I servizi di disinfestazione fanno parte a tutti gli effetti del più generale contesto dei servizi di pulizia; in parte ne seguono l’andamento di mercato, ma si differenziano nettamente in numerosi aspetti. Partendo da un dato generale, l’analisi di Cerved di agosto 2023 segnala che il mondo della pulizia e della disinfestazione ha avuto un rallentamento nel 2022 rispetto al trend positivo precedente. Tra le cause, ha avuto certamente un ruolo il mancato rinnovo del Bonus Sanificazione e la fine dell'emergenza sanitaria, con l'applicazione meno generalizzata dei protocolli di disinfezione e il ridimensionamento delle risorse destinate alle attività straordinarie di pulizia (sia in ambito pubblico che privato).
Un quadro generale
Il fatturato dei servizi di pulizia raggiunge circa 7.450 milioni di euro; i servizi di disinfestazione hanno una quota del 4,5% rispetto al totale. Per quest’ultimo ambito, il 2022 conferma l'andamento positivo (+2,1%), pur se in rallentamento, come conseguenza del venir meno della domanda di servizi aggiuntivi proveniente dalle aziende che avevano fatto ricorso ad interventi straordinari di disinfestazione e sanificazione durante il periodo pandemico. La domanda è stata sostenuta dalla ripresa di quei mercati di destinazione, come ad esempio quello turistico, che erano stati in precedenza fortemente penalizzati dall’emergenza sanitaria.L’analisi Cerved prova a stimare quali saranno le evoluzioni per il prossimo futuro e, relativamente ai servizi di disinfestazione, le previsioni di medio-lungo termine restano positive. Dopo il rallentamento atteso nel biennio 2023-2024 dovuto alle minori risorse a disposizione delle imprese, anche a causa dell’inflazione, è prevedibile un’accelerazione del ritmo di crescita, trainato soprattutto dall’evoluzione delle condizioni climatiche. L’aumento delle temperature avrà effetti molto importanti per il settore: già oggi stanno proliferando nel nostro paese nuove tipologie di infestanti. L’altro elemento che giocherà un ruolo importante nei prossimi anni è di tipo normativo: l’implementazione di nuove regole sempre più rigide in materia di sicurezza alimentare daranno impulso alle attività del settore. Tabella 1 - Dimensione e andamento del mercato (MLN €) 2019202020212022Var ‘222023Var ‘232024Var ‘24Servizi di pulizia6.8606.9307.2207.4503,2%7.5451,3%7.5800,5%Servizi di disinfestazione3163323403472,1%3531,7%3581,4%Totale7.1767.2627.5607.7973,1%7.8981,3%7.9380,5%Fonte: Analisi e stime Cerved su fonti qualificate.Tabella 2 - Ripartizione Mercato interno per area d'affari (in %)Variabile 2022PercentualeServizi di pulizia95,5Servizi di disinfestazione4,5Totale100Fonte: Analisi e stime Cerved su fonti qualificate.
Un mercato frammentato
Il mondo della disinfestazione, come più in generale quello della pulizia, è molto frammentato con la presenza di molte imprese individuali. Le cosiddette “barriere all'entrata” per chi voglia operare nel settore sono apparentemente modeste; tuttavia, soprattutto in alcuni settori della pubblica amministrazione e della sanità e in alcuni ambiti dell'industria, per poter intervenire servono notevoli capacità finanziarie e gestionali. Per partecipare alle gare d'appalto e per ottenere l'assegnazione di importanti commesse, le imprese interessate devono effettuare rilevanti investimenti per raggiungere una dimensione adeguata al tipo di intervento, realizzare sinergie per riuscire ad essere presenti e operativi in più segmenti e disporre di un buon know how tecnologico. Non ultimo, devono anche avere la capacità finanziaria necessaria per sopportare i lunghi tempi di pagamento tipici del settore pubblico.A rendere più complicate le possibilità di inserirsi nel settore da parte di nuovi competitors ci sono anche i rapporti consolidati con la clientela degli attuali operatori e l’evoluzione generale del settore che si sta muovendo verso la creazione di centrali d'acquisto, l’unione di più enti che, insieme, provvedono al soddisfacimento delle loro necessità sulla base di un'unica procedura per tutti. Anche la diffusione dei contratti pluriennali e il loro prolungamento con continue proroghe, per l’interesse degli enti appaltanti di lasciare congelate le tariffe, rappresentano un ulteriore limite al possibile ingresso di nuovi operatori.La competizione tra gli operatori è fortemente incentrata sul prezzo. Fanno parziale eccezione alcuni settori come quello sanitario o segmenti specialistici come quello dell’industria alimentare e chimica/farmaceutica in cui le caratteristiche qualitative dei servizi erogati sono più importanti rispetto alla variabile di prezzo. Anche la capacità di fornire servizi integrati ha un ruolo importante.Le aziende sono molto disomogenee per dimensione, specializzazione e struttura dell’offerta. È in crescita il divario tra le aziende leader e quelle meno strutturate e proprio nei servizi di disinfestazione è evidente un aumento della concentrazione, favorita dai processi di “Mergers and Acquisitions” (M&A), ossia di operazioni societarie e di finanza straordinaria che hanno portano alla fusione e/o all’acquisizione di società.
