Uffici non eco-compatibili: dipendenti delusi

Come si sentono collaboratori e dipendenti ora che si torna a lavorare in presenza? Per saperlo Essity, azienda globale nei settori dell’igiene e della salute con il proprio marchio Tork, ha realizzato un sondaggio che ha coinvolto 12mila persone in 7 Paesi europei.L’indagine rivela che un clamoroso 84% dei dipendenti desidera un ufficio più rispettoso dell’ambiente. Il 43% delle persone ritiene che i propri uffici siano ‘vergognosamente’ non ecocompatibili e quasi la metà è delusa dal fatto che la propria azienda non abbia migliorato nulla durante la pandemia. La ricerca mostra anche che 7 dipendenti su 10 si sentono liberi di prendere l’iniziativa e molti hanno già preso in considerazione l’idea di implementare autonomamente pratiche ecocompatibili, dato che, afferma circa 1 su 3: “I dirigenti non sembrano affatto preoccuparsi del pianeta”.Se a questo si aggiunge la risposta del 66% che, nella ricerca di un nuovo lavoro, sceglie le aziende in base alla loro reputazione e ai loro comportamenti in materia di sostenibilità, è evidente che molte realtà dovrebbero essere consapevoli di questo cambiamento. Per riuscire a attrarre e trattenere le persone in questi tempi difficili, un ufficio ecologico dovrebbe essere una priorità.Temi come il riciclo e la riduzione dei rifiuti, l’uso dell’energia e una migliore comunicazione interna sulla sostenibilità sono le principali priorità da affrontare secondo i dipendenti. “Negli ultimi 18 mesi c’è stato un netto cambiamento nell’atteggiamento generale delle persone, che affrontano la questione della sostenibilità più seriamente che mai. C’è una chiara aspettativa e richiesta di un ufficio eco-compatibile, cosa che non tutti i datori di lavoro stanno prendendo sul serio. Semplici passi, come il miglioramento delle pratiche di riciclo e la riduzione dell’uso di energia, possono già fare la differenza, ma solo se si coinvolgono i propri dipendenti e si comunica con loro per raggiungere il minor impatto ambientale”, afferma Riccardo Trionfera di Essity Professional Hygiene. “Con il nostro servizio Tork PaperCircle® – aggiunge Trionfera – aiutiamo già le aziende di 14 Paesi a riciclare gli asciugamani di carta usati. Questo servizio ha un grande impatto in quanto non solo riduce i rifiuti, ma anche l’emissione di carbonio complessiva. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che il 95% dei clienti ha dichiarato che il servizio Tork PaperCircle® ha aumentato la consapevolezza complessiva della sostenibilità* tra il personale della loro struttura.Maggiori informazioni su questo servizio su https://www.tork.it/servizi/soluzioni/tork-papercircle* Basato sui risultati di un sondaggio condotto nel gennaio 2022 su 41 clienti Tork PaperCircle® in Europa.

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