Lavasciuga, un segmento in continua espansione

All’interno del mercato delle lavasciuga si respira aria di ottimismo: il mercato, a livello globale, è in crescita, come rivelano i dati AfidampFAB. Stando ai numeri, il segmento nel 2018 ha realizzato, nel complesso, 193,878,516 € di fatturato (+7% rispetto al 2017). In Italia, il volume di affari è in lieve crescita: 51,622,037 € contro i 51,008,809 € del 2017. Soddisfazione generale anche per il volume di affari italiano, trapela dalle parole dei nostri intervistati.Il mercato della lavasciuga gode di ottima salute ed è progressivamente in espansione - è l’opinione di Nico Trotta, Marketing Manager di Kärcher Italia -. Anche durante gli ultimi anni tale segmento aveva mostrato una reattività interessante e oggi continua a crescere in modo graduale ma costante”. Una visione del mercato, questa, condivisa da Giancarlo Ruffo, AD Comac, che aggiunge: “I confortanti risultati ottenuti dai produttori italiani premiano gli sforzi tecnologici delle aziende che, come la nostra, hanno continuato a investire in ricerca e innovazione, per offrire macchine di assoluta qualità, sempre all’avanguardia, efficienti, e rispettose della sostenibilità ambientale. Per Comac, il bilancio commerciale del 2018 sul mercato interno è assai lusinghiero: siamo stati in grado di mettere a disposizione dei partner commerciali, della clientela e degli utilizzatori finali, un’ampia e articolata gamma di lavasciuga pavimenti, uomo a terra e uomo a bordo, robuste, versatili e sempre più adeguate alle esigenze connesse al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. In effetti il mercato italiano per la nostra azienda è stato vivace: la domanda è stata supportata soprattutto dal settore della distribuzione e da quello della sanità”.Successo, nonostante la particolare congiuntura economicaÈ positivo, anche il parere espresso da Luca Pedrotti, Sales and Marketing Manager di Ghibli & Wirbel, azienda che, nell’anno scorso, si è distinta per ottime performance. “Il 2018 è stato un anno molto importante per noi - conferma il Manager -, durante il quale abbiamo registrato una crescita a doppia cifra. Il mercato italiano ha premiato il segmento delle nostre macchine medio-piccole, quelle cioè dai 7,5 ai 40 lt. Parlando invece della situazione in generale, possiamo dire che, in Italia, la particolare congiuntura economica di fine 2018 non abbia aiutato le aziende”.Anche Dante Rossetti, Marketing Manager di Lavor fa una considerazione sulla situazione generale dell’economia italiana, affermando: “Quelli di AfidampFAB sono dati molto importanti, segnalano comunque un mercato in crescita, cosa non scontata in una situazione globale di stagnazione e crescita rallentata. Come Lavor, siamo molto soddisfatti dell’anno che si sta concludendo. In Italia chiudiamo con segno positivo e con un trend di crescita che ci accompagna da diversi anni”.“L’economia italiana, nei suoi vari settori, è indicata in stagnazione con tendenza alla recessione - ribadisce Daniele Sambati, responsabile commerciale RCM - e il settore del cleaning non è esente da questa situazione. In Italia, nonostante la situazione descritta, RCM ha avuto una leggera crescita, grazie all’inserimento sul mercato di nuovi modelli, sia nel campo delle motoscope sia in quello della lavapavimenti, all’attenzione ai servizi accessori e al noleggio. La nostra rete commerciale, strutturata e fedele da molti anni perchè forte della sicurezza che danno i nostri prodotti per affidabilità, semplicità d’utilizzo e facilità di manutenzione, ci consente di “assorbire” al meglio gli sbalzi del mercato”.“I dati - conclude Stefano Conzatti, Responsabile Vendite Italia di Lindhaus - evidenziano un andamento costante nei volumi, che si confermano anno per anno (questa è di per sè una buona base di partenza e assestamento) con qualche punto di moderata crescita sul fatturato, ma probabilmente non del numero effettivo di macchine vendute. Ciò rispecchia fedelmente il trend dei nostri risultati, allineati con la media generale e che ci soddisfano moderatamente in un mercato non così florido e recettivo”.L’export guida il mercatoA fare da traino, come si evince dall’analisi dei dati di mercato, è ancora l’export. I numeri relativi al 2018 ci aiutano a scattare una fotografia molto nitida: con un fatturato di 142.256.479 € e 78.882 pezzi venduti, - contro i 26.217 dell’Italia -, le vendite fuori dal nostro Paese pesano per il 73% sul fatturato globale del segmento di riferimento.