Grande affluenza per l’Expo-Conference della disinfestazione svoltosi a Rimini in marzo. Più di 50 aziende leader in Italia e all’estero hanno caratterizzato l’area espositiva dell’evento. Ne parliamo con il neo presidente Marco BenedettiA cura della redazioneSi è conclusa da poco la quinta edizione di Disinfestando Pest Italy, l’Expo-Conference della disinfestazione organizzata da ANID (Associazione nazionale delle imprese di disinfestazione) e ancora non si è spento l’eco di una edizione che ha proposto una due giorni ricca di appuntamenti, incontri, convegni ed eventi. Dall’inaugurazione alla Tavola Rotonda sui temi per il controllo del vettore Aedes, approfondendo l’attuazione della direttiva Biocidi, le linee guida e strategie in altri Paesi Europei e il ruolo della formazione nella professionalità degli operatori, per terminare con la celebrazione del ventennale di Anid.«Lo abbiamo preparato con cura e con impegno – commenta Marco Benedetti, che dal mese di gennaio è il nuovo presidente Anid -, confrontandoci con gli eventi delle altre Associazioni, in Europa e negli USA, ascoltando i problemi e le richieste dei Colleghi Disinfestatori e Fornitori in giro per l’Italia: insomma abbiamo lavorato per oltre un anno perché Disinfestando 2017 fosse un’edizione adeguata al livello che ha raggiunto oggi, in Italia e in Europa, l’attività di fornitura di servizi di pest control.Volevamo che la 5^ edizione della Expo-Conference fosse la testimonianza della crescita che la nostra Associazione ha perseguito in questi 20 anni, celebrando un anniversario importante.I risultati sono stati, possiamo dirlo con certezza e anche con un certo orgoglio, molto superiori alle attese, anche le più ambiziose, e non solo per il numero degli operatori presenti, quasi 2.000, che colloca Disinfestando allo stesso livello delle più affermate manifestazioni, quali il PestEx di Londra e il Parasitech di Parigi, ma anche per la qualità e l’importanza delle problematiche discusse e la partecipazione di Rappresentanti di Organizzazioni quali l’asiatica FAOPMA e le Associazioni di Germania, Polonia, Slovenia, Catalogna, di ASSOCASA e della Confederazione europea CEPA».[gallery type="slideshow" size="medium" td_select_gallery_slide="slide" ids="4596,4597,4598"]I Temi aperti«Nelle giornate delle tavole rotonde sono emerse le identiche necessità palesate dai colleghi Spagnoli, Tedeschi, Inglesi, ovvero di dare un indirizzo professionale all’Operatore “trained professional”, così come definito nella direttiva Biocidi, a tutti gli attori del pest control.L’attenzione si è rivolta al problema delle aziende che operano nel mercato senza avere i necessari requisiti, sia normativa che etica: questo è un aspetto importante per la necessità di regolamentare meglio il nostro settore, e identificare specifiche identità professionali deve essere la nostra mission, unitamente alle competenze richieste dalla nuova certificazione UNI EN 16636.In particolare la figura del Direttore Tecnico è senza dubbio la parte centrale dell’attività di controllo e gestione dei servizi, partendo dalla prima fase relativa al sopralluogo, che finalmente ha ottenuto la giusta rilevanza, e proseguendo su basi sistematiche sia tecniche che operative, con una descrizione del processo di erogazione del servizio di pest control assolutamente professionale e attento alle esigenze e alla tutela del Cliente. L’altro aspetto importante di discussione è stato senza dubbio sulla gestione delle postazioni permanenti con esca anticoagulante, dove sia Dario Capizzi (Direzione Ambiente e sistemi naturali, Regione Lazio, ndr) sia Ugo Gianchecchi (Consulente Professionale del Pest Control, ndr) - hanno ben evidenziato quali possono essere le reali difficoltà in un corretto piano di controllo dei roditori, che sta già procurando allarmismi sul piano nazionale.In definitiva siamo appena all’inizio di un processo nel quale le aziende di pest control dovranno essere pronte a fronteggiare i continui cambiamenti che le normative richiedono e richiederanno, che dovranno essere viste non come delle restrizioni, ma come maggiori opportunità di svolgere un buon lavoro da parte di coloro che hanno fatto della professionalità il proprio credo.Per questo Anid ha sempre dato priorità all’aspetto formativo professionalizzante e nei nostri piani formativi vengono prese in esame tutte le figure presenti all’interno di una azienda.Sappiamo bene che il cammino non sarà facile, ma non abbiamo paura ad affrontare il futuro, come diceva il nostro slogan a Disinfestando “nel presente guardando al futuro”: questo ci accompagnerà nella via che percorreremo».La prima voltaLa sua prima volta da Presidente: «Personalmente, sono particolarmente soddisfatto anche perché è stata la prima volta che ho vissuto questa manifestazione quale Presidente di ANID, ma posso ben dire di averle viste e vissute tutte, da quelle “pionieristiche” a Verona, all’interno di Pulire, alle prime edizioni autonome a Riccione: il Pest Control si è evoluto e sta cambiando in tutto il mondo, ma in Italia è cresciuto con Anid e Anid è cresciuta con il Pest Management.Continuerà a essere così».Appuntamento alla prossima edizione, dunque!Ottima organizzazione«La parte organizzativa è stata curata da Sinergitech, che rappresenta il “braccio” operativo di Anid, e grazie all’operato delle due segreterie sia di Sinergitech sia di ANID si è ottenuto un grande successo».