La prima edizione di CleaningPiù ha tagliato senz’altro brillantemente il traguardo che si era dato: promuovere un momento di confronto a tutto tondo sulla cultura del pulito. Obiettivo centrato, dunque, come ha evidenziato in chiusura dei lavori Giorgio Albonetti, presidente del Gruppo LSWR che ha da poco festeggiato il decennale di un’intensa attività finalizzata alla divulgazione scientifica. “Quasi 400 iscritti alle varie sessioni, con oltre 1600 visualizzazioni dirette nell’arco di tre intensi giorni di incontri, 12 sessioni di lavoro, ben 38 autorevoli esperti del settore, attivi in ambito associativo, istituzionale e accademico, anche in rappresentanza di alcune tra le principali sigle associative della vasta filiera impegnata nel mondo del professional cleaning e della sanitation”. Un bilancio che, come ha sottolineato il nostro editore, ha premiato lo sforzo di quanti si sono impegnati con grande professionalità e passione all’organizzazione e realizzazione dell’evento. “Un ringraziamento particolare - ha continuato Albonetti - va a tutti i prestigiosi relatori che si sono alternati on line con grande competenza, allo staff che ha curato gli aspetti organizzativi e gestionali, al direttore tecnico della rivista, dottor Maurizio Pedrini, artefice del convegno, alle prestigiose associazioni che l’hanno patrocinato, agli sponsor, alle aziende e realtà associative con le quali ci auguriamo di avere costruito una preziosa partnership, anche in vista della prossima edizione, della quale fisseremo presto le date. Questo Convegno Digitale - ha concluso - non vuole, ovviamente sostituirsi ad analoghi eventi in presenza, ma integrare e arricchire l’offerta informativa e formativa in un ‘mondo’, quello del pulito professionale, che ha costantemente bisogno di momenti di dialogo e nuovi stimoli culturali e scientifici per crescere ulteriormente, acquisendo a pieno titolo il ruolo che gli spetta nella società civile”. In effetti, solo ora che il know how di conoscenze ed esperienze sviluppato nella tre giorni di incessante full immersion digitale dedicata alle grandi tematiche culturali, economiche e sociali del cleaning, sono impresse e permanentemente fruibili nel sito internet creato apposta per l’occasione www.cleaningpiu.it, ci si può forse rendere conto di quale valore aggiunto abbia prodotto la nostra iniziativa per l’universo del pulito professionale italiano. È difficile, se non impossibile, sintetizzare in poche righe l’impressionante mole di argomenti e problematiche affrontate, sempre in modo approfondito ed esaustivo. Oltre alla chiarezza espositiva, è giusto sottolineare la grande disponibilità dei relatori, pronti a fare i salti mortali per prove tecniche, registrazioni e dirette spendendosi per conciliare la partecipazione al Convegno Digitale con altri, molteplici e gravosi impegni. Ciò che più conta è la sensazione che, davvero, l’1, il 2 e il 3 febbraio, la nostra proposta sia stata accolta nel migliore dei modi, seminando bene per gli anni a venire. I protagonisti del settore hanno avuto modo di discutere non solo temi cruciali, di grande interesse per il presente del settore, ma hanno anche proiettato lo sguardo alle principali sfide che attendono il mondo del cleaning professionale. In primis, ma non solo: innovazione, trend tecnologici, transizione digitale ed ecologica. Professionisti, aziende e stakeholder si sono confrontati anche sulle grandi sfide che attendono un comparto sempre più importante che ha rivelato il suo peso strategico durante la pandemia da SARS CoV 2 e adesso chiede alle istituzioni e all’opinione pubblica di non cadere nuovamente nell’oblio. Ma cerchiamo di analizzare, in estrema sintesi, ciò di cui si è parlato, approfondendo la conoscenza delle varie sessioni. Il 1 febbraio la sessione inaugurale è stata dedicata al tema: “Le nuove sfide dell’igiene, le esigenze sanitarie, sociali ed economiche”, con gli interventi del sociologo prof. Domenico De Masi, del presidente di AFIDAMP Fab, Giuseppe Riello, del formatore Franco Cesaro e di Giulio Guzzi, AFIDAMP Ambassador. Al centro dell’attenzione di questo primo momento e dei successivi interessanti incontri i bisogni emergenti nell’ambito dell’igiene professionale, partendo da un’accurata riflessione sulle priorità emerse durante la pandemia, con focus sulle necessità in ambito socio-sanitario e sull’importanza strategica della formazione professionale degli operatori. Si è poi proseguito con una seduta dedicata alle opportunità economiche per il settore aperte dal PNRR che offrono stimolanti scenari di finanziamento e sviluppo sia per le aziende di produzione e distribuzione, sia per le imprese di pulizia e multiservizi del professional cleaning. A seguire una sessione sul tema critico delle gare d'appalto. La mattinata si è quindi conclusa con uno sguardo al futuro in tema di sostenibilità ambientale: come le industrie affrontano la crisi determinata dall’improvvisa impennata del costo delle materie prime