Grazie all’esame di oltre due milioni di valutazioni di ospiti internazionali, il portale di prenotazioni HOTEL INFO ha stilato una graduatoria che riguarda il livello di pulizia delle camere negli alberghi più frequentati in Europa.
Nel settore alberghiero, la qualità dell’ospitalità si misura in primo luogo dal grado di pulizia degli ambienti, soprattutto delle camere. Pulizia e sanificazione sono le priorità per gli ospiti, di qualunque nazione siano e in qualunque nazione e hotel soggiornino.Ma non in tutti i paesi gli standard di pulizia soddisfano le aspettative, come emerge dallo studio effettuato da HOTEL INFO, il portale di prenotazioni che ha raccolto le considerazioni e le valutazioni di oltre due milioni di turisti internazionali. Da questo studio emergono dati interessanti, che fanno “piazza pulita” di alcuni pregiudizi, come, per esempio, quelli che attribuiscono ai paesi nordici, quelli scandinavi, per intenderci una qualità di vita decisamente superiore rispetto al resto del mondo, almeno quello europeo. Gli utenti di HOTEL INFO hanno valutato l’albergo in cui hanno soggiornato utilizzando un sistema a punti (da 0 a 10) e considerando la qualità della pulizia in camera e negli ambienti comuni, il rapporto prezzo/servizi offerti, la gentilezza e la competenza del personale, eccetera. La situazione europea Prendendo in considerazione solo il punteggio attribuito alla pulizia, emerge che i paesi dell’Est europeo sono i più attenti al benessere dei propri ospiti. Al primo posto, con un ponteggio di 8,75 si attestano gli albergatori della Slovacchia, seguiti da quelli della Bulgaria con 8,70 punti. Una conferma, rispetto all’immaginario collettivo, viene dalla Svizzera, che, con 8,66 punti, si insedia al terzo posto, incalzato però, al quarto, dalla Polonia, con 8,65 punti. Al quinto posto l’Austria, al sesto la Croazia e, solo al settimo la Germania (peraltro risalita di alcune posizioni rispetto all’anno precedente) pari merito con il Portogallo. Noni e decimi rispettivamente gli albergatori di Repubblica Ceca e Romania. Sei paesi dell’Est Europeo tra i primi dieci posti. L’Italia, il “bel paese” per antonomasia, meta turistica assai richiesta non rientra in questa Top Ten, ma, con 8,42 punti, rimane nel gruppetto delle prime 15 nazioni. I paesi del Nord Europa, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, sono più “elastici” riguardo alla pulizia delle loro strutture ricettive. Gli utenti di HOTEL INFO, infatti, assegnano punteggi bassi agli alberghi della Danimarca (7,73 punti) e della Norvegia (7,92), che si attestano agli ultimi posti della classifica europea. Anche nel Regno Unito (7,95) pare che l’igiene non sia tra le priorità degli albergatori, così come nei Paesi Bassi (7,96), in Belgio (7,97), Francia (7,98). La decina dei meno virtuosi si completa con Grecia, Turchia, Svezia e Ungheria, che, pur superando gli 8 punti, possono essere considerati non completamente soddisfacenti dal punto di vista dell’igiene alberghiera. «La pulizia negli hotel europei con molto più di sette punti è da considerarsi da buona a molto buona», ha affermato Jörg Malang, Chef Product Officer di HOTEL.INFO, commentando i risultati, «tuttavia non bisogna sottovalutare la graduatoria stilata online dagli ospiti, perché fotografano una realtà che parla di esigenze sempre più consapevoli e un’offerta che deve adeguarvisi». La situazione italiana L’Italia è meta di turisti provenienti da tutto il mondo per le sue bellezze naturali, per la ricchezza di opere d’arte e di siti che mantengono le tracce di una storia forse unica al mondo, tanto che è il Paese che detiene il maggior numero al mondo di siti considerati dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. E proprio i turisti hanno valutato il tipo di ospitalità offerto, anche in questo caso fornendo spunti di riflessione e di stupore. Dal confronto con le più grandi città italiane, Udine, Bolzano e Trieste, si attestano ai primi posti per quanto riguarda igiene e pulizia delle strutture alberghiere. È sorprendente che luoghi più tradizionalmente meta di turismo, come le località balneari della Romagna, vera e propria “fabbrica” del divertimento e dell’ospitalità, o città d’arte come Firenze e Roma, o città, come Milano, meta di turismo d’affari e, quest’anno, di un turismo internazionale attirato da Expo 2015, non rientrino tra i primi dieci posti della soddisfazione degli ospiti che hanno valutato la qualità della ricezione. Tra le “grandi” del turismo d’arte, solo Venezia, Verona e Padova rientrano nella Top List. Non ci sono città del sud Italia, tranne la piacevole eccezione di Bari. Per quanto, sempre a detta di Jörg Malang, Chef Product Officer di HOTEL.INFO, con più di otto punti la pulizia delle camere d’hotel possa essere considerata molto buona, e quindi anche le dieci “maglie nere” possano ritenersi negli standard di qualità, tuttavia non vanno ignorati i segnali di minore gradimento. Pare quasi che città come Roma, Firenze, Milano da una parte, e Rimini, Napoli, Palermo, Genova dall’altra, non si sforzino di migliorare le proprie performance in quanto si considerino “mete obbligate” del turismo nazionale e internazionale. Ma, oggi, non c’è più niente di sicuro. Le informazioni volano in tempo reale e fanno tendenza. Oggi più che mai occorre mantenersi all’altezza della propria storia.