Capita a tutti di aver bisogno di usare il bagno pubblico di un bar, dell’ufficio, di un treno, di un cinema, di un posto di sosta in autostrada, di un ospedale, di una stazione. Non dimentichiamo che i servizi igienici al pubblico sono un’importante conquista delle società più evolute e organizzate, per permettere e promuovere standard di vita dignitosi (in termini di igiene e comfort) anche esternamente alle mura domestiche. Ma purtroppo le toilette pubbliche in Italia sono poche (anche nelle principali città e mete turistiche) e quindi sempre più persone, che hanno urgenza di recarsi ai servizi, devono fare affidamento sugli esercizi commerciali della zona. Ricordiamo che le toilette sono obbligatorie in tutti gli esercizi che prevedono un’attività di somministrazione di alimenti e bevande, quindi bar, ristoranti, pizzerie e tutte le attività che prevedono una sosta. Non lo sono, invece, per quei locali come pizzerie d’asporto o gelaterie dove c’è un consumo immediato o l’asporto del prodotto e in cui non è previsto un servizio ai tavoli.Nonostante i costi di gestione dell’area bagno siano relativamente bassi, l’aspettativa che il cliente ha nei confronti dei servizi igienici aperti al pubblico, è spesso disattesa sia in Italia che all’estero, infatti, il livello di igiene e comfort di questo ambiente lascia troppo spesso a desiderare. Spazi che, non ignoriamolo, devono essere disponibili e ben sanificati per tutti i clienti del locale, tra cui bambini, anziani e disabili. Il bagno pubblico è un ambiente pericoloso?Gli scienziati della Florida Atlantic University (Usa) hanno condotto uno studio all’interno dei bagni pubblici per verificare quante goccioline finiscono nell'aria azionando lo sciacquone dei wc, e quanto tempo restano sospese lì attorno. È importante saperlo perché quell'aerosol di microgocce può contenere i microbi espulsi con le produzioni corporali. La ricerca ha evidenziato che a ogni sciacquo, si generavano migliaia di gocce più piccole di 3 micrometri (millesimi di mm), che possono stare a lungo sospese in aria: per la precisione, le microgocce sono state rilevate per 20 secondi dall'inizio dello sciacquo, fino a un'altezza di 1,5 metri. È dunque evidente che l’area washroom è quella che richiede particolare cura e attenzione da parte dell’operatore di pulizia in un locale pubblico. Di questo il cliente del locale è sempre più consapevole, tanto più dopo la pandemia che ha reso ancora più centrale questa sensibilità. È stato infatti dimostrato come le superfici possano essere veicolo di trasmissione delle infezioni e come la pulizia rappresenti di fatto una barriera tra gli agenti patogeni e la nostra salute. L’area washroom rappresenta dunque una vera e propria vetrina degli standard igienici del locale soprattutto nel caso di un luogo frequentato dal pubblico, dove un’attenta pulizia degli spazi diventa fondamentale sia per una questione di sicurezza degli utenti, sia per una questione di reputazione dell’attività. Un bagno pulito e ben fornito è sinonimo di una gestione che prende seriamente il benessere dei propri lavoratori e clienti, e diventa quindi una fonte di rassicurazione fondamentale. Ma, purtroppo, non è sempre così: non è raro trovare bagni in cui mancano persino le dotazioni di base, come carta igienica, asciugamani monouso, sapone, igienizzanti, cestini dei rifiuti. L’igiene delle mani e non soloLa pandemia ha inoltre innalzato l’attenzione sull’igiene delle mani, considerato il principale veicolo per la trasmissione di patogeni: mani pulite e igienizzate sono infatti fondamentali nella prevenzione di malattie e infezioni. Non solo il lavaggio ma anche la fase di asciugatura delle mani rappresenta una fase cruciale nel mantenimento delle condizioni di igiene dell’ambiente bagno. Un recente studio condotto per conto di ETS (European Tissue Symposium) da Leeds Institute of Medical Research dell’Università di Leeds ha dimostrato come l’asciugatura delle mani tramite asciugamani in carta monouso riduca di 10 volte la dispersione di virus rispetto ad altri sistemi di asciugatura.