I maxi atomizzatori e i trattamenti green

I nebulizzatori di elevata potenza possono trattare 16 ettari in un’ora di lavoro erogando un minimo di 800 l di sospensione d’uso. In questi grandi numeri anche le virgole hanno il loro peso.
Il trinomio formulazione/attrezzatura/operatore deve essere rigorosamente ai massimi livelli diprofessionalità. Il mio obiettivo è presentare atomizzatori o nebulizzatori che dir si voglia di notevole potenza ipotizzando un utilizzo, a parer mio, assai interessante di disinfestazione “verde” che affronteremo a chiusura dell’esposizione.

I PRODOTTI

Per meglio inquadrare il problema è necessario analizzare i formulati che giocoforza devono essere abbinati a queste importanti attrezzature. Nell’approcciarmi il primo catalogo che ho sfogliato è quello della società INDIA di Padova. La cosa è del tutto casuale, ma mi sembra che non sia successa per caso. INDIA scrive “Questo catalogo è stato creato per offrire ai Disinfestatori Professionali l’Informazione e i Prodotti necessari alla Formulazione della Soluzione Ottimale, nello sforzo comune di preservare e migliorare l’Ambiente e la Vita umana”. Un’enunciazione chiara con un obiettivo altrettanto chiaro. L’interessante è che coerentemente tutte le pagine sono state strutturate in modo da “esaminare il problema e quindi scegliere la soluzione ottimale”. Infatti ogni capitolo si apre con una tabella riassuntiva di cui viene enunciato il “perché” e a seguire ogni parassita trova i prodotti più adatti per la sua eliminazione esposti in modo ragionato. Raccomandando di attenersi alle indicazioni stampate in etichetta mi limito a riportare i prodotti indicati per la lotta alle zanzare adulte: Permesect 150 SV, Microsene e Microsin i cui dettagli si possono trovare consultando www.indiacare.it o contattando la società info@indiacare.it . Il secondo documento consultato è Professional Pest Control Bayer. Il catalogo sottolinea che nei prossimi anni vi saranno numerosi cambiamenti che coinvolgeranno il settore del Pest Control e Bayer pone in particolare l’accento sulla ricerca di prodotti rispettosi dell’ambiente, con un “ascolto” sempre più vicino ai propri clienti contribuendo concretamente anche alla crescita professionale dei disinfestatori. Non a caso la sua cultura professionale si basa su quattro capisaldi: Leadership, Integrità, Flessibilità, Efficienza (in sintesi LIFE). Nella gamma Bayer per lotta alle zanzare adulte spicca l’Aqua K-Othrine che fra, i numerosi plus, si avvale dell’esclusiva tecnologia antievaporante FFAST TM . Naturalmente la gamma è più vasta, ma non è questa la sede per dettagliarla (vedi www.bayercropscience.it ). Il terzo catalogo è quello di ZAPI Expert che ha come fi ore all’occhiello sei punti cardini: Competenza e Professionalità, Materiale Tecnico Informativo (richiedetelo è davvero eccellente NdA), Assistenza tecnica, Training e Addestramento, Consulenza Normativa (sempre più indispensabile NdA) ed Entomologica, Affi dabilità-Velocità-Puntualità. Inoltre è doveroso sottolineare che molti loro prodotti si avvalgono di Tecnologia a Basso Impatto Ambientale, fra cui taluni insetticidi che utilizzano solventi di origine naturale vegetale (BIA Green). Fra i prodotti indicati per la lotta alle zanzare adulte cito: Boxtar, Ekoset, Profen (vedi www. zapiexpert.it e per informazioni rivolgersi a info@zapiexpert.it). L’enunciazione rischia di superare i limiti che mi ero imposto, in effetti l’obiettivo erano le attrezzature, ma ritengo indispensabile sottolineare l’esistenza di un formulato del tutto particolare il Piretro verde della Copyr (gruppo Zeltia). Questo prodotto è a base di estratto naturale di piretro senza PBO, il che da una parte elimina il componente chimico di sintesi e dall’altra riduce ulteriormente il già breve effetto nel tempo del piretro. Ne deriva che è necessario utilizzarlo con la massima attenzione. Però, se così facciamo, eliminiamo asintoticamente a zero il rischio di residui. (www.copyr.eu e copyr@copyr.it ).

