di Simone Ciapparelli“Pest Management sostenibile: opportunità e sviluppi futuri” è il tema scelto da AIDPI (Associazione Imprese Disinfestazione Professionale Italiane) per il suo consueto Forum biennale, che quest’anno si terrà il 13 e il 14 ottobre 2022 presso il Palacongressi di Rimini. Due giorni di conferenze tenute da autorevoli esperti del settore che si concentreranno su una questione sempre più sentita dall’opinione pubblica, quella che vede la conciliazione delle attività produttive con la tutela ambientale e la riduzione dell’impatto inquinante sul pianeta: anche il mondo della disinfestazione è chiamato a fare la sua parte, mettendo in atto strategie operative che garantiscano la salute umana e quella degli ecosistemi.A pochi giorni da questo evento, abbiamo incontrato Licia Rosetti Betti, direttrice di AIDPI, per meglio capire come il settore del pest management si evolverà nel prossimo futuro, come sta affrontando questo delicato momento storico e quali sono gli obiettivi presenti e futuri dell’Associazione.Tra crisi energetica e rincaro delle materie prime, quello attuale non è un momento facile per l’economia mondiale: in che modo queste difficoltà stanno toccando il vostro settore, e come stanno affrontando la situazione le imprese vostre associate?Sia i prodotti da utilizzare che le attrezzature necessarie al nostro lavoro stanno registrando importanti aumenti dei costi di acquisto e per questo motivo molte aziende del pest management hanno adottato la strategia di acquistare con mesi di anticipo i materiali necessari per le attività del 2023, in previsione che possano registrarsi ulteriori rialzi nel prossimo futuro. Per quanto riguarda le strategie interne, le aziende stanno applicando aumenti dei prezzi dei servizi limitati alla sola parte relativa ai materiali e ai costi di trasferimento. Vi è inoltre una forte preoccupazione per quanto riguarda le gare di appalto per servizi nell’ambito pubblico. Storicamente infatti gli enti pubblici, condizionati dal Patto di Stabilità, formulano le gare di appalto basandosi sugli importi a base d’asta applicati negli anni precedenti. Per le gare future è necessario che vengano eseguite correzioni sugli importi basati sulla realtà del periodo e non sul mero calcolo basato su un coefficiente di indicizzazione dell’inflazione impostato molto prima dell’attuale crisi. Il rischio conseguente è che non sia possibile garantire la qualità dei servizi a causa di importi non più adeguati.Il mondo della disinfestazione è sempre più orientato alla professionalità e all’utilizzo consapevole delle competenze: quali sono le caratteristiche che contraddistinguono il pest control odierno e lo differenziano rispetto al passato?Riteniamo che professionalità e consapevolezza facessero parte da tempo del bagaglio della maggior parte delle aziende di disinfestazione. Ciò che mancava erano gli strumenti per consolidare e attestare questi aspetti. Rispetto al passato ora vi sono diversi standard e norme che aiutano le aziende ad adottare procedure professionali: oltre alle già note ISO 9001 per la qualità e ISO 14001 per l’ambiente, si è aggiunta nel 2015 la UNI EN 16636 che, oltre ad aver definito il processo di erogazione del servizio, ha identificato ed evidenziato i necessari requisiti e le competenze in capo agli Operatori del Pest Control. Inoltre, l’adesione all’Associazione di categoria permette alla Imprese associate di essere costantemente aggiornate sui cambiamenti e le evoluzioni del settore. Sebbene le attività di disinfestazione civile abbiano un impatto enormemente inferiore rispetto ai trattamenti fitosanitari in agricoltura, era ed è comunque necessario mettere in atto strategie per rendere gli interventi di contenimento degli infestanti sempre più sostenibili ma comunque efficaci. In ottica di sostenibilità, anche il settore del Pest Management si sta da tempo orientando verso un approccio più “green” prediligendo tecniche, dispositivi e prodotti che riducano al minimo l’impatto sull’ambiente.Sentiamo infatti sempre più spesso parlare di pest management sostenibile: cosa significa per voi, e in che modo si può arrivare a soddisfare questa necessità? Nel 2019 è nato il progetto “Disinfestazione