Stefania Verrienti, Direttore AfidampDi fronte alle sfide che ci pone il momento storico in cui viviamo, è importante delineare gli aspetti della Cultura considerati vincenti. Si tratta degli aspetti che dovrebbero originare i comportamenti ottimali per conseguire i propri obiettivi nel migliore dei modi. La Cultura non è qualcosa di astratto, di filosofico. Al contrario, niente è più importante, sul piano pratico, della Cultura intesa come mentalità, frutto di retaggi familiari e sociali, che è quella che genera i comportamenti degli individui e della società nel suo complesso. Nel caso specifico che riguarda il settore del Cleaning professionale parliamo di Cultura quando ci riferiamo al fatto che la società civile e le istituzioni hanno maturato un diverso atteggiamento nei confronti della sanificazione dopo la drammatica pandemia che ha sconvolto il Pianeta. Possiamo dire che abbiamo assistito quasi a una “glorificazione” delle attività di sanificazione che ha finalmente portato all’attenzione di tutti l’importanza della pulizia per la protezione della nostra salute.Questo ha consentito al settore di fare un notevole passo avanti nell’immaginario comune, passando dall’idea dell’operatore un po' improvvisato a quello di aziende strutturate, con operatori professionali che, in modo rigoroso e quasi scientifico, rimuovevano il nemico invisibile dalle superfici. Si tratta ancora di Cultura quando, nei corsi professionali per la formazione dell’operatore base di pulizia, si insiste sulla “dignità” della professione. Non esiste, o non dovrebbe esistere, nessun tipo di lavoro privo di dignità professionale. Se il lavoro viene concepito come professione, l’aggiornamento continuo e l’iniziativa rientrano naturalmente nella testa della persona interessata. Il lavoro è un’espressione importante di autorealizzazione personale. Si opera per ottenere un risultato che sia garanzia di salute per l’utente che utilizza quello spazio. L’atteggiamento responsabile nei confronti del proprio lavoro lo si persegue solo nel momento in cui si ha la consapevolezza dell’importanza del proprio ruolo che, contrariamente a ciò che viene normalmente inteso, non è l’ultimo in fondo alla catena dei servizi di Facility Management bensì uno dei primi perché ha a che fare con la salute dell’individuo.Ed è ancora la Cultura che spinge un imprenditore a entrare a far parte di una realtà come AFIDAMP, che gli fa comprendere il senso profondo dell’associazionismo: il riconoscersi come simili, acquisendo la forza necessaria per affrontare problemi che non si è altrimenti in grado di risolvere da soli. Questo è quello che si fa in AFIDAMP: si lavora sul rafforzamento del Valore del gruppo, sulla capacità di fare rete tra le aziende associate costruendo il senso di appartenenza, di identità e di coesione. Si lavora per creare e per diffondere una Cultura vincente che è quella che crea valore intorno al concetto di Pulizia intesa come requisito essenziale per il vivere sano, come fonte di benessere e anche come fonte di tutela dell’ambiente in cui viviamo.Vivere e lavorare in luoghi puliti è alla base del vivere civile. Le pulizie professionali non sono solo una delle tante attività accessorie per la gestione dei luoghi in cui viviamo e lavoriamo, ma sono un servizio imprescindibile per consentire lo svolgimento di tutte le attività. L’obiettivo è mettere l’uomo e la sua dignità al centro. La Cultura del Pulito è una cultura vincente perché muove un settore speciale che sa affrontare con prontezza e dinamismo tutte le problematiche poste dalla contingenza. Lo abbiamo visto rispondere in modo determinato ed energico alla improvvisa ed enorme richiesta di strumentazioni per la pulizia dovuta alla recente pandemia esplosa nel 2020 e ora sta fronteggiando accadimenti storici che si riveleranno fondamentali per l’evoluzione della società umana, con più crisi in contemporanea con impatti rilevanti sugli stili di vita e sulla capacità di creare valore economico. Inoltre il settore della Pulizia è estremamente dinamico anche sul piano tecnologico, perché ha saputo affrontare in modo efficace le sfide ambientali e contribuire alla Transizione Ecologica con l’utilizzo di nuovi materiali, con la riduzione delle plastiche vergini, con l’abbattimento delle emissioni, la riduzione delle microplastiche in ambiente, la compensazione della CO2. A tutti i livelli si è di fronte ad una vera e propria sfida di riorientamento culturale, con un ruolo cruciale della Formazione. La Formazione crea la Cultura del Pulito e la Cultura genera richiesta di Formazione. Un aspetto che sta molto a cuore ad AFIDAMP e che è una delle sue più importanti mission: educare al Pulito. A questo scopo sono stati portati avanti moltissimi progetti con il mondo delle scuole professionali e delle università, creando percorsi di formazione anche per i futuri Manager del pulito. Proprio in questi giorni sono aperte le iscrizioni al corso di Alta Formazione in Cleaning Management, organizzato dall’Università di Bergamo con la collaborazione di AFIDAMP, che ha “forgiato” già per due edizioni i primi Manager del Pulito. Sono figure professionali che hanno la funzione di gestione delle attività di pulizia e di controllo del risultato come garanzia del livello di pulizia. Come si può notare, ancora una volta ci troviamo a parlare di Cultura, cultura del controllo intesa come consuetudine di verifica dello standard igienico raggiunto. Il dialogo culturale è portato avanti da AFIDAMP anche nei confronti delle Istituzioni a tutti i livelli, citiamo per esempio le docenze presso la scuola di Formazione dell’Amministrazione pubblica e presso la Regione Veneto, per portare competenza e supporto nella redazione dei capitolati. E il rapporto è biunivoco, perché sempre più le istituzioni si rivolgono all’Associazione per coinvolgerla su tavoli normativi, tecnici, di sicurezza e culturali. Concludiamo sottolineando che l’educazione al pulito deve diventare parte di ogni individuo e, in generale, di un percorso di crescita del Paese a tutti i livelli. È necessario creare un sistema che ci permetta di prevenire situazioni di difficoltà, non di rincorrerle. Un sistema Paese che trovi anche nell’igiene una nuova strada di cura della persona e dell’ambiente. Le imprese del nostro settore, tra le migliori al mondo, sono pronte a gestire questo cambiamento. Ci auguriamo che lo siano anche le istituzioni, per coinvolgere poi le persone a ogni livello sociale, demografico e geografico.