L’“attivazione elettrochimica” di una salamoia contenente cloruro di sodio (NaCl) tramite un processo di elettrolisi, determina la produzione di acido ipocloroso (HClO). È una tecnologia studiata da parte dell’Istituto Russo per l’Ingegneria Medica sin dal 1830, ma applicata industrialmente solo dal 1970. Il procedimento è diventato importante quando si è compreso come nell’uomo e in tutti i vertebrati, in presenza di un materiale biologico estraneo (Antigene), uno dei principali sistemi di difesa dell’organismo fosse dovuto all’attività dei leucociti, cellule deputate alla risposta immunologica. I leucociti aggrediscono il materiale biologico estraneo, lo fagocitano e quindi lo distruggono secernendo acido ipocloroso, da loro prodotto mediante l’azione della mieloperossidasi, un enzima che catalizza la conversione di cloruro e acqua ossigenata, in acido ipocloroso. Il Dipartimento di Chimica dell’Università di Ferrara, con il gruppo di elettrochimica coordinato dal Prof. Achille de Battisti, fin dagli anni ’70 ha cominciato ad interessarsi alla definizione di celle elettrochimiche efficienti per la produzione di acido ipocloroso a partire da cloruro di sodio, fino alla messa a punto e alla brevettazione di diverse formulazioni di copertura di elettrodi che hanno consentito di ottenere ottime performance e hanno permesso l’attivazione di collaborazioni con aziende del calibro di Industrie De Nora, Eni, Saipem, Electrolux. L’acido ipocloroso è un potente disinfettante, circa 100 volte più efficace del cloro e dell’ipoclorito. Può essere usato nella sanificazione di ambienti sanitari, di grandi strutture di ritrovo, di silos, in campo zootecnico e in agricoltura, in quanto nelle opportune concentrazioni, non danneggia le piante, né i frutti o le sementi.
DISINFEZIONE DELLE ACQUE
Dall’esperienza accademica, sempre sotto la supervisione del Prof. De Battisti, nel 2014 è nata GATE Srl, uno spin off universitario e una start up innovativa, che ha perfezionato la tecnologia elettrochimica fino a produrre dispositivi commerciali di disinfezione delle acque. La particolare conformazione della cella elettrolitica messa a punto da GATE, permette di effettuare al meglio il processo di elettrolisi di acqua contenente cloruri, a pH neutro, con produzione massimale di acido ipocloroso, anche a partire dai soli cloruri contenuti nell’acqua di rete di derivazione minerale, senza ulteriori aggiunte. Questo processo è in grado di generare grandi volumi di acqua non aggressiva ma fortemente disinfettante per l’acqua e per tutte le superfici con cui l’acqua viene a contatto.Introdotto nella rete idrica e nei sistemi di distribuzione dell’acqua, usato per il lavaggio di superfici, nebulizzato in ambienti o su piante, l’acido ipocloroso ha la capacità di distruggere i microrganismi presenti mediante una efficace azione ossidante, che per di più non determina sviluppo di resistenza batterica e non lascia residui.Quando l’acido ipocloroso a pH neutro viene introdotto nei sistemi di distribuzione idrica, ha anche la capacità di rimuovere il biofilm, strato di microrganismi e sostanze organiche che si forma su una matrice che si ancora alla superficie interna delle tubature. L’acido ipocloroso eliminando i microrganismi presenti nel biofilm ne determina la rimozione e ne contrasta la formazione, senza correre particolari rischi dato il contenuto effetto corrosivo del prodotto usato a pH neutro, che è quello che permette la maggior produzione di HClO. Questa azione è molto importante in quanto il biofilm è essenziale per lo sviluppo anche della Legionella, che in esso trova nutrimento e riparo dall’azione dei biocidi.
ACQUA ELETTROLIZZATA
Specialmente nella letteratura anglosassone, per indicare una soluzione di acido ipocloroso generata mediante elettrolisi, si usa molto il termine di Acqua elettrolizzata (electrolyzed water, super-oxidant water, EOW, ECA, ecc.). Diversi test, anche da noi eseguiti, hanno confermato l’elevato potere antimicrobico di HClO. L’acqua elettrolizzata è usata come potente disinfettante in tutto il mondo occidentale, specialmente in Giappone e Corea e molti lavori scientifici hanno dimostrato e documentato l’efficacia dell’acido ipocloroso verso batteri, virus, miceti e spore, in particolare contro Pseudomonas aeruginosa, Legionella, Staphylcoccus aureus, Staphylococus haemolyticus, Botritis, Enterobacter aerogenes, Serratia marcescens, Candida albicans, Salmonella, Enteritidis Mycobacterium Tubercolosis, Campylobater jegiuni, Proteus mirabilis, Bacillus cereus, Aspergillus, Clostridium difficile e molti altri microrganismi, in quanto ha la capacità di superare la parete cellulare e distruggere le membrane cellulari dei microrganismi patogeni. La carica contaminante muore e non prolifera nuovamente se tutto il sistema viene mantenuto in condizioni di flusso di acqua attivata.