Principali strategie in atto
Le principali aziende attive nell’ambito dei servizi di disinfestazione stanno puntando con convinzione sull’offerta di servizi ecosostenibili, grazie all’uso di strumenti e soluzioni a minor impatto, cercando di ridurre l’utilizzo di esche tossiche attraverso il ricorso a sistemi di allontanamento meccanici e/o antintrusione. Stanno anche investendo sulla digitalizzazione dei processi tecnico-operativi per il controllo degli infestanti. Per contrastare la concorrenza sul prezzo delle piccole aziende, gli operatori più strutturati puntano sul miglioramento del servizio giocando sulla personalizzazione dell’offerta in termini sia di attrezzature e prodotti utilizzati, sia di orari di lavoro e tempestività degli interventi, ma anche con l’utilizzo di specifiche piattaforme informatiche per differenziarsi dalla concorrenza. In un settore delicato quale quello dei servizi di disinfestazione alcuni operatori hanno strutturato dei team dedicati per rispondere alle esigenze della pubblica amministrazione nella lotta contro gli infestanti, soprattutto roditori e zanzare, e per gestire le azioni di allontanamento dei volatili.
Certificazioni & sostenibilità
Il possesso delle certificazioni, sia di prodotto che di sistema, non è solo un elemento di differenziazione e di accreditamento sul mercato, ma una vera e propria conditio sine qua non per partecipare alle gare di appalto. Non stupisce la crescente attenzione verso l’ottenimento di questi riconoscimenti, così come più in generale verso i temi della sostenibilità. Non a caso sono sempre di più le aziende che presentano regolarmente il proprio bilancio di sostenibilità e lo saranno ancora di più in futuro dato che a gennaio è entrata in vigore la direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive).Le principali aziende attive nell’ambito dei servizi di disinfestazione stanno puntando sull’offerta di servizi ecosostenibili, grazie all’uso di strumenti e soluzioni a più ridotto impatto ambientale come, ad esempio, lampade a Led, attrattivi biologici per gli insetti, formulati bio per i trattamenti antilarvali preventivi, postazioni derattizzanti in plastica bio.Soprattutto le aziende più evolute pongono maggiore attenzione all’attuazione quotidiana di pratiche sostenibili, dalla riduzione dei consumi energetici nelle sedi di lavoro al rinnovamento del parco auto con l’introduzione di vetture ibride o elettriche e la corretta gestione dello smaltimento rifiuti.I maggiori impatti ambientali nel settore delle pulizie sono dovuti al consumo di acqua e all'utilizzo dei detergenti: nell'ambito dei servizi di disinfestazione l'impatto ambientale è ancora maggiore ed è dovuto all'uso di sostanze chimiche per combattere gli infestanti. Alla luce delle norme comunitarie e nazionali, che si traducono in ordinanze regionali e comunali e puntano alla limitazione dell'utilizzo di sostanze chimiche a tutela dell'ambiente, delle persone e di animali cosiddetti "non bersaglio", chi è impegnato sul fronte della disinfestazione tende a ridurre progressivamente le sostanze chimiche utilizzate ed è maggiormente attivo in attività di monitoraggio, controllo e ispezione tramite soluzioni meccaniche, naturali, repellenti e biologiche.In generale si prevede una crescente attenzione nei confronti della sostenibilità (ambientale, economica e sociale), anche in funzione dell’adozione dei nuovi CAM (Criteri Ambientali Minimi, in vigore da giugno 2021 e richiamati anche nel nuovo codice degli appalti). Sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, per individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita.Elaborazione dati Cerved Marketing Intelligence a cura di David Migliori