Capitolo 3: Rilievi metrici e numerici2.3.1 La condivisione dei dati e degli obiettiviLa fase della ricognizione ci ha fornito tutte le informazioni che si possono ottenere percorrendo in lungo e in largo l’intero complesso.Ricognizione effettuata in compagnia del responsabile della sicurezza che oltre a prevenire possibili infortuni ha la responsabilità nei confronti delle patologie che i lavoratori e gli ospiti possono contrarre per la sottovalutazione del rischio biologico. E’ in quest’ottica che deve saper controllare e valutare la conformità del risultato in relazione alle esigenze igieniche estetiche e funzionali del suo ambiente di lavoro . La collaborazione tra il responsabile della e quello dell’azienda esterna durante i rilievi metrici e numerici che dovranno delineare quali le superfici e il numero degli arredi che devono essere puliti con diverse frequenze e tecniche d’intervento . dovrà ottenere la massima condivisione dei metodi e del risultati..Condivisione che dovrà consolidarsi lungo tutta la dorsale dell’appalto ,quando i due responsabili dovranno confrontarsi con i punti cardine della qualità:PROMESSA ATTESAREALIZZATA PERCEPITA Condivisione che dovrà coinvolgere gli inquilini e gli ospiti ,infatti , l’ aspettativa sul risultato delle pulizie e la sua percezione può non essere uniforme da locale a locale .E’ in questa che il responsabile della sicurezza dovrà documentare e illustrare il piano degli interventi che dovrà rappresentare l’unico parametro utile per le segnalazioni che attivano il controllo da parte del responsabile interno e quello esterno.Le pulizie realizzata con criteri industriali garantisce nel tempo una pulizia costante ed efficiente sotto il profilo igienico e un equo rapporto qualità-prezzo . 3.3.2 La misurazione e composizione dei locali campione Appare evidente che di fronte alla necessità di analizzare un enorme complesso non sia possibile procedere metro per metro ma occorre predisporre un'analisi a campione che tuttavia rispecchi il più possibile le realtà della sua composizione.PAVIMENTOSUPPELLETTILISEDIE-poltroneAPPARECCHI TAVOLILETTO 1P .2PARMADIIGIENICIPARETIIM°M°N°MM°N° OSCURANTI PORTE FINESTRE Finale IMPIANTIBATTISCOPA SCAFFALIORNAMENTLISOFFITTO M°MM°M°M°MLAMPADARIO A GOCCEPLAFONIERE PANNELLICUPOLAAFFRESCHISTUCCHIPIANI D’USO VAVORO ON°N° N°. TELEFONO COMPIUTERFOTOCOPIATRICE DOCUMENTILAMPADA da tavolo PORTA PENNE PIANI APPOGGIO M N° N° IMENSOLE UTENSILI SOPRAMMOBILI ornamentaliCASSETTI CLASSIFICATORILa misurazione del locale campione si ottiene dividendo la misura della superficie globale MQ. X il N° dei locali = MQ del pavimento e del soffitto Dati che sono stati acquisti nel corso della ricognizione e attraverso la lettura delle .planimetrie.Dati che devono essere completati con le misure delle pareti .Alle tre superfici base si dovrà sovrapporre la percentuale media degli ingombri (arredi) rilevati sulle superfici base: pavimento, pareti, soffitto. RILEVAZIONE METRICA E NUMERICA DEL LOCALE CAMPIONE PAVIMENTO ARREDI SU PAVIMENTOARREDI SU PARETI ARREDI SU SOFFITTO PARETISOFFITTOLA MISURAZIONE DELLE PARETI E LE SUPERFICI IN POSIZIONE VERICALE COME I LATI DEGLI ARREDIRIVESTONO UN ENORME RILEVANZA PER LA PIANIFICAZIONI DEGLI INTERVENTI INFATTI ’ LE SUPERFICI DELLE PARETI SONO PIU’ ESTESE DI QUELLE DELLA PAVIMENTAZIONE.FORMULA PER IL CALCOLO DELLE MISURE DELLE 4 PARETI DEL LOCALE CAMPIONE Superficie globaleN° globale dei localiAltezza media% ingombro medio(fare inserire da grafico parallelepipedo sezionato in vari parallelepipedi)Superficie globaleFormula calcoloDividere x N* locali globale= m2 locale campione :=M2 localeFormula calcoloRadice Quadrata =lato del locale2=lato del localeFormula calcolox 4Perimetro locale=perimetro localeFormula calcoloXAltezza=m2 pareti Del localeX=Nel corso della ricognizione è stata evidenziata la destinazione e intensità d’uso di ogni locale e quali fattori aggressivi deposita sulle superfici l’attività che si svolge nel locale e quali rischi possono compromettere il risultato sotto il profilo igienico estetico o funzionale oltre all’analisi della percentuali degli ingombri rilevati su l pavimento le pareti e il soffitto