Improbabili, ma possibili, sono per lo più dovuti a una scorretta applicazione. Quali sono e come eliminarli?
Le cere metallizzate di alta gamma sono formulate perché assicurino un elevato grado di lucido, la massima resistenza e durata, si adeguino facilmente alla macchina ad alta velocità, siano facilmente rimovibili con il decerante, resistano allo sporco, ai segni neri dei tacchi eccetera.Rispondano, insomma, alle aspettative dei clienti più esigenti. Se non si ottengono queste performance, è più probabile che le cause siano da ricercarsi nelle modalità di applicazione piuttosto che in errori di produzione o nel deterioramento del prodotto. Caso, quest’ultimo, che si può verificare a fronte di uno stoccaggio prolungato a temperature sotto zero. Allora si riscontrerebbe una sensibile diminuzione del grado di lucentezza o una formazione di piccoli grumi. Tali effetti si presentano anche nella rarissima evenienza di contaminazione batterica, peraltro immediatamente identificabile per la comparsa di un odore particolarmente sgradevole. Se, invece, il prodotto non fosse stato applicato correttamente, o in presenza di particolari situazioni ambientali, si potrebbero riscontrare particolari difetti, che ora vedremo nel dettaglio spiegandone anche le cause. 1. Scarsa stendibilità a) La cera è stata applicata su pavimenti con residui di decerante, che non sono stati rimossi con un buon risciacquo. b) La cera è stata applicata su pavimenti che hanno residui di cera al solvente, o altri residui di natura idrofobica come, per esempio, oli di paraffina o siliconici utilizzati per spolverare i mobili o per effettuare la scopatura antistatica con prodotti in base solvente. Questi residui possono non essere stati rimossi lavando i pavimenti con un normale decerante. c) Quando si usano cere metallizzate concentrate o, in generale, cere metallizzate con un elevato contenuto di sostanze attive, si può verificare che il pavimento “risucchi” rapidamente la poca acqua presente nella formulazione. Ciò determina una perdita di fluidità alla cera, che ha difficoltà ad autolivellarsi, mostrando righe di stendibilità. Quando si applica questo tipo di cera, nel caso di pavimenti porosi, è necessario preinumidire la superficie prima della stesura. Questo fenomeno si può manifestare su linoleum porosi o graniglie, nonché sul cotto, sul cemento e su marmi porosi. Normalmente questo problema non si verifica su PVC omogenei in buone condizioni , su PVC eterogenei, o su graniti. 2. Opacizzazione della seconda mano a) La cera è stata applicata su pavimenti con residui di decerante, che non sono stati rimossi con un buon risciacquo. b) Il fenomeno si verifica nel caso in cui la seconda mano sia stata applicata troppo presto, quando la prima mano non è ancora completamente filmata. I problemi possono sorgere su pavimenti con difficoltà di ancoraggio, come marmi o graniti compatti. La seconda mano va applicata almeno un’ora dopo l’applicazione della prima. Nel caso di graniti, la seconda mano va stesa almeno tre ore dopo la prima, quando risulti ben asciutta. 3. Effetto a pelle di elefante a) La cera è stata applicata su pavimenti che hanno residui di cera al solvente, o altri residui di natura idrofobica come, per esempio, oli di paraffina o siliconici utilizzati per spolverare i mobili o per effettuare la scopatura antistatica con prodotti in base solvente. Questi residui possono non essere stati rimossi lavando i pavimenti con un normale decerante. b) Nel caso di lavaggi di fondo effettuati con detersolventi, se il risciacquo non è stato ben eseguito e se non si è attesa l’evaporazione dei solventi (2-3 ore), si può avere un effetto di repulsione della cera se questa è applicata subito dopo la deceratura. 