“L’export - interviene Dante Rossetti - ricopre un’importanza fondamentale per crescite veloci e a volumi. Anche noi come Lavor stiamo costantemente crescendo, con tassi superiori al mercato domestico. Di maggiore interesse per noi, sono storicamente i mercati dell’Europa e i Paesi Brics. Molto bene anche i Paesi in via di sviluppo e con tassi di crescita del Pil nazionale a doppia cifra”.E a doppia cifra, è anche l’incremento che ha ottenuto in Russia per esempio, Ghibli & Wirbel, la cui vocazione per l’export è consolidata. “Alle esportazioni - sono le parole di Luca Pedrotti - è destinato oltre il 75% della nostra produzione. Anche in questo caso, a registrare le performance migliori, è il segmento delle lavasciuga medio-piccole”.Ma qual è il segreto delle lavasciuga italiane all’estero? Stefano Conzatti di Lindhaus fornisce una sua personale interpretazione: “Le lavasciuga incidono fortemente sul fatturato per via del valore molto alto delle singole transazioni rispetto, per esempio – parlando di noi – ai battitappeto o alle scope elettriche: prendendo come riferimento le nostre ultra-compatte LW30-38 eco Force, possiamo dire che costano mediamente dalle 3 alle 5 volte tanto. Insomma, una lavasciuga fattura quanto 5 scope elettriche e di questo dobbiamo sempre tenerne conto per una corretta analisi dei dati. Noi ci confermiamo negli USA e nel Far East, così come in Italia, consapevoli che vorremmo essere più strategici in Europa”.Per l’AD di Comac, a fare la differenza sui mercati esteri è la qualità delle macchine italiane, che si distinguono anche per il prezzo competitivo. Questo, il suo intervento: “Il made in Italy è sicuramente prerogativa di affidabilità, qualità, creatività e questi fattori continuano a portarci grosse soddisfazioni all’estero, anche grazie all’ottimo rapporto qualità-prezzo. Nel 2018 l’export ci ha dato, come sempre, grandi soddisfazioni. Siamo andati bene sia in grandi Paesi come Cina e India, sia sui tradizionali mercati dell’Europa Occidentale, come Francia e Germania, dove abbiamo notevolmente rafforzato la nostra presenza commerciale. Oltre all’Europa Centro Occidentale, penso che rivesta molto interesse l’area del Middle Est, con particolare riferimento alla Penisola Arabica, dove le macchine per la pulizia Comac sono sempre state apprezzate. Senza però dimenticare il Far Est con il Sud Est Asiatico, i Paesi dell’Est, con in testa la Russia e gli USA”. Anche per RCM, che performa molto bene all’estero, la chiave del successo è il made in Italy: “I mercati più interessanti per le nostre lavasciuga, da sempre studiate per un livello applicativo medio alto e quindi, necessariamente, di qualità, sono tutta la fascia centrale europea e i mercati del medio ed estremo oriente, che vanno dagli Emirati Arabi fino al Giappone senza dimenticare l’Australia. Questi mercati, come accennato, sono quelli più ricettivi per il discorso qualità complessiva del prodotto di origine italiana prodotto nella “Motor Valley” di Modena dove si respira, da sempre, aria di motori e di meccanica in generale”.Caratteristiche che fanno la differenzaA rendere performanti le lavasciuga, oggi, contribuisce la tecnologia, che consente anche un risparmio in termini di tempo e di denaro. E’ questa, l’opinione di Giancarlo Ruffo che, nel suo intervento, riassume le caratteristiche che una macchina dovrebbe avere, per soddisfare tutte le esigenze di pulito nel settore del professional cleaning.“Le più recenti tecnologie adottate dai produttori, oltre a offrire macchine dalle elevate prestazioni a prezzi contenuti, consentono di risparmiare tempo e denaro ottimizzando al massimo la resa dei vari modelli - afferma l’AD di Comac. Parliamo di prodotti versatili – per un utilizzo facile e intuitivo, capaci di montare diversi accessori, ma anche affidabili, ergonomici e performanti, a garanzia di un lavoro perfetto. Da ultimo, particolare molto importante, la massima attenzione va rivolta oggi ai consumi, con una preferenza accordata a tutti quei prodotti in grado di far conseguire un cospicuo risparmio energetico”.Sull’importanza della produzione di lavasciuga dall’utilizzo sempre più semplice e intuitivo, si sofferma Nico Trotta, che afferma: “La tendenza è quella di orientarsi verso macchine in grado di lavare con massima velocità ed efficacia, per consentire l'accesso del pubblico in breve tempo. Le richieste, in particolare, vertono verso la facilità di utilizzo: non sempre, infatti, gli operatori sono adeguatamente formati. L'utilizzo della macchina, pertanto, deve essere intuitivo e scongiurare qualsiasi possibilità di errore. Tutti i clienti, ovviamente, richiedono massima affidabilità e disponibilità a stretto giro di assistenza, ricambi e accessori”.