(fonte: https://europeantissue.com/hygiene/studies/assessment-of-potential-for-viral-contamination-via-aerosols-generated-during-hand-drying/).Il Manifesto dell’area washroomPartendo da queste considerazioni, AFIDAMP ha elaborato, e continua a sostenere, un progetto che mira a diffondere la necessità della pulizia dell’area washroom. L’associazione, in collaborazione con FIPE-Confcommercio e Codacons, sì è concentrata in particolare sul settore Ho.Re.Ca. per sensibilizzare i gestori dei ristoranti, delle aree di servizio, delle mense, dei bar a una buona cura dello spazio bagno all’interno del proprio locale. In particolare è stato realizzato un manifesto che, oltre che presentare un decalogo riportante le principali operazioni di pulizia rispettate dal locale nell’area bagno, mette in evidenza l’attenzione che il gestore pone alla pulizia di questa area e di conseguenza informa il cliente che si trova in un ambiente salubre e nel quale la sua salute è un fattore di primaria importanza.Esistono, infatti, alcuni criteri minimi di applicazione volontaria su come debba essere strutturato, allestito e gestito un servizio igienico aperto al pubblico, al fine di poter garantire il corretto livello di igienicità e comfort a chi lo usa. Tra questi la disponibilità, sempre, di carta igienica, sapone e asciugamani monouso, la dichiarazione dei turni di pulizia, la presenza di cestini, l’accessibilità ai disabili, la presenza di un’area nursery. La possibilità di utilizzare tutti gli strumenti con il minor contatto possibile. E ancora viene suggerito il minimo contatto con maniglie, interruttori, pulsanti e rubinetteria che, tutte insieme, di fatto costituiscono la principale fonte di germi all’interno di aree molto frequentate. Capitolo a parte e di grande rilevanza è quello relativo alla manutenzione degli impianti e bocchette di aerazione. Le aziende del settore sono pronte a venire incontro ai proprietari dei locali con attrezzature e prodotti che possono semplificare il loro lavoro permettendo di offrire un servizio inappuntabile ed efficiente. Ancora una volta, però, il fattore umano è determinante per il corretto svolgimento di tutte le operazioni. È dunque fondamentale la formazione dell’operatore addetto alla pulizia dell’area washroom, una formazione che non può prescindere dalla comprensione dell’importanza del lavoro che si sta facendo. Non è infatti sufficiente fare le pulizie ma è necessario farle con l’obiettivo di raggiungere standard igienici adeguati e che garantiscano la sicurezza del cliente e del lavoratore. Il progetto, che si basa su un’applicazione volontaria, ha avuto grande diffusione e oggi permette di valorizzare la modalità di gestione del locale e l’attenzione da parte della proprietà nei confronti della clientela. (il Manifesto di Igiene e Comfort La Pulizia nel Bagno, realizzato in collaborazione con FIPE – Confcommercio e Codacons si può scaricare dal sito Afidamp https://www.afidamp.it/it/progetto-area-washroom.html)Un bagno che garantisce standard igienici adeguati rappresenta un esempio concreto di sostenibilità sociale, un impegno per la salute pubblica che può anche essere ottenuto attraverso la scelta di prodotti orientati alla sostenibilità ambientale, un binomio che non necessariamente porta ad un costo maggiore ma ad una efficienza degli investimenti e ad una ottimizzazione delle risorse.La cura degli utenti e la cura dell’ambiente ottenute attraverso soluzioni efficienti che garantiscano la crescita dei profitti e la salute pubblica, un’area washroom che diventi metafora di un modello di business efficace.Francesco Pasquini, vice presidente AFIDAMP