Il comparto dei servizi del Facility Management in Italia “vale” 135 miliardi di fatturato, dà lavoro a oltre due milioni e mezzo di operatori (550mila nel solo settore pulizie/ multiservizi).
Settore importante, dunque, e settore in sviluppo, perché è realistico prevedere un suo incremento per il futuro, sia per la varietà dell’offerta che va a strutturarsi seguendo esigenze e cambiamenti della società, sia per l’evoluzione tecnologica che porta ad approcci e strumenti più avanzati. Eppure - anche esasperando un poco - possiamo dire che questo settore non ha voce, non attira l’attenzione della politica e delle istituzioni e a questi motivi di rammarico aggiungiamo anche la mancata considerazione dei media, che si concentrano quasi esclusivamente sul comparto manifatturiero e sull’edilizia. Eppure - e lo testimonia anche l’Autorità di vigilanza sui Contratti Pubblici - il giro d’affari degli appalti di servizi messo a gara ha da tempo superato quello dei lavori, pur in un contesto di insufficiente liberalizzazione del mercato.
La proposta di FISE
Anip Secondo l’Associazione - che in Confindustria rappresenta il settore dei servizi di pulizia e multiservizi - è necessaria una Legge Quadro per contrastare il lavoro sommerso, contribuire concretamente alla qualificazione dell’attività e, quindi, rilanciare l’occupazione. Questo suggerimento, che è stato espresso con forza nel corso di un Tavola Rotonda organizzata da FISE Anip a Roma all’inizio dell’anno, alla presenza di esponenti di tutte le forze politiche e del mondo imprenditoriale e sindacale, e che nell’autunno del 2013 mostrerà ulteriori approfondimenti e aggiornamenti, vuole soprattutto fare chiarezza e regolamentare un settore che non può e non deve essere trascurato o posto in secondo piano dalle istituzioni del Paese. Questi impegno si è concretizzato appunto nella proposta di una Legge Quadro che copra tre aree legalità, qualità dei servizi in appalto e sostegno economico e occupazionale: questo è stato lo scopo di riunire sia chi riveste un ruolo istituzionale, sia chi ricopre una posizione comunque di importanza strategica. Per rendersi conto della gravità della situazione in cui si trovano le aziende dei servizi in considerazione del peso fiscale che, soprattutto in un momento economico come quello attuale, viene a ricadere su di loro, è sufficiente considerare la Tabella 1. Tenendo conto della variabile della denominazione della tassazione (con il cambiamento di Governo non è ancora chiaro come e quali contributi dovranno essere versati, ciò che è certo che vista la situazione è difficile pensare a significativi sgravi fiscali), di fatto un’impresa di servizi si trova in costante e cronica ipossia.
Un appuntamento importante Facility Management Day
Il Facility in prima fila: il 6 Novembre 2013, al Palazzo delle Stelline, a Milano, si terrà l’appuntamento più importante per il Facility Management in Italia. La struttura congressuale, con conferenze, dibattiti e workshop, è studiata per presentare ai professionisti del settore quell’ampio ventaglio di contenuti che fanno del FM Day un momento unico di aggiornamento e crescita professionale. I temi dei convegni:
- Quando i manager hanno un sogno: l’importanza della vision per il raggiungimento del successo. FM 3.0: progetti innovativi
- Nati pronti: il fm e la gestione “in velocita’”
- Quello che i Facility Manager (non) dicono
- Tutto sotto controllo: la reportistica cliente-fornitore
- Question time: il contratto con il bollino blu di ifma italia
- X Facility Factor::: L’argomento La proposta di legge non comporta un esborso economico ma, secondo la dichiarazione di Claudia Giuliani, presidente Anip: “intende disciplinare il comparto dei servizi in maniera adeguata e coerente, identificandone le caratteristiche e le peculiarità, individuando le necessarie azioni di contrasto al lavoro sommerso favorendo la qualificazione dell’offerta e della domanda e rendendo più fluido il processo di finanziamento delle attività”. Tra le richieste avanzate dall’Associazione di Confindustria, si evidenziano:
- La lotta al sommerso attraverso uno specifico Osservatorio istituito presso il Ministero del Lavoro che attui politiche di contrasto contro questo fenomeno (ad esempio con il “DURC di cantiere”), sempre più diffuso in questo settore, e assicuri il rispetto dei contratti collettivi.
- La razionalizzazione delle attività di acquisto delle PA, attraverso il rafforzamento delle centrali nazionali e regionali che privilegino l’aggiudicazione dell’appalto secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa per la stazione appaltante
- La soluzione del problema dei ritardati pagamenti delle PA, facilitando l’accesso al credito delle imprese labour intensive, conferendo all’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici adeguati poteri di sanzione in caso di mancato rispetto delle nuove norme comunitarie e nazionali in materia e prevedendo meccanismi di compensazione dei crediti contributivi e fiscali per imprese in attesa del pagamento.
- La deducibilità dell’IRAP, per rilanciare l’occupazione. Il settore dei servizi svolge oggi un’importante funzione sia nel settore delle di Pubbliche amministrazioni – e qui il FM strettamente legato alla pubblica amministrazione deve essere meglio regolamentato -sia sul versante delle imprese private, contribuendo in maniera significativa alla qualità della vita sociale e consentendo ririsparmi ed efficienza di spesa, grazie alle esternalizzazioni di attività da parte della committenza pubblica e privata. Infine, ma dovremmo considerarlo come premessa imprescindibile, è necessario rendersi conto che, anche in questo settore - come dappertutto del resto - ciò che occorre è la TRASPARENZA!
IFMA International Facility Management Association
È l’associazione no-profit fondata nel 1980 negli Stati Uniti allo scopo di promuovere e sviluppare il Facility Management, disciplina definita come la strategia di gestione degli immobili strumentali dell’azienda e dei servizi alla base del business, divisi in servizi all’edificio, allo spazio e alle persone. Conta 22.655 membri in 78 paesi.
IFMA Italia
È il capitolo italiano dell’International Facility Management Association. Attiva in Italia dal 1995, è costituita da un Board of Director, formato ed eletto da soci di IFMA Italia, che ha il compito di fornire le linee strategiche a medio e lungo termine, e da un team che si occupa di porle in essere. IFMA Italia ha tra i suoi 130 Soci i Facility Manager delle più importanti aziende italiane e multinazionali e tra gli sponsor tutte le principali società di FM.