Il documento che analizza gli sviluppi dell’economia mondiale nel breve e nel medio termine. Tra le conclusioni tracciate dal Fmi ce n’è una particolarmente importante, fa notare il Financial Times: il mercato dei sette principali paesi emergenti, in termini di prodotto interno lordo, ha superato quello dei paesi del G7. Un ipotetico nuovo G7, formato dall’unione tra i cosiddetti Brics (Brasile, Russia, India e Cina) e i Mint (Messico, Indonesia e Turchia) avrebbe un prodotto interno lordo di 37.800 miliardi di dollari, contro i 34.500 miliardi di dollari dei paesi del vecchio G7 (Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti). I nuovi calcoli confermano anche che, in termini di potere d’acquisto, la Cina è ormai la più grande economia mondiale e ha superato gli Stati Uniti (come aveva anticipato il Financial Times ad aprile). Il pil della Cina è arrivato 17.600 miliardi di dollari, mentre gli Stati Uniti sono fermi a 17.400 miliardi di dollari. Calcolando il pil a parità di potere d’acquisto, il Fondo monetario internazionale ha stabilito anche la nuova classifi ca dei dieci paesi più ricchi del mondo. L’Indonesia ha preso il posto del Regno Unito alla nona posizione. Come sta l’Italia. L’Fmi ha tagliato le stime di crescita per l’Italia: quest’anno l’economia subirà una fl essione dello 0,2 per cento. L’Italia, fa notare Il Sole 24 Ore, è l’unico fra i Paesi del G7 a registrare nel 2014 un pil negativo. Ed è quello con la performance peggiore fra i Piigs (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna). Fonte: Internazionale