Amici dell’ambiente

di Savina NiccoliL’ideogramma cinese è composto da due ideogrammi. Il primo significa pericolo e il secondo opportunità. Da un lato, in effetti, la crisi rappresenta un rischio, un pericolo, dall’altro però costituisce anche un’occasione di ricercare nuove modalità e strategie, soprattutto se la necessità incalza e ti obbliga a trovare soluzioni per sopravvivere. La crisi che ha investito il mondo intero negli anni 2008/9 e i cui effetti non si sono ancora spenti, almeno per il nostro paese, non ha risparmiato neppure Marco e Alessandro Florio, due fratelli veronesi trentenni, che hanno saputo vedere e cogliere quell’opportunità di cui sopra, dimostrando uno spirito di iniziativa, che è stato più volte premiato, sia dal mercato, sia dalle istituzioni.Programmatori informatici, nel 2013 si sono trovati nell’occhio del ciclone. Un lavoro senza prospettive e ls necessità di reinventarsi, in un momento in cui intraprendere poteva apparire un azzardo ad altissimo rischio. Ed ecco l’occasione, l’opportunità che i due fratelli hanno saputo cogliere e che si è rivelata la carta vincente nella partita della vita.Alessandro e Marco avevano ereditato dal nonno un rustico in pietra, bello ma sporco e in rovina. Un po’ per affetto, un po’ per desiderio di ricavarne un’abitazione, i due giovani decidono di ristrutturarlo, senza ascoltare i consigli di quanti suggerivano di demolirlo e ricostruirlo ex novo: soluzione che appariva la più logica e la più economicamente conveniente.In primo luogo l’esterno va ripulito dello sporco accumulato col tempo. Le soluzioni disponibili, però, non soddisfano la sensibilità ecologica dei due fratelli, in quanto alto è il rischio di inquinare l’ambiente in cui il rudere è inserito.Inesperti del settore “pulizie” e recupero di edifici, Alessandro e Marco si documentano, grazie a Internet acquisiscono una serie di dati che confrontano e poi decidono di assemblare da soli l’apparecchiatura necessaria a compiere l’impresa.La loro esigenza era, infatti, quella di rendere uniforme la superficie recuperata, senza intaccare il materiale. La classica lancia delle idropulitrici tradizionali avrebbe lasciato sul muro inestetiche strisce, per cui Alessandro e Marco hanno lavorato sugli accessori, modificando e migliorando la distanza e la portata del getto, che doveva essere controllato e regolare, forte abbastanza da asportare lo sporco, ma altrettanto delicato nel trattare la pietra.Altro fattore imprescindibile era la riduzione al minimo dell’utilizzo di prodotti chimici, sia per motivi economici, sia e soprattutto per rispetto dell’ambiente, in quanto, lavorando in esterno, eventuali residui avrebbero potuto danneggiare giardini, alberi, animali domestici.Tenacia e costanza da vendere, i due fratelli mettono a punto un sistema che soddisfa appieno le loro esigenze e che, questo il lampo di genio, è replicabile per una notevole quantità di situazioni, soprattutto in un periodo di scarsa liquidità finanziaria. Nasce così iDROwash, un servizio, chiavi in mano, per la manutenzione e la riqualificazione di edifici, capannoni industriali, parcheggi, cortili. Con il sistema iDROwash si pulisce qualsiasi tipo di pavimentazione sia civile che industriale, e qualsiasi tipologia di superficie verticale, esterna e interna. Con l’uso di specifici accessori, vengno puliti anche muretti, cordoli, scale, fontane, recinzioni, bordi piscina e l’arredo urbano (panchine, fioriere, giochi da giardino).Il servizio è personalizzato, sia in base al tipo di materiale e di sporco sul quale intervenire, sia in base alle esigenze della clientela, che possono essere di natura estetica e/o di riqualificazione.Come nel caso del Frantoio Olio Turri, in provincia di Verona, le cui facciate esterne sono state recuperate da iDROwash e poi ulteriormente riqualificate dalla proprietà con murales che richiamano l’attività e introducono non solo all’azienda, ma anche al museo che racconta la storia della trasformazione delle olive in olio, attraverso l’evoluzione produttiva, dalle macine in pietra alle odierne attrezzature.Per ogni intervento i fratelli Florio studiano e assemblano la macchina adatta, sempre attenti sia ai risultati sia all’ambiente. La materia prima rimane l’acqua, e, siccome si tratta di un bene da conservare, i due ingegnosi fratelli hanno messo a punto un sistema per cui sono in grado di utilizzare anche acqua non potabile, che viene accuratamente filtrata.La loro iniziativa ha suscitato un grande interesse, tanto che iDROwash è oggetto di studio in una tesi di economia internazionale dell’Università di Pavia sul tema dell’Economia Circolare. Non solo, iDROwash è stata selezionata tra le eccellenze italiane presentate a EXPO 2015, il cui tema fondamentale ere la sostenibilità del pianeta, e ha ricevuto il premio il “Vivaio delle idee”. E, ancora, lo scorso 30 giugno è stata speaker alla Camera dei Deputati per un confronto con l’intergruppo parlamentare all’innovazione, raccontando la propria esperienza sui temi di Industria 4.0, Maker, Social Media, Digitale e Innovazione per le imprese tradizionali.Grazie a FaceBook, Instagram, il mondo dei social in genere, iDROwash è oggi conosciuta praticamente in tutto il mondo e i fratelli ricevono domande da oltre quaranta paesi, perché il loro sistema, che garantisce risultati accompagnati da un notevole risparmio economico, nel rispetto dell’ambiente, è apprezzato e richiesto. Dalla crisi al successo: basta saper cogliere l’opportunità.[masterslider id="20"]

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