CNA, Confindustria, Confartigianato Imprese, Casartigiani, CLAAI, Confcommercio, Confesercenti, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop e CONFAPI hanno sottoscritto la “Carta per la sostenibilità e la competitività delle imprese nell’economia circolare”. Dieci linee di intervento e punti programmatici per avviare un confronto con gli interlocutori istituzionali e per definire le strategie di sviluppo delle imprese sul tema dell’economia circolare. Il documento è stato presentato martedì 19 febbraio alle ore 17, presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati. Le undici associazioni si sono confrontate con i senatori Luca Briziarielli e Massimo Girotto e con gli onorevoli Wanda Ferro, Alessandro Cattaneo e Andrea Orlando.Per la CNA la “Carta” è stata firmata dalla Vicepresidente nazionale con delega alle Politiche di sostenibilità, ambiente ed energia Elena Calabria.Un grande cambiamento – ha affermato Elena Calabria conversando con i giornalisti a margine dell’evento – ha bisogno di condizioni che lo favoriscano e di un ambiente stimolante. Per questo CNA propone di utilizzare la leva fiscale per agevolare il lancio e la diffusione dell’economia circolare, allargando l’orizzonte della sostenibilità e innescando un nuovo modello di sviluppo, in grado di conciliare interessi generali e legittime aspettative delle imprese.“Proponiamo – ha spiegato – una rimodulazione del sistema dei tributi per incoraggiare le imprese ad affrontare con sicurezza questo futuro. Un futuro a 360 gradi. È un errore, infatti, pensare che l’economia circolare sia limitata al mondo dei rifiuti o a concetti come riuso e recupero. La partita è molto più importante e va dalla eco-innovazione al consumo sostenibile, dalla tutela del territorio al risparmio di acqua ed energia. Una partita che le piccole imprese rischiano di giocare con una gamba legata. Ogni giorno si trovano di fronte barriere e ostacoli burocratici che ne frenano la naturale spinta al cambiamento. Undici associazioni di imprese attraverso la “Carta” vogliono sottolineare il loro impegno comune per contribuire alla rivoluzione dell’economia circolare e – ha concluso Calabria – chiamano le istituzioni a fare sistema prima di tutto rimettendo ordine nelle regole che governano l’economia verde”.