A volte c’è un po’ di verità nei proverbi, per l’allarme ratti vale: Mal comune mezzo gaudio! O se preferite: commune naufragium omnibus solacium. Se tutti naufragano c’è una sorta di sollievo collettivo. In entrambe le locuzioni il concetto è che le sofferenze sembrano meno gravi quando sono divise con altri. In effetti non si tratta tanto di uno stato di sofferenza quanto il non sentirmi solo di fronte a risultati parziali nella lotta ai roditori sinantropi in ambito cittadino. Le mie esperienze hanno radici lontani partono da città siciliane di media dimensione per arrivare ad alcuni capoluoghi di regione e parecchie cittadine balneari. In tutte queste occasioni o per oggettive difficoltà ambientali (una gestione dei rifiuti disordinata), limiti economici inadeguati, oggettive difficoltà organizzative e in alcuni casi una certa confusione fra le competenze sul campo e quasi sempre un mix delle variabili elencate. Ragione per la quale leggere l’allarme roditori nella megalopoli statunitense New York mi ha fatto sentire in buona compagnia. In primo luogo cerco di riassumere i dati salienti di una certa utilità nella Grande Mela, per evidenziare le linee guida per un progetto in prima approssimazione: New York city ha una estensione complessiva di ≈ 784 km² che sommati ai ≈ 430 km² di acque danno un totale di ≈ 1214 km² in un mix di terra ferma, isole e quindi molte coste. Per avere un termine di paragone il territorio comunale di Milano è 181,8 km², mentre Venezia è più del doppio 414,6 km² e Roma arriva a 1.285 km² ben 71 km² della città del Nord America. Non c’è paragone invece per popolazione: Roma ≈ 3 milioni New York 8,468 milioni (il valore si riferisce al censimento del 2021). La città statunitense si affaccia sull’Oceano Atlantico, è attraversata dal fiume Hudson ed è suddivisa in distretti: la penisola di Manhattan, le isole di Brooklyn, Queens e Staten Island e il Bronx che invece è su terraferma. Credo che poche città possano vantare tante tipologie ambientali e una densità abitativa così elevata. Le fogne di New York si estenderanno per centinaia di km, la quantità di cibo per l'approvvigionamento alimentare è inimmaginabile e ancor più difficoltosa sarà la gestione dei rifiuti. Essendo alla stessa latitudine di Napoli per cui il clima è caldo d’estate e più freddo della città campana per l’influenza dell’oceano.Allarme rattiDifficile valutarli data la complessità della città ma la leader del progetto li ha accennati in una conferenza stampa: