Maurizio PedriniÈ stato senz’altro un workshop ricco di preziose informazioni e di spunti di riflessione, che ha stimolato la partecipazione attiva e le domande di una qualificata platea di operatori professionali frequentatori della rete, quello organizzato da Afidamp martedì 16 marzo sul tema: “Il punto sui nuovi CAM per i servizi di pulizia: cosa è cambiato?”. Trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube dell’associazione che raggruppa produttori, importatori e distributori di prodotti, macchinari, carta e attrezzature per il pulito professionale, oltre ad altri organismi settoriali e promosso in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica e ISPRA, l’incontro ha inteso approfondire quali sono le linee guida da seguire e quale impatto i nuovi CAM sono destinati ad avere sulle attività di imprese di produzione, distributori e aziende di servizi. Pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 19 febbraio scorso, i criteri ambientali minimi, ovvero i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti ad individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, diverranno operativi dopo centoventi giorni dall’atto formale di emanazione. Validamente moderato da Paolo Fabbri, opinionista, esperto del settore e presidente di Punto 3, il seminario è stato aperto dalla brillante relazione introduttiva di Alessandra Mascioli, coordinatore Gruppo di Lavoro CAM – Ministero della Transizione Ecologica, che ha dettagliatamente illustrato l’ambito di applicazione dei CAM, riguardante: servizi di pulizia in ambienti civili; servizi di pulizia e sanificazione in ambienti sanitari; fornitura di detergenti per pulizie ordinarie; detergenti per pulizie straordinarie; detergenti per le mani; prodotti in carta tessuto per igiene personale. I nuovi CAM, che potranno essere applicati anche durante la delicata fase della pandemia da Covid 19, si propongono di raggiungere importanti obiettivi, soprattutto di carattere ambientale, quali: la riduzione dell’uso di sostanze pericolose; una maggiore efficienza nell’uso delle risorse, anche idriche, la minore impronta di carbonio dei servizi di pulizia.NovitàMascioli ha sintetizzato efficacemente i principali aspetti innovativi previsti dai Criteri Minimi Ambientali. Il primo punto evidenziato è che il legislatore ha reso uniformi i requisiti dei detergenti e dei disinfettanti: in particolare, si potranno utilizzare – con gli indubbi vantaggi che ne deriveranno – disinfettanti, senza vincolo nei formulati, anche nelle pulizie in edifici e ambienti ad uso civile. Altra importante novità: sono stati introdotti significativi requisiti di qualità sui macchinari, sui prodotti ausiliari e sui detergenti più competitivi, col preciso intento di rapportarsi con maggiore efficacia al mercato di riferimento. I nuovi CAM hanno armonizzato il più possibile i due documenti di CAM, relativi alle pulizie in ambienti civili e a quelle di pulizia e sanificazione in ambienti sanitari. Un elemento di grande rilievo, potenzialmente ricco di importanti ricadute, è la modifica del criterio premiante: sono stati infatti annullati i margini di soggettività nella valutazione delle offerte. Altro rilevante e atteso elemento innovativo contenuto nel documento legislativo è la concreta valorizzazione degli offerenti che si impegnano ad eseguire il servizio con l’impresa, il ramo d’azienda o la divisione in possesso dell’Ecolabel UE sui servizi di pulizia. Importante e sempre connessa allo sforzo teso alla sostenibilità ambientale, pure la valorizzazione – con apposito criterio premiante – delle tecniche di pulizia e sanificazione innovative, che permettono la riduzione degli impatti ambientali, ottenendo così migliori risultati in termini di efficacia del servizio. Altri punti significativi: è stata approcciata l’efficacia del servizio anche nei servizi di pulizia in ambienti civili; è stato precisato il campo di applicazione dei CAM per i servizi di pulizia in ambienti civili (ambienti interni ed esterni di edifici ad uso civile, treni, aeromobili, natanti ed assimilati). È stato infine introdotto il vincolo di adottare criteri ambientali anche per gli appalti di fornitura di prodotti in tessuto carta per l’igiene personale e per i detergenti delle mani. Mascioli, ha poi approfondito le tematiche relative ai criteri di selezione e alle clausole contrattuali per le diverse tipologie di prodotto. Raffaella Alessi, Responsabile Sezione Ecolabel di ISPRA Italia ha – tra l’altro - spiegato che un’ulteriore premialità sarà assegnata a quelle aziende che, essendo in possesso di una certificazione Ecolabel per i servizi di pulizia, l’hanno ottenuta con punteggio di almeno 26 punti. La relatrice Alessi ha sottolineato, in anteprima rispetto alla comunicazione ufficiale di ISPRA che, per non svantaggiare quelle aziende che virtuosamente si sono certificate per prime ignorando la premialità data dal punteggio, verrà data loro la possibilità di integrare la documentazione senza aprire una nuova istruttoria e senza costi aggiuntivi.EsperienzeAssai apprezzata e stimolante l’esperienza riportata da Patrizia Bianconi, Referente GPP Regione Emilia Romagna, da sempre all’avanguardia nell’applicazione dei CAM, con grande attenzione alle tematiche ambientali, che ha indicato come la Regione stia lavorando in termini di formazione, cercando di standardizzare il più possibile le procedure di verifica e conformità con un effettivo controllo dei risultati. Il traguardo è quello di creare una sorta di check list che consenta a tutti – stazioni appaltanti ed erogatori dei servizi di pulizia e sanificazione - di operare al meglio. in maniera efficace e corretta. Molto interessante e ricco di proposte e spunti di approfondimento il contributo offerto dai rappresentanti dei gruppi di lavoro tecnici di Afidamp, che hanno lavorato in proficua sinergia con il Ministero della Transizione Ecologica, ciascuno nel proprio specifico settore, fornendo indicazioni ed esperienze d’importanza fondamentale: Matteo Marino, gruppo di lavoro Chimici; Andrea Loro Piana, gruppo di lavoro Attrezzature; Alessandro Panico, gruppo di lavoro Macchine.Certificazione Ecolabel UEIn chiusura, Giulia Maggiorelli di ISPRA, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale ha affrontato il tema dello stato dell’arte della certificazione Ecolabel UE del servizio di pulizia in Italia e in Europa, facendo notare che l’Italia è di gran lunga il Paese europeo con il maggior numero di Certificazioni Ecolabel per i Servizi di Pulizia.