È in Toscana il nuovo Centro di Eccellenza europeo del tovagliolo

di Fabio ChiavieriAltopascio è un piccolo comune italiano della provincia di Lucca che si estende lungo la pianura della Valdinievole. Nota come “Città del Pane” per aver legato il suo nome alla produzione di pane, da oggi potrà vantarsi di essere la capitale europea del tovagliolo. È proprio qui, infatti, che Essity, azienda globale leader nel settore dell’igiene e della salute, ha inaugurato il nuovo Centro di Eccellenza europeo del tovagliolo a marchio Tork.Un progetto ambizioso che ha richiesto un piano di investimenti da 47 milioni di euro approvato dall’azienda a febbraio 2018, nato con l’obiettivo di migliorare l’efficienza della filiera europea della produzione di tovaglioli, aumentando la capacità produttiva dell’impianto di Altopascio grazie all’installazione di 10 nuove linee di converting, dedicate alla produzione di tissue di alta qualità a marchio Tork per il settore dell’Igiene Professionale. “In meno di un anno – sottolinea Ivan Ferrini, Operations Director Essity Italia – siamo riusciti a espandere lo stabilimento per i nuovi locali e a far partire le nuove linee: ad agosto di quest’anno le linee attive erano già quattro, e da settembre avviamo circa una linea al mese, come si può capire uno sforzo davvero notevole per i nostri team di lavoro. Entro fine 2020 tutte le linee saranno installate e tutti i prodotti saranno attivi”.Il sito di Altopascio, che produce referenze tissue per quanto concerne i “piegati” (per esempio tovaglioli, fazzoletti, in particolare a brand Tork e Tempo) e che impiega circa 260 persone, sarà in grado di aumentare i volumi di circa il 60% annuo (20.000 tonnellate di volumi) per un totale di 50.000 tonnellate annue, rendendo l’assortimento di prodotti (bianchi e colorati) ancora più competitivo in Europa.I prodotti realizzati dalle nuove linee produttive saranno prevalentemente destinati a coprire il fabbisogno dei mercati europei, rafforzando la presenza nel canale Horeca, per quanto concerne i tovaglioli Tork bianchi, colorati e a stampa personalizzata. “Le nuove linee produttive permettono di innalzare il numero totale di nuovi articoli dello stabilimento a più di 600, quindi un portafoglio molto complesso che richiede determinate caratteristiche di flessibilità e di competenze del processo che hanno indotto Essity a sviluppare il progetto proprio in Italia” spiega Riccardo Trionfera, Commercial Director Professional Hygiene Essity Italia. “Con questo Centro di Eccellenza abbiamo il duplice obiettivo di rafforzare la nostra offerta di tovaglioli a marchio Tork ad alta qualità in Europa e di realizzare questi prodotti selezionando le migliori tecnologie possibili per garantire la sicurezza dei nostri impiegati, nonché migliorare la flessibilità e l’efficienza della nostra catena del valore. Il progetto avrà anche delle ricadute occupazionali sul territorio, infatti, dall’inizio del progetto creeremo almeno 55 nuove posizioni che si inseriranno all’interno dello stabilimento di Altopascio”. TRE PRINCIPI PROGETTUALI INELUDIBILISicurezzaNel centro di Altopascio, costruito con materiali di ultima generazione, dove tutte le superfici sono antincendio, Essity ha stanziato un investimento di circa 5 milioni di euro per l’implementazione dei sistemi di sicurezza, andando ben oltre i limiti imposti dalla legge a garanzia della massima sicurezza dei lavoratori. Tecnologie di ultima generazione per l’industria cartariaL’utilizzo di tecnologie d’avanguardia lungo tutto il processo produttivo, vede la robotica minimizzare le operazioni fisicamente più gravose per gli operatori. Tutto lo stabilimento, inoltre, è stato progettato in ottica “Smart Factory” come ci spiega Ivan Ferrini. “Dal punto di vista edilizio abbiamo costruito i nuovi locali facendo scelte anche coraggiose selezionando materiali non standard per quello che riguarda l’edilizia industriale. Per esempio, è stata impiegata lana di roccia completamente ignifuga per elevare il livello di sicurezza. L’isolamento termico è stato realizzato su tutte le superfici compreso i pavimenti. Per quanto riguarda le tecnologie di produzione sono state fatte scelte volte a limitare l’impatto energetico.  