La re-internazionalizzazione è stato il grande tema affrontato in occasione del workshop “INDIETRO TUTTA. Il ritorno della re-internazionalizzazione delle pulizie e i rischi per la qualità e la sostenibilità del servizio”, tenutosi il 10 novembre a Rimini, in occasione di Ecomondo. Il mondo delle associazioni del settore delle pulizie si è incontrato per fare il punto su un tema di grande attualità, che rischia di compromettere la qualità dei servizi di pulizia negli ambienti della pubblica amministrazione: scuole, uffici, ospedali e luoghi pubblici generalmente frequentati da molte persone. Negli ultimi anni sono aumentate le amministrazioni che hanno re-internalizzato i servizi di pulizia, una tendenza che pone degli interrogativi sulla qualità del servizio reso, sulle garanzie rispetto a quanto l’Europa richiede in termini di sostenibilità ambientale e di tutela della concorrenza e sulla adeguata qualificazione del personale impiegato. Il workshop è stato voluto e promosso dal TIPS – Team Interassociativo delle Imprese di Pulizia, costituita da AFIDAMP, Confartigianato Imprese di Pulizia, CNA Imprese di pulizia, Casartigiani Imprese di Pulizie, Confcooperative Lavoro e Servizi, FNIP Confcommercio, Fondazione Scuola Nazionale Servizi, ISSA EMEA, Legacoop Produzione e Servizi, Unionservizi Confapi. L’incontro è stato aperto da Vittorio Serafini, Direttore di Fondazione Scuola Nazionale Servizi, insieme all’avvocato Massimiliano Brugnoletti, dello Studio B&A. In rappresentanza del TIPS erano presenti Nicola Burlin, Vicepresidente di Fnip Confcommercio; Gianni di Nunno, Vicepresidente Confcooperative Lavoro e Servizi; Andrea Loro Piana, Consiglio Direttivo di Afidamp; Antonio Serra, Vicepresidente Confartigianato Imprese di Pulizie. Ha moderato l’incontro Stefano Finotti, giornalista e dirigente scolastico, che ha portato anche la propria esperienza personale di gestione di diversi istituti scolastici. L’incremento della re-internazionalizzazione dei servizi di pulizia nella PA comporta un rischio reale di abbassamento della qualità del servizio stesso, spesso eseguito da personale non preparato adeguatamente e non competente in materia. Se è evidente che per gli uffici pubblici si tratta di una necessità legata prevalentemente al taglio dei costi, è anche vero che spesso i servizi eseguiti da personale non specializzato non permettono di essere controllati e verificati. E la mancanza di controllo genera incuria e scorretta gestione. Inoltre le associazioni di categoria sottolineano anche il rischio legato a un meccanismo che rischia di penalizzare la libera concorrenza. Le associazioni che compongono il TIPS sono impegnate su tutti i fronti per la tutela del mantenimento della qualità dei servizi offerti, realizzata da personale qualificato e adeguatamente formato. Come sottolineato dai relatori presenti a Ecomondo, collaborare con le strutture pubbliche è possibile, ma sono loro stesse a doversi affidare a operatori qualificati per i servizi di pulizia, partner affidabili e specializzati per gestire il tema dell’igiene in tutte le sedi. È quindi importante continuare a fare rete, portando avanti un messaggio forte di qualità e tutela del settore.