazione della sporcizia. Barriere antisporco sono, ad esempio, i tappeti e gli zerbini posti all'ingresso per favorire le puliture delle suole delle scarpe ed evitare il trasferimento all'interno del locale di fattori di rischio.3.8.2 Materiale pulenteAppartengono a pieno titolo al set operativo delle pulizie industriali utensili realizzati fondamentalmente per altri settori operativi, ma che si sono rivelati utili negli interventi di pulizia, ad esempio:

  • raschini da vetri
  • lamette con supporto in plastica
  • spatole per stuccare i muri, utili per rimuovere sporchi secchi
  • pennellesse morbide per spolverare anfratti, spazi angusti
  • spugne abrasive, che a loro volta si suddividono per colore in base al grado di aggressività (bianco, scarsamente aggressivo – verde, mediamente aggressivo – marrone, aggressivo – nera, molto aggressivo)
  • frattazzo per bordi: è un attrezzo specifico formato da un manico, da uno snodo e da un supporto rettangolare cui viene fatto aderire un panno abrasivo.Serve per lavare a fondo lungo i bordi delle pareti, dove non arriva il disco della monospazzola
  • garza: pezza di tessuto di cotone o di tessuto-non tessuto che, avvolta sulla frangia della scopa,  facilita la scopatura e impedisce allo sporco di andare a contatto con la frangia stessa. Esiste anche un tipo di garza già impregnata da utilizzare come monouso.
Lo stesso materiale pulente si suddivide in relazione alle due forme di utilizzo, quella manuale e quella meccanizzata. In quest'ultimo caso i dischi abrasivi sono utilizzabili grazie al piatto trascinatore:
  • piatto (o piatto trascinatore): chiamato anche disco trascinatore è l'accessorio delle macchine (monospazzola e lavasciuga) che permette il movimento del disco abrasivo sul pavimento.
Materiale pulente caratteristico nell'azione meccanizzata è sicuramente:
  • il succhiatore, chiamato anche “piede”, è l'accessorio terminale dell'aspiratore, la parte che è a contatto con il pavimento e collegata all'asta rigida. Esistono tipi per aspirare acqua, polvere, per moquette, fissi, a rotelle, ecc.
Caratteristiche dei materiali di consumo(piatto agente):
  • abrasiva (spugne abrasive, raschietti)
  • raschiante (spatola, raschino da vetri)
  • morbida (pannolenci)
  • assorbente (spugna)
  • infiltrante (pennello, scopa, spazzola)
  • emulsionante (vello lavavetri)
  • detergente (stecca tergivetro, spingiacqua)
Panni microfibra a diversi colori per assegnarli ad ogni area e in numero sufficiente per evitare inutili risciacqui e velocizzare gli interventi ed evitare di pulire con un panno sporco.Il componente, l'attrezzo di contatto, appartiene alla sfera dei materiali di consumo di un “piatto agente” che va collegato a un attrezzo (attrezzo di avvicinamento).A differenza dell'azione chimica quella meccanica impatta lo sporco con un materiale solido usando la pressione, l'abrasione, il movimento, l'emulsione, la distribuzione per determinare il distacco o l'aderenza dello sporco e per applicare una protezione a seconda della tipologia.3.8.3 Attrezzi di avvicinamentoPer agevolare la conoscenza, li suddivideremo in virtù di queste due funzioni:Trasporto
  • secchio (per il trasporto dei liquidi o per riporre materiali  bagnati)
  • carrello portasacco per la raccolta dei rifiuti
  • carrelli a uso magazzino viaggiante, dove sono trasportate le scorte per gli interventi di vario tipo
  • carrello mop strizzatore: è l'attrezzatura razionale per effettuare in termini moderni la manutenzione manuale a umido. È formata da un carrello che trasporta due secchi (acqua e prodotto chimico da una parte e acqua sporca di recupero dall'altra) con una presa che consente di strizzare adeguatamente il mop. È l'alternativa al superato concetto di lavare con lo straccio che obbliga fra l'altro a strizzare utilizzando le mani.
