Ok della Camera a decreto Milleproroghe

di Franco MettaCartelle esattorialiSi avrà, ad esempio, più tempo per rateaizzare le cartelle esattoriali e per rimborsare i prestiti erogati alle piccole imprese durante il periodo emergenziale. In particolare il decreto permette di presentare una nuova domanda di rateazione entro il 30 aprile per rientrare nei vecchi piani anche se a condizioni meno favorevoli: infatti la decadenza del beneficio scatterà dopo 5 rate non pagate anche non consecutive, e non più 10.Prestiti garantitiNovità anche per quanto riguarda i prestiti fino a 30 mila euro alle pmi garantiti dallo Stato: per i rimborsi che scattano nel 2022 sarà possibile prolungare il termine di sei mesi, prima di iniziare a rimborsare il capitale dei finanziamenti. Questo su richiesta di chi ha ricevuto il finanziamento e con l’accordo tra le parti.Utilizzo del contanteIl Milleproroghe determina inoltre un’inversione di marcia per quanto riguarda il tetto al contante. Sceso il 1 gennaio 2022 a mille euro, un emendamento del decreto stabilisce, per un anno, il ripristino dei 2mila euro. Oltre questa soglia sarà vietata ogni transazione con le banconote.Occupazione suolo pubblicoProrogate, sino al 30 giugno 2022, anche le semplificazioni e l’esenzione dell’imposta di bollo per bar e ristoranti che occupano suolo pubblico.FinanziamentiEstesa fino al 30 giugno 2023 la possibilità di convertire anticipi rimborsabili, garanzie, prestiti in altre forme di aiuto; le garanzie sui prestiti alle imprese sono concesse fino al 30 giugno 2022; stessa dead-line per firmare i contratti di finanziamento a tassi di finanziamento agevolati; così pure gli aiuti nell’ambito del regime di sovvenzioni salariali; idem per i contributi ai costi fissi non coperti sostenuti nel periodo tra il primo marzo 2020 e il 30 giugno 2022.Bonus cuochi e fondo nuove competenzeProrogato via emendamento, al 31 dicembre 2022, il termine per avvalersi dell’agevolazione fiscale prevista a favore dei cuochi professionisti presso alberghi e ristoranti per l’acquisto di beni strumentali durevoli e per la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale. Riconosciuta anche per il 2022 la possibilità – finora disposta per gli anni 2020 e 2021 – per i contratti collettivi di lavoro di secondo livello di stipulare apposite intese per la rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, con le quali parte dell’orario di lavoro viene finalizzato a percorsi di formazione. A questi oneri si fa fronte attraverso il Fondo nuove competenze, istituito presso l’Anpal (Agenzia per le politiche attive del lavoro).

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