ATTREZZATURE

Tutti i prodotti elencati (più altri che il lettore può trovare nella gamma di Colkim, Bleuline, O.S.D) devono essere distribuiti con idonee attrezzature che possono essere delle “semplici” pompe a spalla per arrivare ai maxi atomizzatori di cui riportiamo delle immagini tanto per dare un’idea delle dimensioni e della grande capacità operativa. Ognuno di questi “mostri” può mediamente trattare 16 ettari in un’ora di lavoro (oltre tre milioni di metri cubi aria-ambiente), erogando da un minimo di 800 l di sospensione d’uso (Basso Volume) per arrivare a 1600 se si decide di passare al Medio Volume e così via a salire. A tutto questo si deve aggiungere che le goccioline erogate sono miliardi e miliardi per cui la precisione di erogazione e ogni altra istruzione operativa devono essere studiate con la massima precisione e competenza. Un’azienda per la lotta adulticida alle zanzare si fa vanto di avere una speciale formulazione che consente il più basso dosaggio unitario di deltametrina al mondo. In questi grandi numeri anche le virgole hanno il loro peso e le scelte devono essere fatte tenendo conto di tutte le variabili in gioco. Il trinomio PMC (p.a. e formulazione)/ attrezzatura/tecnico operatore deve essere rigorosamente ai massimi livelli di professionalità. Va aggiunto che quasi tutte le aziende forniscono le proprie attrezzature di dispositivi elettrostatici atti a diminuire il rischio deriva. Se si tiene conto che alcune aziende fornitrici di prodotti hanno in catalogo dei coadiuvanti in grado di migliorare ulteriormente le performance del binomio prodotto-attrezzatura si capisce come progettare una lotta adulticida non debba trascurare nessuna risorsa tecnica atta a migliorare i risultati, aumentando contemporaneamente la tutela dell’ambiente. Come esempio vale il H.L.P. Heat and Ligt Protector (additivo concentrato per soluzioni insetticide, ritarda la degradazione da calore e raggi UV; ideato per formulazioni in solventi vegetali); oppure il Solvente Db Green della Colkim (www.colkim.it e colkim@colkim.it ). La presentazione di questi coadiuvanti è quanto mai opportuna per introdurre quell’applicazione a cui ho fatto cenno in apertura. Si tratta di diminuire nell’aria- ambiente la concentrazione delle polveri sottili. Per questa ragione mi piace prendere a prestito il titolo della biografia di Claudio Martignani: “La forza di un’idea”. Martignani fu infatti il primo in Italia a promuovere da vero pioniere la tecnica dei trattamenti antiparassitari a Basso Volume. Ed è con lui che ho esplorato la “mia” idea di utilizzare il Basso Volume per il contenimento delle polveri sottili. Il virgolettato è doveroso perché ho poi scoperto che il problema era stato affrontato per vie parallele da R. De Vita (noto imprenditore e “inventore” salernitano) che con grande disponibilità, mi ha inviato una nota tecnica che sintetizza un suo brevetto che verrà analizzato in dettaglio in un futuro che spero prossimo. Data l’importanza dell’obiettivo ogni contributo è utile, anzi indispensabile. In concreto la “mia” idea è di utilizzare i nebulizzatori opportunamente adattati per erogare una miscela di acqua caricata elettrostaticamente e addizionata con uno stabilizzante-antievaporante. In prima approssimazione sembrerebbe sufficiente una concentrazione intorno allo 0,2% per raggiungere il punto di eccellenza che è utilizzare la massima percentuale d’acqua possibile (>99%). Se utilizzassimo solo acqua necessariamente micronizzata e a bassi volumi (non abbiamo la disponibilità di Giove pluvio) le particelle evaporerebbero troppo velocemente e non raggiungerebbero l’effetto voluto di creare un legame abbastanza stabile fra micro goccia e particella di polvere sottile in modo da farle precipitare a terra. Il protocollo operativo sarebbe: (A) l’allarme scatterebbe allorquando i dati analitici delle polveri sottili forniti dalle centraline superano le soglie di allarme; (B) i nebulizzatori entrerebbero in azione con il vantaggio (C) che i risultati sarebbero documentati in tempo reale dalle centraline stesse. Tanto per avere un’idea, seppur generale, della capacità operativa di un maxi atomizzatore (nebulizzatore) è facile calcolare che in una notte di lavoro si potrebbe “sanificare” un volume di circa 20 milioni di metri cubi di aria-ambiente (sufficienti ad attenuare la presenza delle polveri sottili in una cittadina di 30-50.000 abitanti) . Certo sarebbe necessario disporre di una planimetria delle aree sensibili e studiare gli itinerari in modo razionale. I consumi si aggirerebbero in 5.000 l di acqua e quantità omeopatiche di stabilizzanti-antievaporanti. Inoltre nulla vieterebbe di integrare tali interventi con razionali piani di lotta alle zanzare adulte inserendo o affiancando agli itinerari “antipolvere” anche quelli “antizanzare”. Ottimizzando così il rapporto costo/ beneficio. Il sistema proposto è affascinante e si sposerebbe, a parer mio e come ho esposto, molto bene con la disinfestazione verde. In un caso i l bersaglio sarebbe u n ’ e n t ità inquinante “non biologica ” . Ma chi dice che “disinfestare” debba necessariamente avere come bersaglio un parassita? In un altro i bersagli diventerebbero due o più. In ogni caso il “rischio biologico” diminuirebbe sensibilmente. Le goccioline erogate sono miliardi e miliardi per cui la precisione di erogazione e ogni altra istruzione operativa devono essere studiate con la massima precisione e competenza.

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