In questi anni TMB è cresciuta notevolmente, in particolare, la linea di monospazzole orbitali marchiata TOR, frutto di un innovativo progetto industriale di ricerca e sviluppo, ha comportato notevoli investimenti anche nella formazione dei rivenditori e degli operatori coinvolti nell’impiego delle macchine, offrendo stimoli preziosi per far compiere un ulteriore salto di qualità.
TOR 43, la monospazzola capostipite di una linea di grande successo
Tutto ha avuto inizio con il fortunato lancio di TOR43, la capostipite delle versioni orbitali. TMB ha sviluppato un modello in grado di sostituire le diverse versioni oggi disponibili sul mercato. Ne è scaturita una monospazzola con caratteristiche particolarmente apprezzate nelle applicazioni pesanti, con possibilità di utilizzo di numerosi accessori per le più diverse applicazioni su tutti i tipi di superficie, quali: gres, marmo, legno, granito, moquette, cemento. La macchina ha così attirato l’attenzione dei professionisti specializzati nei trattamenti delle diverse superfici. Successivamente a TOR43 è nata TPO43, una macchina più leggera – sempre con tecnologia orbitale – dedicata al settore del cleaning professionale. Su questa versione sono state adeguate le caratteristiche di potenza e comfort, pensando specificamente alle applicazioni più comuni per gli operatori professionali. TPO43 è coperta da alcuni brevetti, in quanto ha introdotto soluzioni tecniche innovative rispetto alla tecnologia esistente. Infine, nel 2018 è stata introdotta TFO43, che si pone a metà strada fra le due precedenti. Grazie ai sistemi adottati, TFO43 è molto versatile e in grado di utilizzare l’ampia gamma di accessori a disposizione per tutti i modelli orbitali marchiati TMB. Ne è stata realizzata anche una versione a doppia velocità, per migliorare prestazioni e finitura su superfici in granito e legno.
I “plus” della tecnologia orbitale
Quali sono, in estrema sintesi, i plus di questa particolare gamma? “I privilegi della tecnologia orbitale, rispetto a quella tradizionale”, spiega Giampaolo Ruffo, “si possono riassumere nella facilità di utilizzo, nel risparmio di tempo, di prodotti e un minor consumo di energia elettrica. Per facilità di utilizzo intendiamo che qualsiasi operatore è in grado di usare una orbitale TMB senza correre rischi personali, né rappresentare un rischio per cose o persone. Contrariamente alle monospazzole tradizionali, la tecnologia orbitale non necessita di particolare forza fisica per utilizzare la macchina. Ciò comporta, oltre all’ovvio vantaggio di ridurre il training del 95%, la possibilità di impiegare un ampio numero di accessori per applicazioni molto diverse. Il movimento orbitale TMB non risente delle condizioni di attrito generate dai diversi accessori e permette a chiunque di effettuare applicazioni che con una monospazzola tradizionale hanno bisogno di personale con esperienza. Infine, il consumo di energia elettrica è inferiore del 60% rispetto al modello tradizionale e rimane pressoché costante nelle diverse applicazioni”.
MICRO TOR e gli sviluppi futuri del Progetto Orbitali
Cosa ci riserverà per l’immediato futuro il Progetto Orbitali? “Stiamo ultimando la MICRO TOR”, conclude il leader di TMB. “Si tratta di una monospazzola orbitale di dimensioni ridotte che consente di operare in spazi dove è difficile manovrare con una monospazzola dalle dimensioni standard. MICRO TOR è anche il “laboratorio” per lo sviluppo di una versione a batteria, a breve termine, che potrebbe essere sviluppata anche per le versioni standard, a medio termine”.
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