Come valutare offerte - contratti per un servizio di disinfestazione in una realtà complessa come quella ospedaliera
Delineare un metodo il più possibile esaustivo e contemporaneamente sintetico per impostare un’offerta-contratto tale da consentire un servizio di disinfestazione a 360°. A chi è rivolta la nostra Fatica?Da una parte alle ditte di servizio e dall’altra alla Direzione Sanitaria e Provveditorato di un presidio ospedaliero anche se, a livello metodologico, il criterio (a parer mio) è applicabile a ogni realtà che necessiti di dover essere difesa dagli attacchi di parassiti ed entità biologiche infestanti. L’esposizione tecnica è relativamente semplice. I punti critici sono essenzialmente due. Il primo riguarda la ditta di disinfestazione che ponendosi l’obiettivo di offrire un servizio tecnicamente corretto deve renderlo credibile soprattutto dal punto di vista costo/beneficio; il secondo interessa l’acquirente che vuole disporre di un servizio adeguato con il miglior rapporto costo/beneficio. C’è quindi una convergenza di intenti, ma se non c’è omogeneità nelle varie offerte si rischia che un servizio inadeguato sia comparato a un servizio adeguato progettato tenendo conto delle effettive esigenze del committente. CRITERI DI VALUTAZIONE In effetti è impossibile fornire un metro oggettivo di stima. Pur tuttavia ci sono dei parametri misurabili. Intanto definiamo: perché, dove, cosa, come, quando, chi, così da creare una griglia di valutazione che consenta delle stime il più possibile attendibili. Come vedremo più avanti per ogni sottosistema ci potrebbero essere due punti di vista (dato che gli attori sono almeno due). PERCHÉ Il committente ha più obiettivi: ottemperare alle leggi (sicurezza compresa), eliminare o quanto meno tenere sotto controllo i parassiti con il minor disagio possibile, spendendo il meno possibile. La ditta di servizio deve ricavare un utile garantendo al committente che rispetterà le leggi, garantirà i risultati (in sicurezza) documentandoli, effettuerà i servizi senza procurare disagi e che farà il tutto in modo economicamente ottimale. Il rispetto delle leggi è dimostrabile disponendo di personale in regola e utilizzando risorse tecniche altrettanto rispettose delle norme. I risultati saranno dimostrati con report degni di tale nome, i disagi saranno evitati, ad esempio, operando in orari concordati e l’economicità dell’offerta sarà provata dai tecnici messi sul campo e dal montante ore. DOVE Il criterio generale è la lotta mirata, ovvero là dove serve per il minimo di tempo necessario. Tale metodo è reso particolarmente utile dalle dimensioni e dalla complessità di cui ci si occupa. A tal proposito riportiamo l’esempio di una grande realtà ospedaliera. Mancano nella tabella alcuni dati non forniti dal presidio ospedaliero, ma indispensabili a esempio la superficie totale, il numero dei padiglioni, la superficie a verde, lo stato dell’arte delle varie strutture, la stima della pressione di infestazione esterna, la gestione dei rifiuti. Una volta presa coscienza di cosa stiamo esaminando per realizzare un’offerta o richiesta consapevolmente “adeguata” si dovrebbe definire parassita per parassita incrociando il grado di pericolosità area per area. Legenda (vale anche per le altre tabelle) (*) : si intende il rischio igienico-sanitario (non viene preso in esame il rischio di immagine, ma è chiaro che una blattella vista in cucina ha un peso diverso da una blattella vista da un parente nel comodino di una camera di degenza). +++++ altissima probabilità di essere presente ++++ alta probabilità di essere presente +++ media probabilità di essere presente ++ bassa probabilità di essere presente + nessuna probabilità di essere presente (dal punto di vista statistico) NB: i dati riportati sono puramente indicativi e limitati all’esperienza diretta degli AA Si riportano le due specie di blatte più diffuse per sottolineare le importanti differenze di micro habitat dando per note le diverse caratteristiche bio-etologiche. La necessità di distinguere le varie specie di entità parassita vale per tutti gli infestanti: zanzare (è chiaro che la presenza di Culex pipiens molestus presuppone tipologie di lotta diverse da una Aedes geniculatus (che ovodepone nelle cavità degli alberi). La precisione non è un eccesso di zelo scientifico, ma una necessità tecnica. COSA Vero è che progettare o richiedere un servizio di disinfestazione analitico per parassita e micro habitat è pressoché impossibile (almeno non ne abbiamo conoscenza), ma in alcune realtà è stato realizzato seguendo il criterio delle approssimazioni successive: ovvero ogni anno si migliorava la conoscenza del problema adottando tecniche di lotta sempre più precise. Per cui è utile stabilire i servizi che si ritengono necessari localizzandoli area per area secondo un criterio di priorità. (§) Il cosa viene indicato come macro-sottosistema, ma a livello di offerta-progetto o richiesta-capitolato l’essere analiticamente precisi è necessario. (°) La difesa fitosanitaria è indicata un poco arbitrariamente con priorità 3, perché se si intende anche la valutazione della stabilità di un albero (resistenza al vento) la priorità per esigenze di sicurezza diventa 1. COME In questa sede le risorse tecniche e le procedure operative non sono prese in esame per limiti di spazio, ma soprattutto dandole per