Linea Guida “La cultura del pulito”: SECONDO VOLUME, SECONDO CAPITOLO

2.2.1 La ricognizioneLa ricognizione è la fase operativa che compie un tecnico delle pulizie industriali nel corso del sopralluogo con la collaborazione del responsabile della sicurezza di quell’ambiente.Il settore delle pulizie industriali annovera al suo interno molteplici imprese da quelle a carattere famigliare che si occupano dei condomini o uffici privati, negozi e quelle strutturate con molti dipendenti che operano nelle strutture di grandi dimensioni Le imprese  per ottenere la commessa devono partecipare alla  gara d’appalto presentando  un preventivo e una relazione tecnica a cui il mandante attribuirà un punteggio la cui somma determina l’assegnazione dell’appalto.I dati necessari alla stesura di questi due documenti si ottengono attraverso un processo operativo di cui la ricognizione è parte rilevante, infatti, il tecnico, deve percorrere osservare prendere appunti in tutti i locali, le aree che compongono il complesso oggetto dell’appalto.Il complesso può essere costituito da una singola costruzione (palazzo) o da più moduli (capannoni palazzine piazzali) ognuna di queste aree sono destinate a specifiche attività.La ricognizione affronta diverse tematiche individua gli spazi riservati all’impresa delle pulizie e misura i percorsi che gli operatori dovranno percorrere nelle varie fasi operative. Ogni costruzione può avere caratteristiche diverse che presentano difficoltà maggiori o minori in relazione alla sua destinazione d’uso o per la sua conformazione, che può essere verticale e possono raggiungere diverse altezze (vedi palazzi o grattacieli mentre le palazzine generalmente raggiungono due o massimo tre piani) o presentare difficoltà per la sua estensione (capannoni piazzali fabbricati industriali.) COSTRUZIONE VERTICALETerrazzo, tettoPiano mansardato Piano ammezzatoDal primo piano al piano N°………….Il piano stradaIl seminterrato L’area esterna delimitataLa ricognizione del complesso non può essere effettuata senza il supporto del responsabile della sicurezza interno che dovrà segnalare le aree ei locali che presentano rischi per gli operatori indicando le modalità di accesso e gli orari per gli interventi compatibili con l’attività interna.  2.2.2 Classificazione aree e localiLa classificazione dei locali avviene attraverso il raggiungimento di una visione univoca tra le valutazioni del tecnico e le esigenze espresse dall’azienda attraverso l’indicazione del responsabile della sicurezza. La pulizia di un locale ha come obiettivo le esigenze igieniche –estetiche –funzionali espresse dalla destinazione e intensità d’uso di quel locale. Per ottemperare a queste esigenze occorre verificare oltre alle norme per la sicurezza il rischio igienico che può correre l’inquilino e gli ospiti di quel locale e quali riflessi sull’immagine dell’azienda può avere la pulizia e come e in che tempi occorre restituire la funzionalità e l’uso del locale.La valutazione congiunta di questi fattori consente la seguente classificazione del locale: AREA SPECIALEALTO RISCHIO MEDIO RISCHIO BASSO RISCHIOI locali tradizionalmente ritenuti a rischio igienico sono i bagni pubblici per l’intensità d’uso, le camere degli alberghi per la continua alternanza degli inquilini, una rilevanza igienica ed estetica si può attribuire ai locali, dove accedono, transitano gli ospiti dell’ambiente, infatti, rappresentano un veicolo di trasmissione di batteri proveniente dalle attività esterne, gli agenti atmosferici, i locali dove avviene la preparazione degli alimenti e la loro conservazione.Particolare rilevanza del rischio estetico è rappresentata dai locali in cui accedono gli ospiti come: uffici direzionali le camere degli alberghi