Informazioni e riscontri facilitati per la collaborazione del responsabile della sicurezza interno, che hanno permesso di assegnare a ogni locale la sua classifica del rischio.ALTO RISCHIO MEDIO RISCHIO BASSO RISCHIO Stabilendo così la priorità degli interventi in relazione all’ordine dell’importanza che le parti hanno concordato su ogni locale Classificazione che ha una valenza a carattere generale ma può trovare riscontri diversi in locali la cui attività intensa genera fattori aggressivi che coinvolgono indifferentemente tutte le superfici.Area speciale -AS Alto rischio- AR Medio rischio- MR Basso rischio -BRN localiN localiN localiN localiLa distinzione tra i locali AR- MR- BR consentirà una più dettagliata pianificazione dell’operazione in particolare per quanto riguarda le frequenze degli interventi. Sommando le misure del locale campione X il N dei locali con le diverse classifiche otterremo LE MISURE delle aree ad ALTO-- MEDIO -BASSO RISCHIO . Sommando le percentuali degli ingombri rilevate nei locali ad AR MR. BR. , sarà possibile dividendi per il N° dei locali ad AR. MR. BR ottenere la percentuali degli ingombri di ogni specifica classifica.LA PERCENTUALE DEGLI INGOMBRI 🔀⬀⬁⬂🔀⬀⬁⬂12,50%🔀🔀⬁⬂🔀⬀⬁⬂25%🔀🔀⬁⬂🔀⬀⬁⬂37,5%🔀🔀⬁⬂🔀🔀⬁⬂50%🔀🔀🔀⬂🔀🔀⬁⬂62,5%🔀🔀🔀🔀🔀🔀⬁⬂75%TOTALE ARN. locali e % ingombriTOTALE MRN. locali e % ingombri TOTALE BRN. locali e % ingombri 2.3.3 L’ UNITA’ di MISURA delle SUPERFICI e ARREDIL’unità di misura più utilizzata è il MQ tuttavia la pianificazione degli interventi su criteri industriali deve tener conto della gestualità e del piatto agente e dalla necessità della scomposizione degli arredi e delle superfici onde evitare troppi cambi della posizione dell’operatore e agevolare la scorrevolezza dell’azione.A d esempio il corrimano o il battiscopa, le ringhiere o le mensole o lo stelo delle piantane, gli appendiabiti gli infissi i davanzali, le riloghe hanno una larghezza ridotta e il piatto agente composto dalla forza motrice della mano e un panno consente l’applicazione a ogni fase (spolveratura lavaggio asciugatura) necessarie per ottenere il pulito di coprire l’intera superficie in un’unica passata per cui l’unità di misura sarà il M.Ovviamente per le superfici come il pavimento, le pareti, i soffitti si utilizzerà il MQ.L’unità di misura degli arredi per la loro forma volumetrica non presentano un piano orizzontale esteso o l’altezza delle quattro superfici laterali non superano il M. ,(scrivanie, poltrone, fotocopiatrici –elettrodomestici )la migliore unità di misura è il METRO CUBO.Per agevolare queste valutazioni è sufficiente immaginare o ricordare la forma dell’imballaggio che servirebbe per essere trasportate.Un mezzo metro cubo o un quarto di metro cubo per definire le misure delle macchine da scrivere la stampante computer e tastiera). Queste unita di misura assumono un’enorme rilevanza in presenza di numeri elevati di questi arredi, che consentiranno il più possibile la frammentazione delle operazioni e agevoleranno la distribuzione dei carichi di lavoro. L’importanza dell’uso delle diverse unita d misura consente la programmazione degli interventi tenendo in debito conto la posizione gestuale del’operatore l’assetto più leggero delle attrezzature ad esempio dovendo pulire metri e metri del solo battiscopa potremmo utilizzare quei carrelli che usano i meccanici per andare sotto le macchine . lo stesso per superfici laterali degli arredi che generalmente presuppone una rotazione del busto e una posizione genuflessa con una maggiore dispersione di energie e una produzione più ridotta rispetto alle superfici orizzontali. . 