“Da sempre Lindhaus - interviene il Responsabile vendite Italia - punta sulla compattezza delle dimensioni, il che equivale ad assicurare anche facilità e versatilità d’uso, leggerezza e manovrabilità e semplicità nelle manutenzioni ordinarie e in eventuali trasporti/spostamenti. Naturalmente devono garantire ciò che è richiesto loro, ovvero eccellere nella performance di lavaggio e asciugatura. L’innovazione si concretizza con la continua implementazione di controlli elettronici che aiutino l’operatore a prevenire negligenze e danneggiamenti evitabili e puntando sulla tecnologia a batteria ioni di litio anche per i modelli più piccoli, come la nostra “LW30 PRO L-ion”.Macchine in nome della sostenibilitàTra le richieste sempre più frequenti da parte degli utilizzatori delle macchine, vi è quella che mette in primo piano la sostenibilità, da un punto di vista ambientale. Si muovono in questa direzione, le aziende che abbiamo preso in considerazione all’interno di questa indagine.“Fermo restando i capisaldi della nostra filosofia costruttiva, ovvero l’affidabilità, la semplicità d’uso e la facilità di manutenzione - spiega Daniele Sambati -, una delle richieste maggiormente presente oggi è la sostenibilità dal punto di vista ambientale ed RCM, non solo ha sviluppato sistemi di risparmio energetico sulle proprie lavapavimenti sia operatore a terra sia operatore a bordo (Go Green, Acqua Saver…) ma ha anche impiantato una batteria di pannelli elettrovoltaici su uno degli stabilimenti di produzione. La progettazione delle lavapavimenti RCM (Giga, l’ultima nata ne è un’ulteriore dimostrazione), l’industrializzazione e la produzione hanno come parametro di riferimento la sostenibilità ambientale a partire dalle modalità di utilizzo per finire ai processi produttivi veri e propri”.La sostenibilità ambientale rientra in pieno in quello spirito sensibile e solidale che anima Comac sin dagli albori. “L’azienda - rivela Ruffo - si è preoccupata in tutti questi anni di porre l’attenzione su vari aspetti della propria produzione, proprio perché potesse gradualmente ridurre l’impatto ambientale. Questo principio ha ispirato sia la costruzione del nostro modernissimo stabilimento di produzione a Santa Maria di Zevio, alle porte di Verona, sia l’impostazione dell’intero ciclo produttivo. Il tutto ponendo la massima attenzione all’utilizzo delle risorse energetiche, allo smaltimento dei rifiuti e all’organizzazione della logistica. Siamo costantemente impegnati a migliorare il processo produttivo delle nostre macchine, destinate a pulire le superfici in modo sempre più rispettoso dell’ambiente, seguendo la nostra mission votata al green cleaning”.Anche Lindhaus è concentrata sull’aspetto della riduzione dei consumi senza penalizzare le prestazioni. “Ne sono un esempio tangibile i nostri motori ad alta efficienza, di produzione propria a marchio Rotafil - aggiunge Conzatti -. Sono a oggi già disponibili i nuovissimi motori digitali “brushless”, che consumano il 30% in meno rispetto ai tradizionali, oltre a essere contraddistinti dalle ridottissime dimensioni e peso e garantire una maggiore durata (dunque meno rifiuti). Inoltre un occhio particolare è sempre rivolto alla miglior scelta possibile della materia prima, in modo che sia sempre parzialmente riciclabile e smaltibile nel rispetto delle norme ambientali vigenti”.Anche Ghibli & Wirbel si sofferma sull’importanza dell’origine delle materie prime, come ci spiega Luca Pedrotti: “In occasione di Pulire, per fare un esempio, abbiamo presentato e allegato alle nostre macchine la relativa e dettagliata documentazione. Per quanto riguarda le materie prime che utilizziamo per l’assemblaggio, oltre il 53% è acquistato in Lombardia. Una buona quota, in Italia e, la restante, in Unione Europea”.Il Marketing Manager di Kärcher fa una precisazione: “Quando affrontiamo il tema della sostenibilità nel cleaning, parliamo di un duplice aspetto. Da un lato, sostenibilità significa saper implementare una catena produttiva eco sostenibile. Kärcher ha al suo interno un team che lavora proprio su questo e la produzione stessa, nonché la nostra organizzazione logistica prevede