dove l’estetica è nel contempo un parametro di confronto per il livello igienico del locale stesso. I locali colpevolmente sottovalutati sotto il profilo igienico sono quelli, dove il pubblico non è presente come i ripostigli riservati alle attrezzature e in particolare quelli dove il personale si cambia gli abiti o quelli dove deposita le attrezzature utilizzate per le pulizie, o locali dove arrivano le merci e dove si depositano i rifiuti i e dove la non rilevanza per gli aspetti estetici rappresenta al contrario un alto rischio sotto il profilo igienico. Ogni locale tuttavia ha nei suoi componenti degli arredi o parte di essi che facilitano la trasmissione dei batteri, spazi che dovranno essere evidenziati nell’elaborazione della mappa dei punti critici.  Igienici esteticiFunzionali attivitàInterna FunzionaliSicurezzaOperatori SicurezzaOspitiL’identificazione dei locali consente la formazione di aree caratterizzate dallo stesso tipo di attività o per la stessa classificazione del rischio.AREA ESTERNA AREA TRANSITO AREA IGIENICA AREA ALIMENTIAREA RELAX E NOTTE AREA UFFICI PUBBLICI AREE DIREZIONALIAREE ALTA AGGREGAZIONEAREE PRODUZIONE MANUFATTIIl raggruppamento di questi locali offre la possibilità all’organizzatore del piano degli interventi a soluzioni quali l’uso dello stesso set operativo le affidare l’area all’operatore  con  la qualifica  più idonea . 2.2.3 Coefficiente d’ingombroLa ricognizione dell’ambiente è un’operazione in movimento che consente di rilevare locale per locale con quale percentuale degli arredi e i vari componenti occupano la superficie del pavimento.  In questa fase che definiamo "visiva”, è necessario il supporto di un modulo prestampato. Modulistica:Il numero dei moduli dovrà corrispondere al numero dei locali. Il modulo sulla facciata riporta oltre i dati dell’azienda, la definizione del locale, la classificazione e le percentuali degli ingombri che sono stata rilevata.Sul retro del modulo sono stati schematizzati l’elenco dei componenti che possono essere rilevati nei vari locali e segnalati con un evidenziatore quelli che fanno parte dei punti critici. Usando il modulo entrando in ogni locale si potrà indicare la percentuale evidenziata dal prospetto.Al termine la somma delle percentuali diviso per il numero dei locali otterrà la percentuale media degli ingombri rappresentati dalla tabella degli arredi.  12,50%25%37,5%50%62,5%75%🔀⬀⬁⬂🔀⬀⬁⬂🔀🔀⬁⬂🔀⬀⬁⬂🔀🔀⬁⬂🔀⬀⬁⬂🔀🔀⬁⬂🔀🔀⬁⬂🔀🔀🔀⬂🔀🔀⬁⬂🔀🔀🔀🔀🔀🔀⬁⬂PAVIMENTO ARREDI RELAXSedie Poltrona Divano Letto SUPPELLETTILIAppendiabiti Porta ombrelliContenitori Tappeti PIANI APPOGGIO Armadi Scaffali CassettiereMensoleELETTRODOMESTICI Cucine FrigoriferiLavatrice Boiler  PIANI DI LAVORO Scrivanie Tavoli Banchi, reception Banco da lavoro  MACCHINE Fotocopiatrici TV, video fax unità centrali Stampanti tastiere  APPARECCHI Telefoni Maniglie Interruttori Rubinetti IGIENICI Water bidet Doccia  Vasca Lavabo ORNAMENTALI Vasi e fioriere  PortaoggettiPortaritratti Sculture  PARETE½  parete, zoccolo Pareti mobili Ringhiere Griglia ascensore  PORTAPorte classica    Cancello portone   porte scorrevoli Porte  a soffietto FINESTRA 1 anta 2 ante Vetrata Quadri DECORATIVI Quadri Lavagne Specchi Targhe FINALI IMPIANTI Caloriferi Condizionatori Scalda bagno Griglia aspirazioneSOFFITTO ControsoffittoStucchiAffreschiCupola PUNTI LUCE Lampadari artistici Lampadari gocce Faretti Plafoniere IMPIANTISTICA Tubazioni Guaine coprifili Battiscopa Riloghe mantovane  OSCURANTI Tapparelle avv. Persiane  Tende tessuto Veneziane2.2.4 Mappa dell'ambienteLa conformazione del complesso, le aree, il percorso per raggiungere ogni locale e in quale costruzione o piano se si tratta di una costruzione verticale, qual è il numero dei locali e quanti ad alto, quanti a medio