Di cosa stiamo parlando? Disinfestazione in RSA

di Graziano e Chiara DassiCominciamo con il definire le RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) come strutture socio-sanitarie dedicate ad anziani non autosufficienti, che necessitano di assistenza medica, infermieristica o riabilitativa, generica o specializzata, mentre le Casa di Riposo ospitano anziani autosufficienti in cui la presenza di un medico h24 non è necessaria. Vale a dire che i servizi di disinfestazione e derattizzazione se la devono vedere, nel primo caso, con non pochi vincoli progettuali. 

Vincoli
La presenza di persone che si presume abbiano qualche difficoltà cognitiva, verso cui è indispensabile indirizzare le nostre scelte progettuali supponendo, in primo luogo, che i cartelli e le etichette potrebbero non essere lette. È un aspetto che non sempre è affrontato nei contratti dei nostri servizi, anche per implicazioni di carattere economico.
Infestanti target 
Nel vasto orizzonte degli “ospiti indesiderati” ci limiteremo a prendere in esame le blatte, le formiche, le zanzare e le vespe (fra gli invertebrati); mentre per i vertebrati si farà un cenno ai roditori e, assai marginalmente, ai piccioni e al randagismo felino.
Punto critico
A nostro parere le difficoltà si nascondono in due variabili: la prima è l’aspetto economico, la seconda è l’inerzia nel modificare “le consuetudini precedenti”, l’ironico status quo. Le due cose sovente si intrecciano. Non è questa la sede per approfondire tali aspetti gestionali-contrattuali, ma sono variabili che hanno un peso notevole sia nelle trattative sia nei servizi erogati e nella stesura dei capitolati. 
Aspetti tecnico-applicativi
Primo casoIn una Casa di Riposo (quindi con ospiti autosufficienti) lombarda collocata in una cittadina di circa 5.000 abitanti, con un territorio di 5 kmq e a di poco meno di 350 m s.l.m. La struttura è costituita da un unico edificio con un piazzale cementato e una aiuola, con pochi alberelli. Nel contesto si lamentava la presenza di Blattella germanica, Blatta orientalis, formiche e zanzare. Nessuna segnalazione, degna di nota, di vespe, roditori, piccioni e di randagismo felino. La recrudescenza delle blatte si può far risalire a cinque stagioni fa.Ditta disinfestatrice individuale a carattere familiareRisorse tecniche: 
  • Formulati gel (a base di imidacloprid), bombole spray, granuli a base di Bacillus thuringiensis var. israeliensis, formulati a base di piretrine naturali.
  • Attrezzature: pompa a spalla.
Contratto: 4 interventi da giugno a settembre più interventi a chiamata.Grado di soddisfazione del committente: ****° (4 su 5)Valutazione di importanza del cliente da parte della ditta: 
  • Economica: ***°°
  • Di immagine: *****
  • Problematiche organizzative: irrilevanti
Secondo casoIn questo caso si tratta di una RSA collocata in una cittadina di circa 40.000 abitanti, struttura monoblocco a pianta a L, con ampio parcheggio con alberature, con spazi a prato all’inglese e siepi. Problemi di blatte, formiche, zanzare, vespe con segnalazioni sporadiche mai confermate di roditori. Nel periodo Covid è aumentata l’avifauna (cornacchie grigie, gazze e colombacci) senza rappresentare un problema.Aree esterne: lotta alle zanzare eseguita dalla ditta di disinfestazione storica, di dimensioni medio grandi, che gestisce anche la lotta alle zanzare e dei roditori nel territorio comunale che ospita la struttura.Aree interne: effettuata da una ditta di nuova costituzione molto ben organizzata sul piano della modulistica e della gestione dei flussi di informazione (da due anni effettua gli interventi presso la mensa data in appalto).Risorse tecniche: Aree interne: gel, bombole spray, granuli a base di Bacillus thuringiensis var. israeliensis, per quanto riguarda il monitoraggio murino posizionamento di 6 punti esca caricati con esca virtuale (senza avere riscontri di rosicchiature).Contratto: interventi mediamente ogni 45 gg più interventi a chiamata.Grado di soddisfazione del committente: ****°Valutazione di importanza del cliente da parte della ditta: 
  • Economica: **°°°
  • Di immagine: ****°
  • Problematiche organizzative: qualche difficoltà nell’integrare gli interventi nella cucina con quelli delle aree non alimentari.
Aree esterne: lotta alle zanzare (adulticida)Risorse tecniche: a base di piretroidi – attrezzature: nebulizzatore.Contratto: 5 interventi da giugno a settembre a chiamata.Grado di soddisfazione del committente: non sono stati espressi giudizi, ma ci è parso di capire che non sia buono.Valutazione di importanza del cliente da parte della ditta: impossibile dare delle risposte.Nella struttura ciclicamente si riscontrano presenze di gatti, la difficoltà è distinguere il passaggio di gatti domestici provenienti dalle abitazioni limitrofe da un vero e proprio Randagismo felino, a tal proposito è stata attivata una collaborazione con una associazione zoofila locale che se ne occupa. 
Conclusioni 
Ci risulta difficile trarre delle conclusioni obiettive. La sensazione è che per le aziende di servizio il problema sia “il personale” sempre più difficile da reperire e da motivare. In seconda battuta c’è la difficoltà di capire cosa c’è dietro l’angolo. Ci è parso di intendere una maggior attenzione alle attrezzature e alle tecniche di monitoraggio.

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