Messo a punto il nuovo sistema Sistri che consente la verifica e l’informatizzazione dei rifiuti speciali.
Sarà possibile seguirne la tracciabilità lungo tutta la filiera. La gestione è stata affidata al Comando. È stato presentato ufficialmente lo scorso dicembre il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) messo a punto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, un’iniziativa che si inserisce nel più ampio quadro di innovazione e modernizzazione della Pubblica amministrazione per permettere l’informatizzazione dell’intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani per la Regione Campania.
CHI DEVE ISCRIVERSI
- Produttori iniziali di rifiuti non pericolosi
- Regione Campania
- Commercianti e intermediari
- Consorzi
- Trasportatori professionali
- Operatori del trasporto intermodale
- Trasportatori in conto proprio di rifiuti pericolosi
- Recuperatori e smaltitori
GESTIONE ELETTRONICA
Il sistema semplifica le procedure e gli adempimenti, riducendo i costi sostenuti delle imprese e gestisce in modo innovativo ed efficiente un processo complesso e variegato con garanzie di maggiore trasparenza, conoscenza e prevenzione dell’illegalità. La lotta all’illegalità nel settore dei rifiuti speciali costituisce una priorità del Governo – si legge in una nota del Ministero – per contrastare il proliferare di azioni e comportamenti non conformi alle regole esistenti, e in particolare, per mettere ordine a un sistema di rilevazione dei dati che sappia facilitare, tra l’altro, i compiti affidati alle autorità di controllo. Ed è proprio per questo che è stato realizzato il sistema di verifica della tracciabilità dei rifiuti Sistri, la cui gestione è stata affidata al comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente. Nell’ottica di controllare in modo più puntuale la movimentazione dei rifiuti speciali lungo tutta la filiera, viene pienamente ricondotto nel Sistri il trasporto intermodale e posta particolare enfasi alla fase finale di smaltimento dei rifiuti, con l’utilizzo di sistemi elettronici in grado di dare visibilità al flusso in entrata e in uscita degli autoveicoli nelle discariche. Il Sistri costituisce, quindi, strumento ottimale di nuova strategia volta a garantire un maggior controllo della movimentazione dei rifiuti speciali.
CONNESSIONE TELEMATICA
In particolare il Sistri sarà connesso telematicamente con:
- l’Ispra – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – che fornirà attraverso il catasto telematico, i dati sulla produzione e la gestione di rifiuti della Agenzie regionali e provinciali di protezione dell’ambiente, che a loro volta provvederanno a fornire i medesimi dati alle competenti Province;
- l’Albo nazionale dei Gestori ambientali, tramite il Ministero dell’Ambiente, in ordine ai dati relativi al trasporto dei rifiuti.
DAL CARTACEO AL TECNOLOGICO
Con il Sistri – si legge sempre nella nota – lo Stato intende dare, inoltre, un segnale forte di cambiamento nel modo di gestire il sistema informativo sulla movimentazione dei rifiuti speciali. Da un sistema cartaceo – imperniato sui tre documenti costituito dal Formulario di identificazione dei rifiuti, Registro di carico e scarico, Modello unico di dichiarazione ambientale (Mud) – si passa a soluzioni tecnologiche avanzate in grado, da un lato di semplificare le procedure e gli adempimenti con una riduzione dei costi sostenuti dalle imprese e, dall’altro, di gestire in modo innovativo e più efficiente, e in tempo reale, un processo complesso e variegato che comprende tutta la filiera dei rifiuti, con garanzie di maggior trasparenza e conoscenza. L’iniziativa si inserisce così anche nell’ambito nell’azione di politica economica – continua la nota – che da tempo lo Stato e le Regioni hanno portato avanti nel campo della semplificazione normativa e della riduzione degli oneri amministrativi gravanti sulle imprese. I vantaggi per lo Stato, derivanti dall’applicazione del Sistri, dovrebbero essere molteplici in senso di legalità, prevenzione, trasparenza, efficienza, semplificazione normativa e modernizzazione. I benefici dovrebbero ricadere anche sul sistema delle imprese. Una più corretta gestione dei rifiuti avrà, infatti, vantaggi sia in termini di riduzione del danno ambientale, sia di eliminazione di forme di concorrenza sleale tra imprese, con un impatto positivo per tutte quelle che, pur sopportando costi maggiori, operano nel rispetto delle regole.
IL PARERE DEL MINISTRO
«Il tema della gestione dei rifiuti ha assunto una rilevanza sempre maggiore, che riguarda non solo la tutela dell’ambiente, ma anche la difesa della legalità. Questo vale in special modo per i rifiuti pericolosi che sono spesso oggetto di lucrosi traffici da parte delle organizzazioni criminali che causano gravi danni al territorio e possono mettere in pericolo la salute pubblica. Per tali motivi il Governo ha deciso di varare il Sistri, un sistema elettronico che consente la tracciabilità dell’intera filiera dei rifiuti speciali, nonché dei rifiuti urbani in Campania, sfruttando le più avanzate tecnologie. D’ora in poi ogni rifiuto speciale potrà essere seguito in qualsiasi fase della filiera produttiva, senza possibilità di occultamento. Grazie al Sistri, finalmente potremo contare su un apparato di controllo adeguato, affidato al comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente. Saranno, inoltre, sostituite procedure obsolete, inefficienti e onerose e sarà possibile rispondere in maniera più efficace alle istanze sociali e ambientali. E soprattutto, con questo nuovo strumento, lo Stato può dare un ulteriore forte segnale nella lotta contro l’illegalità, confermando la scelta della tolleranza zero nei confronti dei crimini ambientali. Il Sistri inoltre potrà agevolare l’attività degli operatori del settore riducendo costi e passaggi burocratici a tutto vantaggio della sicurezza e della legalità, e senza gravare sulla spesa della Pubblica Amministrazione, né su quella dei contribuenti».