Tutte le linee che stiamo installando, infatti, possono essere definite “intelligenti” perché sono in grado di regolare l’utilizzo di energia in base al prodotto che viene realizzato sulla linea stessa. Grande attenzione è stata posta all’impiego di tecnologie in ambito 4.0: uno dei temi forti è stato l’utilizzo della robotica applicata alla gestione del prodotto finito che ci consente di movimentare i prodotti in totale sicurezza e di a garantire un controllo di processo molto più stretto.” Sostenibilità ambientaleMassima attenzione infine alla sostenibilità ambientale: le nuove linee di produzione sono state studiate per ottimizzare l’utilizzo di energia in maniera variabile, a seconda dei singoli prodotti. Questo consente l’utilizzo razionale di energia prevenendo inutili sprechi. “Sotto questo punto di vista abbiamo svolto moltissime attività mirate alla sostenibilità della produzione come per esempio per la compressione dei pacchi per riuscire a consegnare la stessa quantità di tovaglioli, ma con un utilizzo di packaging molto ridotto con la conseguente diminuzione di vagoni ferroviari o camion necessari al trasporto” dice Ferrini.Il centro ospita nuovi pannelli solari in grado di produrre circa 1.024 MWh/anno, ciò significa 442 tonnellate annue di CO2 risparmiate. Mentre il sistema di illuminazioni led permetterà un risparmio di circa il 30% rispetto all’illuminazione tradizionale. Il fabbricato è inoltre munito di un impianto di riscaldamento progettato per alimentarsi con il calore di recupero dell’impianto di cogenerazione, permettendo così un risparmio di gas di circa 2.000MWh annui, pari a 366 tonnellate annue di CO2.  Il nuovo impianto di depurazione delle acque utilizzate in converting sarà inoltre in grado di depurarle internamente   prima del conferimento al depuratore consortile.Nuova vita ai residui di lavorazione alimentariEssity presenta oggi Crush, un progetto grazie al quale l’azienda produce carta tissue di alta qualità riutilizzando sottoprodotti di lavorazioni agroindustriali - come residui di arance, mais o caffè, altrimenti sprecati - che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da albero. I sottoprodotti, 100% di origine italiana, vengono rilavorati meccanicamente senza utilizzo di prodotti chimici e rivalorizzati come nuova materia prima per la produzione di carte ecologiche di alta qualità, in sostituzione della cellulosa vergine. Inoltre, il processo prevede un minor utilizzo di sostanze chimiche rispetto all’impiego di 100% fibra riciclata. Essity utilizza questa carta per la produzione di tovaglioli, carta cucina, fazzoletti e carta igienica biodegradabili e biocompostabili, che avviene al 100% in siti italiani, seguendo un processo che, da un lato promuove il reimpiego delle risorse di sottoprodotto agroindustriale con basso impatto ambientale, e dall’altro consente la riduzione dell’impatto sulle foreste ottimizzando l’utilizzo della cellulosa, dando vita ad un circolo virtuoso di economia circolare. Un processo sostenibile, nato dalla simbiosi industriale tra Essity e Favini, con una chiara tracciabilità delle materie prime, di cui Essity ha i diritti esclusivi per produrre carta tissue in Italia. Il risultato finale è un prodotto che rispetta l’ambiente, testato dermatologicamente e ipoallergenico, con un’elevata versatilità. Una carta particolarmente morbida, raffinata e di qualità, garantita anche dal marchio Ecolabel, per la massima sostenibilità della catena di produzione totale. 

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