4. Scarsa resistenza al lavaggio durante la manutenzione, con opacizzazione della cera, scarsa resistenza al traffico a) La cera è stata applicata su pavimenti con residui di decerante, che non sono stati rimossi con un buon risciacquo. b) L’applicazione di cere metallizzate direttamente su pavimenti in cemento o graniglie può provocare una sensibilizzazione del film quando viene successivamente lavato. Questo perché la calce presente nell’impasto sensibilizza il film della cera metallizzata. E’ necessario applicare prima un sigillante acrilico. c) La durata delle cere metallizzate per effetto del traffico e una scarsa resistenza al lavaggio sono fattori legati soprattutto all’ancoraggio. In particolare si verifica sui pavimenti in gres. In questo caso è necessario applicare un sigillante acrilico che è più compatibile con il gres. 5. Puntini, tracce di sporco, aloni, righe Una cattiva riuscita dell’applicazione può essere dovuta alla stesura con stracci o mop utilizzati per altri usi e mal risciacquati. L’applicazione va fatta con gli appositi spandicera, versando il prodotto direttamente dalla tanica. Quando si utilizza un secchiello nel quale si mette la cera e la si va a prelevare con lo spandicera o mop si possono avere dei problemi, perché è possibile siano rimaste nel secchiello tracce di sporco che, accumulandosi, determinano in certe zone delle impurezze nel film, come peli, puntini, granuli eccetera. 6. Scarso grado di lucido Il fenomeno si verifica nel caso in cui la seconda mano sia stata applicata troppo presto, quando la prima mano non sia completamente filmata. I problemi possono sorgere su pavimenti con difficoltà di ancoraggio, come marmi o graniti compatti. La seconda mano va applicata almeno un’ora dopo l’applicazione della prima. Nel caso di graniti, la seconda mano va stesa almeno tre ore dopo la prima, quando risulti ben asciutta. 7. Difficoltà di decerabilità Una scarsa decerabilità può essere dovuta all’uso di un decerante non idoneo, ma, soprattutto, è legata al fatto che i sigillanti acrilici non metallizzati non possono essere rimossi con i normali deceranti per cere metallizzate. È necessario usare i detersolventi. 8. Scarso comportamento con la macchina ad alta velocità. Non si ottiene l’effetto bagnato Dipende dalla qualità della cera. I migliori prodotti in commercio hanno una capacità di risposta alla lucidatura mediante spray buffing elevata, mentre cere di basso valore non riescono a raggiungere gli stessi livelli di lucido. 9. La cera dura poco La durata delle cere metallizzate per effetto del traffico e una scarsa resistenza al lavaggio sono fattori legati soprattutto all’ancoraggio. In particolare si verifica sui pavimenti in gres. In questo caso è necessario applicare un sigillante acrilico che è più compatibile con il gres. 10. La cera è scivolosa I problemi di scivolosità delle cere possono essere dovuti a più cause. Una è l’uso di prodotti a base di silicone ed oli per la pulizia e lucidatura dei mobili, che può provocare, specie se usati in versione aerosol, la caduta sul pavimento di questi prodotti. Altro problema può essere la polvere e, in particolari situazioni, abbinata ad ambienti molto secchi. In molti casi , poi, la cera viene “rasata” dal traffico. Oppure la quantità applicata è stata molto scarsa. In questi ultimi casi una mano di cera in più può risolvere il problema Kemika: Prodotti Chimici e Sistemi di Pulizia Kemika sviluppa, produce e distribuisce specialità chimiche per le pulizie professionali per il mercato delle imprese di servizi e convivenze in genere ed è consociata con altre aziende che operano in settori affini. Cotto, pietre naturali, legno, linoleum e pvc sono i principali materiali che beneficiano dell’efficienza dei formulati messi a punto da Kemika nella quale vengono sviluppate tutte le fasi del processo produttivo: ricerca e sviluppo, produzione e vendita. Per un uso specifico su pavimenti resilienti (PVC, linoleum e gomma dura), Kemika propone Mega una cera metallizzata a doppia reticolazione. La doppia reticolazione della struttura polimerica consente di rendere il film di questa cera altamente resistente al traffico e ai lavaggi anche con detergenti alcalini e disinfettanti a mano o con lavasciuga.