2.3.4 Misurazione delle TRE linee degli interventi La misurazione per la produzione del pulito ha inizio delineando le misure delle superfici: O = piani di lavoro, igienici, piani di appoggio, apparecchiParti soggette a contatto o che facilitano il deposito dello sporco (manutenzione corrente).V = Porte, finestre, laterali arredi, ornamentali a parete, finale impiantiParti soggette a un minor contatto, generalmente in posizione verticale che non facilita il deposito dello sporco (lavaggio e protezione superfici).S = sottopiani, sottopiani di lavoro, sottopiani di appoggio, interniParti più nascoste o protette, ovvero la pulizia di fondo di una superficie (lavaggio)L'articolazione delle misure fa riferimento alle esigenze igieniche, estetiche e funzionali dell'ambiente, e rimarcare i punti critici (sporco particolare, intensità d'uso) rilevati nel corso del sopralluogo.Il tracciato del piano degli interventi non deve tralasciare nessuna componente, assicurando così l'utente che entro il limite critico stabilito ogni superficie del locale avrà il trattamento previsto.Ed è in quest’ottica che le superfici saranno interessate da tre linee d’intervento al cui interno le modalità delle tecniche operative si differenziano: in relazione ai diversi fattori aggressivi e le condizione logistiche e ambientali che si possono riscontrare al momento degli interventi. Procederemo tracciando il percorso che interessa le tre Linee:La prima interessa prevalentemente le superfici orizzontali (pavimentazione i piani di lavoro e appoggio) e in prima istanza guarda alle esigenze igieniche, e il riassetto del locale sul piano estetico.definita linea d’uso La seconda guarda alle superfici verticali, (pareti e laterali arredi) che tranne alcuni punti critici prevalentemente gli interventi sono di natura estetica e protettiva definita la Linea luce. La terza prevede le superfici sospese (soffitto e corrispondenti), che assoceremo alla Linea ombra. Nell'ambito della linea luce è consigliabile, suddividere la pianificazione delle operazioni in quattro pareti e precisamente: la parete porta, la parete armadi, la parete ornamentali, la parete finestra e tra le precedenze operative suggeriamo di procedere alla pulizia della parete finestra dopo aver terminato le altre, poiché aumentando la luminosità si evidenzi un locale pulito e non un locale sporco.Le tre linee, al loro interno convivono diverse forme d’intervento dovute alle variabili indotte dalla situazione ambientale con cui l’operatore deve confrontarsi.LINEE PER LA PRODUZIONEDEL PULITOM2Linea d’uso Linea LuceLinea ombra PAVIMENTOPAVIMENTOPAVIMENTO PROT.PAVIMENTO FONDO PAVIMENTO PIANI DI LAVOROM3PIANI DI LAVOROLATERALI PIANI L.SOTTO PIANI APPARECCHINSPOLVERATURA umidoSPOLVERATURA disinfezione MANUTENZIONE ASPIRAZIONE CONTENITORINSVUOTATURAINVOLCROESTERNODISINFEZIONE INTERNASUPPELLETTILIMSPOLVERATUA ORRIZZONTALISPOLVERATURA VERTICALE LAVAGGIO COMPLETO ORNAMENTALIN PARETEMQSPOLVERATURALAVAGGIO TINTEGGIATURA PORTAMQSPOLRATURA UMIDOLAVAGGIO RESTAURO FINESTRAMQDISALONAGGIOLAVAGGIO RESTAURO TUBI E IMPIANTIM SPOLVERAQTURA LAVAGGIO VERNICIATURA SOFFITTOMQRAGNATELE SPOLVERATURA RESTAURO OSCURANTIMQ SPOLVERATURA PARZIALE SPOLVERATURA UMIDO LAVAGGIO PUNTI LUCEMSPOLVERATURASPOLVERATURA AUMIDO SMONTAGGIO E PULIZIA 2.3.5 Misurazione del frazionamentoIl frazionamento degli spazi dei piani orizzontali dei tavolo i piani delle mensole causato dagli ingombri appartengono alla linea d’uso che richiede una posizione gestuale meno affaticante rispetto agli interventi della linea luce e quelli della linea ombra che richiedono una posizione più faticosa e una metodologia degli interventi più complessa. .La pulizia industriale assegna alle operazioni’ della linea luce e della linea ombra delle frequenze indicando il termine del ciclo entro il quale devono essere eseguite .Il frazionamento delle misure consente lo sviluppo del programma di questa operazioni inserendole nel programma giornaliero o settimanale,evitando il superamento del limite critico che determinerebbe una radicalizzazione dello sporco e imporrebbe interventi molto più aggressivi e tempi per l’esecuzione certamente più lunghi .Il frazionamento degli spazi e delle operazioni della la linea d’uso negli ambienti ospedalieri consente di ripercorre e di intervenire nel locale trovato in precedenza occupato o intervenire su una situazione creatasi al momento.La pulizia radicale o complessiva di un ambiente ha nelle controindicazioni, il blocco delle attività interne, l’uso di materiali più aggressivi, dei costi elevati, infatti, il ricorso a queste forme d’intervento giustificato solo per eventi straordinari trattamenti o , comunque per interventi che richiedono l’assoluta disponibilità dell’area e dei locali.