Sostenibile”, quali obiettivi si pone?A fronte della richiesta oramai universale di promuovere i concetti di sostenibilità e di sviluppo sostenibile nei processi economici, anche il settore della disinfestazione da tempo si interroga sulle modalità di applicazione di questi aspetti nell’operatività quotidiana. Un’esigenza, questa, resa ancora più urgente per il comparto del Pest Control, a fronte delle disposizioni legislative nazionali e comunitarie e di una sempre più sensibile opinione pubblica, che implicano una drastica riduzione di prodotti chimici nelle attività di contrasto agli infestanti, promuovendo il consolidamento di soluzioni a basso impatto ambientale. Per essere in linea anche con gli obiettivi che Agenda 2030 si è data e che riconosce una stretta connessione tra benessere umano, salute, tutela degli animali e rispetto ambientale, AIDPI ha avviato il “Progetto Disinfestazione Sostenibile” per realizzare un Protocollo orientato ai principi dello Sviluppo Sostenibile ed alla specificità della produzione biologica alimentare. Il progetto iniziato nel 2019, e ripreso a causa della pandemia solo a metà ottobre 2021, intende realizzare un protocollo per l’erogazione dei servizi di Pest Management che, da un lato, tenga conto della sostenibilità ambientale in relazione alle metodologie, alle attrezzature ed ai prodotti utilizzati, e, al tempo stesso, sia riconducibile al settore alimentare operante nel biologico, con particolare riferimento al Biologico 3.0. AIDPI ha deciso di imboccare da subito la via della Normazione ufficiale, ed ha presentato il progetto “Disinfestazione Sostenibile” ad UNI (Ente Italiano di Normazione), che lo ha ritenuto non solo interessante, ma anche strategico, in quanto non esiste nel comparto un percorso avviato per giungere ad una normazione volontaria nell’ambito delle attività di Pest Management e soprattutto con una specificità sulla sostenibilità. Il progetto, quindi, ha intrapreso un percorso parallelo che porterà ad una doppia Normativa ufficiale UNI: la prima (NORMA) rivolta all’intero settore dei servizi di Disinfestazione, la seconda (P.d.R.) per la pubblicazione di un vero e proprio protocollo operativo ad uso dell’importante comparto che riguarda l’intero FOOD Biologico. Quali sono i traguardi raggiunti dall’associazione negli ultimi anni che considerate più degni di nota, e quali iniziative avete in cantiere per il prossimo futuro?L’Associazione AIDPI è stata costituita a fine 2018 e in pochi anni i passi percorsi ed i traguardi raggiunti sono stati tanti. Il compito principale che ci siamo dati è di tutelare e sviluppare gli interessi legittimi dei nostri Associati, che ad oggi sono più di 200, e di promuovere la professionalità nella transizione da Pest Control ad Integrated Pest Management. Tra gli obiettivi più importanti raggiunti vorrei ricordare la pubblicazione, nel 2019, delle linee guida per la gestione dei rifiuti allo scopo di individuare la tipologia e la classificazione di quelli che derivano dalle attività di pest control e di consentire alle aziende di operare in un contesto di difficile gestione; la Prassi di riferimento del 2020 per la UNI EN 16636 (PdR 86/2020), contenente linee guida per l’applicazione della Norma; il Dossier Rodenticidi, una ricognizione sulla presenza attuale nel mercato italiano delle formulazioni ad uso ratticida, studio mai effettuato prima; il Progetto Disinfestazione sostenibile, del quale abbiamo già parlato. Sono momenti qualificanti anche gli attesi appuntamenti biennali, il Seminario sul controllo dei Culicidi, il Forum che affronta ogni anno tematiche di attualità, dal controllo dei roditori del 2020 alla Sostenibilità di quest’anno, la Fiera Disinfestando, la consolidata Formazione targata Sinergitech e gli incontri di approfondimento e aggiornamento che riprenderanno a breve. Insomma: tanti Eventi che hanno caratterizzato questi ormai quattro anni di intensa attività associativa. AIDPI nel prossimo futuro intende continuare a guardare sempre più lontano e individuare gli spazi e le opportunità che la domanda di Pest Management sta proponendo: ma ricordiamoci che non sempre occorre scrutare l’orizzonte, perché a volte il futuro è già presente.