Tutto iniziò 13 miliardi di anni fa

La professione del “disinfestatore” comporta inevitabilmente l’utilizzo di prodotti chimici (sia di sintesi che naturali): i più derivanti della così detta chimica organica.

Per questo mi sembra una curiosità legittima domandarsi: “Quando è nata la chimica?”

La risposta non è molto semplice: una potrebbe essere con il Big Bang. Se l’universo che conosciamo è effettivamente nato con quella grande esplosione di oltre 13 miliardi di anni fa, è innegabile che in quel momento iniziassero le prime reazioni chimiche. Se invece facciamo riferimento alla prima reazione chimica che l’uomo ha utilizzato a proprio vantaggio, potremmo rispondere che la cosa è avvenuta circa mezzo milione di anni fa. Gli attori erano gruppi di Homo erectus che vivendo in piena era glaciale si dovettero industriare per sopravvivere a costruire rifugi, coprirsi di pelle e a utilizzare il fuoco.
Di preciso come ci riuscirono non è dato sapere; sta di fatto che in una caverna vicino a Pechino sono stati trovati i resti di fuochi da bivacco. Questo signifi cava che il fuoco era stato “scoperto” in quel lontano periodo. I chimici defi niscono il fuoco una rapidissima e violenta reazione di ossidazione. Se vogliamo cercare la nascita della chimica come scienza, mi par giusto arrivare alla seconda metà del ‘700 con le scoperte di Antoine Laurent Lavoisier.
È innegabile che furono precedute da conoscenze chimiche di tipo “artigianale” presenti nella medicina farmacologica, tintoria, profumeria e culinaria (in particolare le fermentazioni alcoliche della birra e del vino); ma i primi postulati della chimica scientifi ca sono di Lavoisier uno dei quali afferma che in una reazione chimica il peso dei reagenti è rigorosamente uguale al peso dei prodotti ottenuti. È una legge della chimica importantissima non facile da dimostrare sperimentalmente soprattutto con i mezzi di allora e se ci sono di mezzo dei gas. Un’altra tappa fondamentale fu ottenuta nel 1781 anno in cui si scoprì che l’ossigeno se fatto reagire in opportune condizioni con l’idrogeno dava origine all’acqua (O + H2 = H2O), fenomeno concettualmente fantastico per quell’epoca: da due gas (diversi fra loro) si otteneva addirittura un liquido! Escluderei dalla chimica intesa come scienza anche gli alchimisti (senza con questo volerne diminuire l’importanza) per la loro propensione alla componente esoterica e magica della loro opera.
Mi limito a ricordare che i loro obiettivi erano la trasmutazione dei metalli (pietra fi losofale) e la medicina in grado di guarire tutte le malattie (panacea universale). Per inciso, credo che l’obiettivo del PMC universale sia sperato anche oggi da alcuni disinfestatori che affi derebbero volentieri ai prodotti la soluzione di tutte le infestazioni… Tornando alla chimica scientifi ca, dovendo scrivere un articolo sui piretroidi, mi sono trovata di fronte al rapporto CIS/TRANS della permetrina e cipermetrina.La spiegazione di tale rapporto isomerico fu esposta nel 1875 nel celebre testo
La chimica nello spazio del chimico olandese Jacobus Henricus Vant’Hoff in cui erano spiegati alcuni aspetti della struttura spaziale delle molecole (gli isomeri sono molecole che hanno uguale composizione atomica con diversa forma geometrica, i dettagli li troverete nell’articolo). Bisogna poi arrivare al 1920 per svelare la confi gurazione tridimensionale delle proteine dando origine all’attuale: biologia molecolare, in altre parole lo studio dei meccanismi molecolari che sembrano essere alla base della Vita compresi alcuni meccanismi d’azione degli insetticidi. L’aver percorso alcune fra le più importanti tappe della storia della chimica vorrebbe contribuire a una migliore visione ambientalistica della nostra professione che passa anche dall’attenta lettura dei cataloghi, delle etichette, delle schede tecniche e di sicurezza dei prodotti che la quotidianità ci porta a utilizzare sovente con una certa disinvoltura.

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