Pulci in albergo: un caso aziendale

Oggi affronteremo il caso aziendale di una improvvisa invasione di pulci in un lussuoso albergo fronte mare con piscina, ristorante e centro congressi ben organizzato per ospitare Canis lupus familiaris (Linnaeus, 1758) che purtroppo, almeno in una occasione, portarono con sé delle femmine gravide di Ctenocephalis canis causa di non trascurabili inconvenienti.Improvvisamente in quell’hotel fu riscontrata una infestazione di pulci che gettò nello scompiglio il personale. Fortunatamente era circoscritta nell’area riservata ai clienti accompagnati dai loro fedeli amici a quattro zampe che furono comprensivi anche se molto preoccupati per i loro pelosi. I cani degli ospiti furono seguiti dal veterinario di un centro di toelettatura e cure che da sempre collaborava con l’albergo. Restava il problema dell’infestazione da pulci aggravato dalla presenza di pavimenti tessili che peraltro godevano di programmi di pulizia e igienizzazione di alto livello.La ditta di disinfestazione di fiducia sia dell’albergo sia del veterinario la sera dopo intervenne con un nebulizzatore a batteria (di 12 V), un mini compressore in grado di arrivare a ≈ 8 bar e di una lancia dotata di ugelli intercambiabili, nello specifico di un ugello a ventaglio di 0,8 mm, munita di un cono anti deriva. Il serbatoio di 20 l, un telaio con due ruote e impugnatura ergonomica. Ogni pieno consentiva di trattare dai 150 ai 180 m², in 10-12 min. Nello specifico furono necessari 4 serbatoi. Con un totale di 80 min. di lavoro compresi i tempi morti. Il formulato utilizzato era a base di piretrine naturali all’1,5% più PBO all’11,5% concentrazione di utilizzo 5%, pari a 1 l per ogni pieno e un totale di 4 confezioni.La mattina successiva intorno alle 6:00 due tecnici trattarono le poltrone e i divani con un generatore di vapore secco. Il tutto in ≈ 1 h. Subito dopo le moquette subirono un trattamento di lava asciuga per avere il massimo della sicurezza. Questo per il primo trattamento, dopo dodici giorni (un lunedì sera e il martedì mattina successivo perché coincidevano con le giornate meno affollate) seguì un secondo trattamento “anti uovo”, in effetti la speranza era che le uova eventualmente presenti si fossero schiuse così da permettere alle piretrine di agire essendo esse pressoché prive di azione ovicida. L’unica differenza significativa fu che la concentrazione d’uso fu dimezzata (2,5%).EradicazioneDopo i due trattamenti non furono segnalati altri ospiti indesiderati. In effetti pulci adulte non erano state riscontrate neppure dopo il primo trattamento, ma sapendo quanto è difficile monitorare le larve di questi invadenti afanitteri la prudenza lo rese necessario.ConsiderazioniIl direttore venne consigliato di far firmare una dichiarazione di buona salute e assenza di ectoparassiti ai proprietari degli ospiti pelosi, la questione è ancora sul tavolo. Però ora il personale al ricevimento con tono garbato chiede ai proprietari di “garantire” il perfetto stato di salute dei loro animali e che siano vaccinati (visto la presenza di zanzare), sottolineando che la domanda è a tutela della salute di tutti i graditi ospiti a quattro zampe. Il danno da stress ed economico non è stato di poco conto per cui sono in atto contatti per vedere di trovare una specifica copertura assicurativa.a cura di Chiara Dassi

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