È una delle più belle Chiese d’Italia, oltre a essere il punto di riferimento dell’architettura milanese.
Parliamo di Santa Maria delle Grazie: luogo simbolo del Rinascimento nel Nord Italia. Costruita da Guiniforte Solari e completata da Donato Bramante nel 1490, quando Ludivico il Moro la scelse come mausoleo di famiglia, la Chiesa è celebre per ospitare all’interno dell’antico refettorio, il “Cenacolo” di Leonardo da Vinci. Grazie agli interventi di natura conservativa, il complesso ha mantenuto inalterato negli anni l’originario splendore quattrocentesco. Tra gli ultimi lavori, quello di restauro del pavimento in granito della cappella, deteriorato dal calpestio di migliaia di visitatori.
Un recupero di valore estetico
«Il primo sopralluogo risale a giugno 2012, mentre il provino al successivo mese di luglio» spiega il dottor Andrea Gencarelli, titolare, insieme al dottor Alessandro Gencarelli, della storica impresa - a cui è stato affidato l’intervento - Milano Fulgida Srl, leader nel settore da oltre 60 anni, creata dalla capacità imprenditoriale del commendatore Alberto Gencarelli. «Il prestigioso pavimento in granito di fine ‘800 versava in condizioni di usura, con zone estremamente erose dal traffico. Grazie al nostro intervento di recupero estetico e di grado lucido non solo si è restaurata la superficie, tra l’altro mai trattata prima, ma si è impedito l’ulteriore deterioramento, causato dal passaggio dei visitatori, con l’applicazione di un trattamento estremamente resistente a base di ossidi metallici. Complessivamente abbiamo operato su un’area di 200 metri quadrati».
I dettagli tecnico-operativi
«Le operazioni condotte sulla superficie» precisa il dottor Gencarelli «sono state suggerite dal comparto tecnico della Kemika Spa e istruite alla partenza dalla supervisione del funzionario tecnico-commerciale della stessa Kemika, il signor Manuel De Ponte». «Il granito è un materiale molto difficile da levigare e lucidare. Ci si è attrezzati perciò di una monospazzola speciale, la Novadisc 51 Super, corredata di peso addizionale in modo da ottenere un peso di lavoro intorno ai 90 Kg, caratteristica fondamentale per ottenere il miglior risultato. Era chiaramente necessario effettuare una levigatura di preparazione, possibile solo con il sistema al diamante e con macchina potente. Si è proceduto con cinque passaggi (2 per levigare e 3 per lucidare) utilizzando le placchette diamantate Diamant Plus. Si è utilizzata la Grana la superficie con un’unica operazione, usando Novadisc 51 S (senza peso addizionale) munita di disco diamantato DID 3. Per la protezione e lucidatura finale abbiamo usato circa 25 g/mq del prodotto OXIDUR, a base di ossidi metallici, della Kemika Spa, a pavimento leggermente bagnato. Infi ne abbiamo lavato il pavimento con una soluzione di detergente neutro TOC al 2%».
20 ore di lavoro
«I lavori si sono conclusi nell’arco di 20 ore, quindi al terzo giorno dalla chiusura la cappella è stata riconsegnata ai fedeli» sottolinea il dottor Andrea Gencarelli. «I tempi di lavorazione si sono leggermente dilatati rispetto alle previsioni iniziali per due motivi: sia perché in alcuni punti la pavimentazione risultava più danneggiata del previsto, sia perché in corso d’opera ci è stato chiesto di estendere il lavoro su spazi che non erano stati contemplati inizialmente dal committente. Un aspetto, quest’ultimo, che ha trasformato la diffi coltà in ulteriore opportunità» prosegue il dottor Gencarelli. «Tutte le fasi operative sono state eseguite materialmente da due operatori esperti sui trattamenti di pavimenti naturali, supportati in fase iniziale da un nostro responsabile e da un responsabile della Kemika Spa». G-120 per la levigatura di fondo e in successione le varie placchette a grana più fi ne: da Diamant Plus Grana G-400 per la levigatura di base, a Diamant Plus Grana G-800 per la pre-lucidatura, a Diamant Plus Grana G-1800 per la lucidatura, a Diamant Plus Grana G-3500 per la lucidatura fi nale. Avendo accortezza di tenere sempre bagnato il pavimento durante tutte le operazioni. Inoltre, abbiamo lavorato con la macchina per circa 3 minuti a metro quadro per ogni passaggio e circa 5 minuti a metro quadro nell’ultimo passaggio (con Grana G-3500). Al termine delle operazioni e a pavimento pulito abbiamo aumentato il lucido e protetto.
Per un risultato da standing ovation
«Indubbiamente, il committente si è ricreduto sullo scetticismo dimostrato prima dell’avvio del lavoro. Il pavimento è stato riportato alla sua bellezza originaria come se non fossero passati più di 200 anni dalla sua installazione» aggiunge il dottor Andrea Gencarelli. Un ottimo esito, dunque, che ha fatto da volano per un nuovo intervento. «Infatti, proprio a seguito del risultato ottenuto ci è stato commissionato il ripristino dei pavimenti naturali (marmo e granito) del prestigioso Colleggio San Carlo di Milano che eseguiremo a breve».