e quanti a basso rischio sono presenti.L’estensione di quello che sarà l’ambiente di lavoro effettuato con il supporto e l’esame delle planimetrie che devono confermare il numero globale dei locali, il numero dei piani, l’altezza media e grazie alla ricognizione quali superfici o spazi dove l'accesso è particolarmente difficoltoso e richiede attrezzature specifiche occorre per intervenire adeguatamente.La mappa dell’ambiente ottenuto tramite la ricognizione non consente ancora al tecnico di effettuare nessuna previsione dei costi relativi al piano degli interventi, infatti, una valutazione per grandi linee senza aver effettuato una misurazione dettagliata e una vera e propria anamnesi dei fattori aggressivi e il riscontro sulla tipologia dei rivestimenti può fornire dei dati anacronistici.La mappa dell’ambiente riassume i dati raccolti nel corso dalla ricognizione e la sua funzione primaria è quella di indirizzare le successive fasi del sopralluogo e fornire gli elementi per predisporre dei moduli per il rilevamento dati con le specifiche di quel complesso . .  2.2.5 Quadro della situazioneIl quadro della situazione riassume oltre ai dati che riguardano la struttura del complesso, evidenzia il rapporto che può svilupparsi tra i dipendenti di un’azienda esterna e l’organico e l’organizzazione dell’attività interna.Il primo e rilevante rapporto è quello tra il tecnico esterno e il responsabile della sicurezza che ha un ruolo rilevantissimo lungo tutta la dorsale dell’appalto.Questa figura professionale ha l’obbligo di acquisire la competenza necessaria a fornire un supporto tecnico concordando ogni variazione richiesta dall’attività interna o dall’apparato esterno.Il responsabile della sicurezza ha seguito direttamente la raccolta dei dati e conosce con quali criteri è stato costruito il piano degli interventi . L’organico dell’azienda mandante non possiede la competenza che ha l’azienda esterna per cui il risultato percepito può essere diverso per ogni inquilino del locale.Inquilini e ospiti occasionali dell’ambiente usano come paragone la loro la visione domestica della pulizia mentre la pulizia industriale segue criteri totalmente diversi a causa dell'estensione macroscopica rispetto a quelle di un’abitazione o dei tempi ristretti per l’esecuzione degli interventi e la necessità di economizzare deve gestire le problematiche che insorgono per la gestione delle maestranze e molte altre tematiche per cui il responsabile della sicurezza dovrà mediare ogni situazione dimostrando ai suoi interlocutori una competenza inequivocabile.Il quadro della situazione è il confronto tra la teoria e la pratica, infatti, i documenti che sanciscono gli accordi come, le norme contrattuali, il capitolato dei servizi non possono che essere generici non avendo il riscontro pratico per cui sono dei tracciati cui fare riferimento senza che la rigidità dei contratti condizioni la scorrevolezza dell’azione e il raggiungimento del risultato conforme all’esigenza: igieniche – estetiche – e funzionali di quell’ambiente di lavoro.L’oggetto sociale Composizione del complessoNumero costruzioni - Numero dei piani - Numero complessivo dei localiAttività continuativa o intervento straordinario Tipologia della zona (area urbana, agricola, industriale)  Rifornimenti e supporti in zona Distanze aree abitative e il complessoSituazione parcheggiPercorsi interni accesso e chiusura Spazi per le attrezzature e il deposito scorte materiali    Rischi e normativa della sicurezza Condizioni operative con o senza presenze Orario per gli interventi correnti e straordinariScorrevolezza dei percorsi  Stato d’uso e valore degli arredi Locali o aree dove è vietato l’accesso  

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