In futuro P. truncatus farà parte della nostra fauna? È difficile stabilirlo ora. Sappiamo che è originario dell’America Latina, ed è stato introdotto in Africa probabilmente nel 1970 con presenza riconosciuta nel 1981.
truncatus in Africa ha visto una rapida espansione iniziale e ha confermato il proprio stato di xilofago e di infestante allineandosi con gli autoctoni più dannosi per il mais. Oltre alle aree colonizzate ci sono segnalazioni in altri paesi, tra cui l’Italia (2005), dove però non si è stabilito. Limite a nuove colonizzazioni sono state forse le condizioni climatiche, che però stanno subendo cambiamenti accelerati in tutto il pianeta con possibile espansione di questa specie.In quest’ottica, in data 8 aprile 2020 è stato firmato a Pechino dalle autorità competenti il protocollo sui requisiti fitosanitari per l’esportazione del riso dall’Italia alla Cina, si cita in modo specifico anche P. truncatus, che dovrà essere oggetto di sorveglianza. Si rende quindi necessario anche nel nostro Paese monitorare la presenza di P. truncatus con l’impiego di trappole a feromone.Due molecole compongono il feromone di aggregazione prodotte dai maschi, che richiamano entrambi i sessi. Studi effettuati hanno definito risposte mutevoli con l’età degli adulti e individuato una specifica proporzionalità tra le due sostanze emesse che consente di ottimizzare la cattura anche con basse infestazioni.Sulla base di queste conoscenze abbiamo sviluppato come gruppo di ricerca inPest l’erogatore di feromone per P. truncatus che proponiamo in uso con trappole sospese o da impiego a pavimento.
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