 Posizionamento e raggiungimento della superficie
  • palette alzaimmondizia
  • bastone per la scopa
  • scope
  • scale per raggiungere superfici elevate
  • aste telescopiche
  • asta rigida, accessorio dell'aspiratore, che unisce il tubo flessibile al succhiatore
  • tubo
  • lo stesso vaporizzatore è considerato un attrezzo di avvicinamento, che consente di raggiungere la superficie da diverse posizioni
Una particolare attenzione deve essere riservata gli attrezzi per il dosaggio dei prodotti chimici, quali sono i dosatori.L'evoluzione delle attrezzature di avvicinamento richiede un continuo aggiornamento degli operatori, infatti gli attrezzi di nuova concezione modificano sostanzialmente la gestualità abituali.Tra i vari attrezzi di avvicinamento citiamo i più importanti:
  • scale: consentono all'operatore di raggiungere direttamente la superficie
  • elevatore: consente all'operatore di operare in altezza su una piattaforma protetta
  • scopa a  forbice: agevola la rimozione dello sporco di grossa pezzatura su superfici molto estese e sgombre
  • carrello duo mop: consente il trasporto di una maggiore quantità di acqua, permettendo di operare più a lungo senza perdite di tempo per i rifornimenti
  • manici con snodo: consentono  di raggiungere anfratti diversamente inaccessibili
  • aste con sgancio dal  piatto agente: consentono di staccare il piatto agente senza piegarsi ed innescare il ricambio
  • prolunghe elettriche: consentono di reperire la corrente elettrica da locali adiacenti
In sintesi, ognuno di questi attrezzi è predisposto per agevolare il contatto del materiale agente con la superficie e consentire all'operatore di assumere una posizione conforme all'azione che deve intraprendere.3.8.4 Le macchineDue sono gli aspetti predominanti che suggeriscono l'uso incondizionato della macchina. Il primo sicuramente legato alla riduzione della fatica fisica dell'operatore, il secondo è strettamente legato all'uniformità del risultato, fornendo una qualità costante del prodotto “Il pulito”.Le principali macchine presenti sul mercato:
  • aspiratori: indispensabili per la pulizia di manutenzione professionale quindi veloce ma nello stesso tempo accurata di superfici dure e tessili;
  • battitappeto: pulisce e aspira al tempo. Risulta quindi più veloce rimuovere anche lo sporco più profondo;
  • aspiratori e aspiraliquidi: sono prodotti specialistici ineguagliabili che la spuntano invariabilmente con qualsiasi tipo di sporco da quello grossolano al più fine, liquido o asciutto. L'aspiratore deve essere dotato di microfiltri per evitare che il pulviscolo aspirato fuoriesca dall’aspiratore;
  • lavamoquette: insuperabili per la pulizia di moquette e imbottiture. Grazie alla pressione, viene spruzzata una soluzione detergente che raggiunge le fibre più profonde delle superfici tessili e quindi lo sporco viene catturato e al tempo stesso aspirato;
  • spazzatrici: costituiscono l'aiuto ideale per tenere puliti viali, ma anche grandi superfici come piazze, parcheggi, garage, magazzini e capannoni;
  • lavasciuga pavimenti: ideali per la pulizia di fondo e di manutenzione di superfici dure o elastiche le lavasciuga pavimenti puliscono, fregano e aspirano in un solo passaggio lo sporco utilizzando, a seconda dei casi, la tecnica a rullo o a disco;
  • idropulitrici: delle idropulitrici per la pulizia ad alta pressione esistono la versione a freddo e quella a caldo. Si possono trasportare, spostare e funzionano con motore elettrico monofase e trifase o motore a scoppio;
  • monospazzola: è una macchina che sostituisce la vecchia operazione manuale di lavaggio dei pavimenti. Può essere utilizzata anche per la lucidatura, per la manutenzione a secco e per il lavaggio della moquette. Con questo termine si vuole intendere anche la corrispondente macchina a tre spazzole. Ne esistono diversi tipi, quella tradizionale ha il piatto che fa circa 140-150 giri al minuto. Il tipo ad alta velocità ha il piatto che fa da 280 a 400 giri/minuto Oggi esistono quelle ad altissima velocità, fino a 2000 giri/minuto.
3.8.5 AbbigliamentoLa divisa dell'operatore oltre a proteggere i suoi abiti civili agisce in veste di strumento di comunicazione dell'immagine aziendale e di riconoscimento nel contesto ambientale.L'abbigliamento deve distinguere gli operatori, la loro qualifica e a quale linea di intervento siano addetti.È consigliabile che l'operatore sia dotato oltre che della divisa anche di un marsupio con l'interno impermeabilizzato e resistente agli attrezzi acuminati dove poter riporre il materiale in esubero, disporre di un attrezzo di emergenza o riporre un rifiuto dimenticato, evitando di ritornare sul posto per completare l'operazione.3.8.6 ProtezioniIn relazione alla tipologia di intervento ogni operatore userà le protezioni indicate dai manuali per la sicurezza e sia il Tecnico ambientale sia il Responsabile della forza lavoro si adopereranno costantemente per il rispetto della normativa 626.Il Responsabile della gestione del personale sarà altresì nominato “Responsabile della Sicurezza”.L'attività di pulizia ha una sua casistica di infortuni derivanti dall'uso di detergenti con i relativi e conseguenti rischi per la pelle o per gli occhi a causa delle inalazioni. Tuttavia, gli inconvenienti maggiori derivano dall'uso dei macchinari con motori elettrici, utilizzati in un'attività che prevede l'uso di acqua, che come noto è un trasmettitore di corrente. Per questa ragione per ogni tipo di intervento l'operatore deve munirsi di protezioni adeguate:
  • occhiali
  • mascherina
  • guanti
  • scarpe con punta rinforzata o stivali
  • grembiuli
Oltre al tradizionale segnale di pavimento bagnato, in fase di allestimento sono numerose le segnaletiche per consentire lo sviluppo delle operazioni senza arrecare danno o disturbo alle persone in transito.La protezione è il presupposto essenziale per una corretta esecuzione delle attività di pulizia, infatti l'innesto o l'applicazione di una protezione deve consentire la scorrevolezza dell'intervento, evitando continui rallentamenti per ripulire superfici adiacenti interessate dagli schizzi e per evitare che il detergente danneggi superfici a esse incompatibili.Affinché ciò sia possibile, occorre utilizzare materiali adatti allo scopo, tra questi suggeriamo il nastro adesivo di carta, per isolare le prese di corrente, il film di plastica, per avvolgere gli arredi e, in occasione di trattamenti del pavimento, è importante che i residui degli acidi o dei deceranti non vengano trasportati su altri pavimenti, è consigliato quindi utilizzare due diversi tipi di scarpe.Ogni intervento può determinare situazioni a rischio per altre superfici per effetto:
  • caduta
  • schizzo
  • adiacenza
In ognuno di questi casi l'intervento sarà preceduto dall'innesto di barriere di protezione. Inoltre, nel corso delle operazioni, in relazione alla provenienza dello sporco si potrà individuare l'opportunità di innestare delle barriere antisporco quali zerbini o tappeti autopulenti, per evitare eventuali tagli alle superfici.

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