Il cleaning professionale cresce nel 2022. Ottimismo per il 2023

Il mercato del cleaning professionale si conferma solido, come emerge dall'indagine annuale commissionata da Afidamp a Cerved. Il 2022 è stato particolarmente positivo per le aziende produttrici: interessati tutti i segmenti, con un 65% di aziende in crescita. Per il 2023 poco meno del 50% delle aziende è ottimista circa la crescita del fatturato, specie le aziende produttrici di prodotti chimici (60%).Un ottimo segnale che sta a significare che le imprese del settore, in particolare quelle di medie dimensioni, hanno reagito assorbendo almeno una parte dei costi, aumentati nel 2022 per energia e materie prime e per l’andamento dell'inflazione.Il mercato complessivo dei produttori del settore del cleaning è valutato per l’anno 2022 intorno ai 3,9 miliardi di euro, con crescite per tutti i settori. Gli associati Afidamp rappresentano oltre 2 miliardi di euro di fatturato e hanno fatto registrare una crescita del 13%.

I dati nel dettaglio

Considerando il fatturato generato in Italia e all’estero, il comparto che ha registrato la crescita più elevata è quello dei produttori di Carta, che registra un incremento del 19% per un totale di 763,8 milioni di euro. Segue il comparto Macchine, con una crescita del 13% per 589,7 milioni di euro. I Chimici crescono del 5% e raggiungono un fatturato 2022 di 367 milioni di euro. Le Attrezzature crescono dell’11%  con 78, 3 milioni di euro e Fibre e Panni del 4% (28,7 milioni di euro). Crescono anche Accessori e Ricambi Macchine (+13%) e Altri Prodotti (+5%). Sui mercati stranieri la quota di fatturato più importante viene registrata dal comparto Carta, con un +26%, seguito dal comparto Macchine, con un +14%. I produttori di chimici hanno una maggiore concentrazione sul mercato interno, infatti la percentuale export è pari al 12%.Circa l’80% delle aziende rappresentate  lavora sui mercati stranieri, per il 70% sui Paesi della UE.

L’andamento del 2023

Le rilevazioni fatte sulle aziende top player associate AFIDAMP mostrano un andamento decisamente buono per il 2023. Il comparto Macchine segnala una crescita del 20,6% nel primo trimestre 2023, rispetto al 2022, con una quota di export pari a oltre il 40%. Il settore Carta continua la sua crescita con un +33% e una quota di export del 30,2%. Seguono i Prodotti Chimici con un incremento nel primo trimestre 2023 del 14,8%. Lieve flessione per Attrezzature/Fibre e Panni con un -0,3%, seppure con una crescita complessiva di export del 69%.

Il mercato della distribuzione

Il settore della distribuzione è formato da circa 1630 aziende, che generano un fatturato stimato globale di 2,65 miliardi di Euro, in leggero aumento rispetto al 2021, grazie, in parte alle performance delle imprese appartenenti alle fasce di fatturato medio-alto e alto, in parte all’adeguamento dei prezzi dovuto all’aumento dei costi. Da questo universo è stato estratto un campione di 250 aziende, rappresentative delle diverse tipologie di distributori per dimensione, attività e localizzazione geografica. Ne emerge un quadro che vede contrarsi la numerica di aziende di piccole dimensioni e si presenta un mercato in cui il 20% delle aziende fattura più di 5 milioni di euro e determina complessivamente oltre il 60% del fatturato del settore.I prodotti chimici, con un fatturato di 790 milioni di euro e una quota del 32%,   rappresentano la componente relativamente più rilevante del settore (in lieve calo rispetto al 2021), seguiti dalla vendita di macchinari (20% con generazione di oltre 500 milioni di euro di fatturato) e dai prodotti di consumo, anch’essi con 500 milioni di euro di fatturato e una quota del 17%.  In generale si segnala il buon andamento del 2022, che prosegue anche con le previsioni del 2023. Oltre quattro aziende sudieci prevedono una crescita del proprio fatturato, mentre una quota di poco inferiore ritiene di confermare i risultati attuali. Tra le più ottimiste le aziende di medie dimensioni.Analizzando insieme il comparto della produzione e quello della distribuzione l’indagine conferma il buon andamento dell’intera filiera del Cleaning professionale nel 2022 e anche le buone previsioni per il 2023, evidenziando come il settore intero sia riuscito ad assorbire le criticità degli aumenti dei costi di energia e materie prime e del difficile clima internazionale.Fonte: Comunicato stampa Afidamp

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