Declinato l’uso dei rodenticidi di prima generazione, i più potenti prodotti della seconda hanno guidato significativamente il mercato.
Utilizzati per il controllo delle popolazioni, questi apparentemente rispondono a tutte le esigenze di pest control. Nonostante ciò, alcuni esperti credono che le soluzioni offerte dalla prima generazione di questi rodenticidi abbiano un ruolo sempre più importante considerando un approccio integrato (IPM). Anche perché molte specie - come i barbagianni ad esempio - possono essere a rischio di avvelenamenti secondari dovuti ai rodenticidi anticoagulanti: catturata la preda che ha ingerito il prodotto, ne assumono anch’essi una notevole quantità. Con le conseguenze del caso. L’argomento viene trattato sul primo numero del 2014 del britannico ‘Pest Magazine’.