e della bolletta energetica. Giornata assai intensa e densa di spunti di straordinario interesse anche quella del 2 febbraio, dedicata alla delicata tematica della cura dell’igiene comunitaria. Il tema: “Igiene diffusa, sanità e ambienti civili” è stato sviscerato con il preciso intento di indagare sui profondi cambiamenti in atto nel settore e sui nuovi trend della pulizia professionale. Riflettori puntati, in particolare, sulle applicazioni in sanità e nei luoghi di cura, con due sessioni dedicate al tema della massima igiene, a garanzia della salute dei pazienti e dei soggetti più fragili. Si è cercato di individuare le migliori strade praticabili, a garanzia della prevenzione delle ICA (Infezioni Correlate all’Assistenza), che vedono purtroppo l’Italia indossare la maglia nera in Europa, assieme alla Grecia, per numero di casi, in costante aumento nei nostri ospedali. Una sessione è stata invece focalizzata sulle necessità di igiene e pulizia nei luoghi di vita comunitaria, che più necessitano di adeguate operazioni di sanificazione e disinfezione degli ambienti, per garantire igiene e sicurezza a tutela di operatori e fruitori. Gli ultimi appuntamenti della giornata hanno invece affrontato la complessa sfida dell’innovazione che il settore del professional cleaning deve affrontare anche nel campo dell’intelligenza artificiale e della robotica. In particolare sono stati esaminati il tema della transizione digitale e dell’innovazione, considerando che tra gli effetti sortiti dalla pandemia vi è stata anche una significativa accelerazione del processo di digitalizzazione delle imprese. Chiusura in bellezza, venerdì 3 febbraio con la giornata dedicata al tema: “Igiene diffusa, servizi alla persona e al consumatore”. Le prime due sessioni hanno analizzato le crescenti esigenze di pulizie professionali sempre più qualificate e specializzate, nel settore dell’Ho.Re.Ca., della ristorazione e delle strutture ricettive, con un approfondimento sul monitoraggio e sul controllo degli infestanti. La domanda posta dal mercato è quella di soluzioni innovative che si basino sul risparmio di acqua, energia e ore di lavoro, che stanno orientando il settore verso una completa rivoluzione ecologica. Di notevole spessore anche le ultime due sedute: la prima concentrata sulla problematica dell’igiene nell’industria alimentare, con focus sul controllo delle procedure di pulizia e sanificazione, sicurezza alimentare e prevenzione di tossinfezioni, dalla produzione alla distribuzione, e il costante aggiornamento delle stesse. A conclusione della giornata, una sessione ha preso in esame il settore della distribuzione e della logistica 4.0 al servizio del pulito. Per le aziende produttrici di tecnologie per il pulito professionale, il problema di un’efficiente ed economica gestione della Supply Chain è sempre stato al centro dell’interesse.Un grazie sincero va a tutti i professionisti, relatori e moderatori - rappresentanti del mondo accademico, delle associazioni di settore e del mondo produttivo-industriale - che, con la loro esperienza e le loro competenze, hanno reso intenso e stimolante il programma tecnico-scientifico. Li citiamo in ordine alfabetico, certi che avremo modo, nell’arco dell’anno che ci separa dalla prossima edizione, di approfondire i temi da essi affrontati, con resoconti e interviste specifiche. Grazie, dunque a: Paolo Bisogni (Ailog), Adriana Bizzarri (Cittadinanza Attiva), Paola Bortoletto (Andis), Massimiliano Brugnoletti (Studio Legale Brugnoletti & Associati), Pier Angelo Cantù (Rental Blog), Enzo Capizzi (Copyr Igiene Ambientale), Franco Cesaro (Studio Cesaro & Associati), Alessandro D’Andrea (ADA), Toni D’Andrea (ISSA PULIRE Network), Domenico De Masi (Studio De Masi), Carmine Esposito (FNIP), Paolo Fabbri (Punto 3), Francesco Fiorente (Pest Lab), Barbara Fiorucci (ANIP-Confindustria), Alberto Firenze (HCRM), Stefano Gaiofatto (Byblos Art Hotel Villa Amistà), Roberto Galli (AFIDAMP distributori), Nadia Galluzzo (Liguria Ricerche), Antonello Giannelli (ANP), Teresa Giordano (Gruppo Bauli), Massimo Antorige Giubilesi (Giubilesi & Associati), Giulio Guizzi (AFIDAMP), Andrea Laguardia (Legacoop produzione & servizi), Gregorio Mangano (AIISA), Emanuele Marcora (Dirigente Scolastico), Cirillo Menini (AIDP), Antonio Montanile (Ospedale Brindisi), Alessandro Panico (AFIDAMP), Sonia Re (APCI), Giuseppe Riello (AFIDAMP), Camillo Rossi (Ospedale di Brescia), Renato Santinon (Dussman), Roberto Spaggiari (ARCO Chimica), Lia Tozzi (Ordine Ingegneri Rieti), Alberto Claudio Tremolada (ADACI), Margherita Zambuco (AIH), Stefano Zardetto (OTAV). Grazie a Chiara Scelsi, Francesca De Vecchi e Fabio Chiavieri, che hanno affiancato, con grande competenza e professionalità, il direttore tecnico Maurizio Pedrini, nel moderare le varie sessioni. Infine ringraziamo gli sponsor - 4CleanPro, Allegrini, Arco, Comac, Copyr, Ditta Falvo, Falpi, Industrie Celtex - che hanno sostenuto questa iniziativa.Maurizio Pedrini