Ancora tignole

Nel caso che descriviamo il Sistema di monitoraggio è presente ed è sempre stato negativo fino a quando in un'area del magazzino di stoccaggio viene osservato che su due trappole "vicine" c’era una significativa presenza di “farfalline”.Il primo passo è stato effettuare un'ispezione dell’area, per capire qual è l’infestante, l’intensità e l’estensione del problema.Sfruttando le evidenze date dal Sistema di monitoraggio è stato possibile iniziare l’ispezione dal punto di massima criticità, trovando subito in zona un pacco di cacao rotto e visibilmente infestato dalla famigerata Tignola fasciata o Plodia interpunctella che dir si voglia. L’ispezione è poi proseguita in senso centrifugo per stabilire quali zone erano rimaste libere dagli infestanti e quali no. Successivamente è stata isolata l’area compromessa delimitandola con teli impermeabili per evitare che le “farfalline” andassero a infestare altri prodotti presenti nel magazzino.Operazioni indispensabili, eseguite immediatamente dopo, sono state: l’eliminazione di tutta la merce infestata, una meticolosa pulizia dell'area e un ricontrollo scrupoloso della merce attigua, che al primo approccio era stata valutata libera da infestanti, quindi tutta la merce non intaccata è stata portata in un’area sicura.Dopo queste operazioni preliminari, necessarie per ottenere un buon esito del trattamento finale, si è passati alla fase di lotta in senso stretto: è stato eseguito il trattamento dell'area, dei bancali e della struttura di supporto mediante nebulizzazione localizzata nell’area delimitata con i teli impermeabili con un prodotto fortemente abbattente e non residuale. Il prodotto scelto è il Pyrefen No PBO perché i principi attivi che lo compongono danno un veloce effetto abbattente su insetti volanti senza lasciare residui persistenti e la sua formulazione è priva di prodotti derivanti dal petrolio. In etichetta l’uso è autorizzato per l’applicazione in magazzini dedicati alla conservazione delle derrate, locali dell’industria molitoria, magazzini di imballi destinati agli alimenti, centri cottura (in assenza alimenti esposti), vani di carico di automezzi destinati al trasporto di alimenti.Dopo il trattamento i teli sono stati lasciati sigillati per 4-6 ore e una volta tolti – prima della ripresa delle normali attività – il magazzino è stato fatto aerare ed è stato pianificato un lavaggio delle superfici della struttura di supporto.L’esito del trattamento è stato verificato con ispezioni visive e con il controllo dei dispositivi di monitoraggio secondo cadenze regolari che andavano aumentando se il riscontro dava esito sempre negativo. A distanza di 180 giorni dall’intervento descritto non è ancora stato necessario intervenire.www.indiacare.it

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