conosciute. Pur tuttavia, a puro titolo esemplificativo, facciamo cenno ad alcuni sistemi ancora non sufficientemente noti. Ad esempio se l’ospedale è in un contesto a rischio virosi trasmesse da zanzare ipotizzare l’utilizzo di erogatori automatizzati di PMC per garantire un’efficace lotta adulticida non dovrebbe essere trascurato. Parimenti l’adozione nelle caditoie e tombini di erogatori automatici di formulati larvicidi. Anche il controllo dei piccioni potrebbe utilmente avvalersi dell’impiego di EcoTorri piccionaie integrate dalla distribuzione di prodotti antifecondativi a base di nicarbazina. Sono solo esempi. Prenderli in esame non significa adottarli, resta il fatto che ignorali a nostro avviso potrebbe rappresentare una pericolosa trascuratezza. QUANDO Questo importante capitolo dovrebbe rispondere ai criteri della lotta guidata; cioè stabilire un criterio di monitoraggio per area e per parassita. Ad esempio, in una cucina o nella sala mensa per qualsivoglia entità infestante il monitoraggio deve essere fatto tutti i giorni (vedremo più avanti da chi). Nelle “aree tecniche” potrebbe essere sufficiente una volta all’anno da parte di una ditta specializzata all’uopo incaricata. Fermo restando che il personale ospedaliero dovrebbe essere informato di come e a chi segnalare la presenza di ospiti indesiderati. CHI In parte la divisione dei compiti fra il personale ospedaliero e la ditta dei servizi è già stata anticipata. È evidente, e la legge lo richiede nelle filiere alimentari, che il monitoraggio deve essere effettuato tutti i giorni, mentre la ditta incaricata dei servizi lo deve fare con particolare scrupolo quando esegue il servizio. In parallelo ai monitoraggi, che devono essere formalizzati e trasmessi a chi di dovere per le elaborazioni del caso, si rendono necessari dei controlli di efficacia da parte del committente o da un professionista a tale scopo incaricato e autocertificati dalla ditta che effettua i trattamenti. TIRANDO LE SOMME Sicuramente c’è una convergenza di interessi fra colui che richiede i servizi e chi li offre. Il primo misura l’offerta secondo il criterio costo/beneficio, il secondo invece deve poter ricavare un necessario tornaconto offrendo un servizio adeguato al prezzo/beneficio. Se le richieste vengono esposte in modo dettagliato i punti di eccellenza sono due: da una parte la capacità organizzativa di offrire un servizio al miglior prezzo dall’altra di effettuare controlli affinché i risultati siano “misurati”. Blatta orientalis (Scheda bio-etologica) NOME SCIENTIFICO: Blatta orientalis NOME ITALIANO: Scarafaggio comune - blatta nera - blatta delle case NOME INGLESE: Oriantal Cockroach NOME SPAGNOLO: Cucaracha oriental - Cucaracha negra - Cucaracha de cañería INQUADRAMENTO SISTEMATICO Phylum: Arthropoda Classe: Insecta Ordine: Blattodea Famiglia: Blattidae Specie: Blatta orientalis DIMENSIONI Ooteca: 10-12 mm Adulto: 20-32 mm CARATTERISTICHE E DIFFUSIONE La femmina è nera con abbozzi alari; il maschio bruno scuro con ali appena più corte dell’addome, ma vola raramente. Hanno zampe atte a correre, ma si arrampicano con difficoltà. Le blatte sono lucifughe e gregarie. La specie è cosmopolita e diffusissima in tutta Italia. HABITAT Ambienti con igiene scarsa: scantinati, fognature, tubi di scarico, gabinetti, fessure delle pareti, depositi di rifiuti nei palazzi, ecc. ABITUDINI ALIMENTARI Specie onnivora e vorace; predilige i rifiuti alimentari. CICLO BIOLOGICO Uovo > neanide > ninfa > adulto Durata del ciclo: 300-800 gg Schiusura ooteca: dopo 40-50 gg dalla deposizione N° generazioni/anno: policiclico N° uova femmina: 8-30 ooteche, contenenti 14-20 uova ciascuna Svernamento: in ambienti confinati il ciclo vitale è continuo Durata vita adulto: 35-180 gg LIMITI TERMICI PER LO SVILUPPO Temperatura ottimale: 20-29°C Blattella germanica (Scheda bio-etologica) SPECIE: Blattella germanica NOME VOLGARE: Fochista - Blattella - Blatta grigia INQUADRAMENTO SISTEMATICO Classe: Insecta Ordine: Blattodea Famiglia: Blattellidae DIMENSIONI Ooteca: 7-9 mm Adulto: 10-16 mm CARATTERISTICHE E DIFFUSIONE Piccola blatta grigio-giallastra, con due bande scure longitudinali sul pronoto. Entrambi i sessi sono alati, ma volano raramente. Si arrampicano con facilità sulle superfici lisce poiché hanno zampe fornite di ventose. Sono lucifughe ed hanno istinto gregario. Tale specie è diffusissima in tutta Italia. HABITAT Ambienti caldi, umidi e protetti quali abitazioni, ospedali, panetterie, bar, ristoranti, ecc.. In particolare si può rinvenire in gabinetti, cucine, distributori automatici di bibite, lavastoviglie industriali, impianti di condizionamento, macchine del caffè, ecc.. ABITUDINI ALIMENTARI Onnivora, può arrivare a nutrirsi anche di colla di rilegature, carta da parati, cuoio. CICLO BIOLOGICO Uovo Þ neanide Þ ninfa Þ adulto (vive 128-153 gg) Durata del ciclo: 50-300 giorni. Schiusura ooteca: dopo 14-20 giorni dalla deposizione. N° generazioni/anno: policiclico. N° uova femmina: 4-8 ooteche, contenenti circa 40uova ciascuna. Svernamento: in ambienti confinati i cicli sono continui. LIMITI TERMICI PER LO SVILUPPO Temperatura ottimale: 30-33°C Prevenzione: Accurata pulizia e attenta gestione dei rifiuti. Protezione degli alimenti. Sigillatura di ogni crepa, cavità e fessura, con particolare riguardo a battiscopa, paraspigoli, controsoffittature, ecc..