processi orientati alla massima riduzione degli sprechi ed alla eco-sostenibilità delle varie fasi del lavoro. Dall'altro lato, invece, significa immettere nel mercato prodotti che rispettino l'ambiente, dai detergenti ecosostenibili ai macchinari eco-friendly, che possono essere smaltiti senza produrre agenti inquinanti. L'offerta Kärcher è costituita da soluzioni prodotte con materiali riciclati e riciclabili a fine ciclo vita. In fase di funzionamento, poi, la modalità eco!efficiency - presente su quasi tutte le macchine - consente di ridurre sprechi e consumi energetici”.Servizi d’eccellenzaAll’interno del segmento delle lavasciuga, come abbiamo potuto constatare, è in atto una strutturazione sempre più professionale e una crescita anche in termini di qualità e servizio. “Come Lavor - interviene Dante Rossetti - da sempre crediamo e lavoriamo per offrire, oltre a un prodotto con un ottimo rapporto qualità/prezzo, servizi aggiunti. Offriamo soluzioni marketing avanzate, come pure un sistema di assistenza esteso su tutto il territorio nazionale e internazionale”.“L’assistenza post-vendita, così come il marketing, sempre più dinamico e proiettato alla dimensione digitale, rappresentano per Comac due veri e propri punti di forza - sottolinea l’AD dell’azienda. In particolare, a chi acquista i nostri prodotti offriamo una vasta gamma di strumenti: dall’assistenza on line, telefonica o via email da parte di personale qualificato, al sostegno presso i cantieri di lavoro per la dimostrazione relativa al corretto impiego delle macchine agli utilizzatori finali, al supporto tecnico per presentazioni o meeting organizzati dai rivenditori, alla documentazione tecnica riservata al personale dei rivenditori e a tanti altri preziosi servizi. Essere partner Comac significa sposare una filosofia di lavoro e poter contare su un supporto a trecentosessanta gradi su tutti gli strumenti necessari per la vendita”.Una filosofia simile caratterizza Ghibli & Wirbel, che offre un supporto completo ai propri distributori. “Siamo sempre al loro fianco - sono le parole di Luca Pedrotti - per consentire loro di disporre di tutti gli strumenti più efficaci per la vendita. Forniamo, giusto per fare un esempio, tutta la documentazione tecnica relativa alle macchine, che si rivela uno strumento molto utile anche per partecipare alle gare d’appalto nell’ambito della Pubblica Amministrazione. Queste ultime, prevedono offerte con inserimento dei CAM”.Al passo con i tempi, Lindhaus offre supporti di diversa natura, anche digitali, come rivela Stefano Conzatti: “Gli strumenti e le modalità per comunicare sono drasticamente cambiati ed evoluti a velocità supersoniche negli ultimi 25-30 anni, con l’avvento massivo del web oramai “tascabile” alla portata di tutti. Le regole del marketing sono pertanto cambiate di pari passo, ed è prioritario trasmettere informazioni, input e messaggi in modo efficace e differenziante, per essere percepiti come diversi dagli altri. Per noi il noleggio non è strategico vista la nostra gamma prodotti, mentre lo è l’assistenza post-vendita che è garantita da ogni singolo dealer autorizzato, naturalmente supportato da noi sotto ogni aspetto pratico e logistico”.‘Flessibilità’ è la parola d’ordine di Kärcher,quando si parla di supporti e di assistenza. “Oltre ai "semplici" prodotti - a fronte però di un catalogo sempre più ampio e completo - la nostra offerta punta su servizi flessibili, per esempio il noleggio, la presa a domicilio, l'assistenza e la consulenza in tempo reale, fino alla possibilità - ricordiamo il nostro progetto Tailor in partnership con Arco Chimica - di fornire un pacchetto prodotto e servizi chiavi in mano, con rendicontazione in base alla superficie di lavoro. Un approccio che ha dato risultati soddisfacenti in molti settori, tra cui quello dell'ospitalità”.Innovativa e completa, anche l’offerta di RCM. “RCM è un costruttore ma ha anche un Centro Assistenza nazionale di cui è proprietaria al 100% e che da molti anni svolge attività di noleggio, assistenza e vendita dell’usato. Assmo, questo è il nome delle società, noleggia da un giorno a molti anni, propone piani di manutenzione programmata, vende l’usato e collabora con tutta la capillare rete commerciale RCM che è forte di oltre 100 punti vendita e assistenza in tutta Italia con persone estremamente competenti e specializzate nel campo del cleaning professionale”. 

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